LA DISCUSSIONE TRA FINI E LA BASE MILITANTE DI GENOVA: ECCO LA RASSEGNA STAMPA
LA ANIMATA DISCUSSIONE TRA FINI E LA BASE GENOVESE CHE RECLAMA LEGALITA’ FINISCE SULLE PAGINE DEI QUOTIDIANI DELLA LIGURIA: DAL SECOLO XIX AL IL GIORNALE, DA REPUBBLICA A IL CORRIERE MERCANTILE-LA STAMPA
IL SECOLO XIX: INCONTRO COI DISSIDENTI, COMMISSARIO “DEGRADATO”
Degradata sul campo minato del Fli genovese.
Via dalle spalle il grado di commissario per non aver saputo tenere le polemiche lontano da Gianfranco Fini nel giorno della sua visita genovese.
Nelle fibrillazioni interne a Futuro e Libertà cade anche Barbara Contini, commissario nominato per mettere ordine a Genova.
Al termine del convegno sul volontariato, Contini fa da tramite tra il leader di Fli e i “dissidenti” genovesi, presenti circa 80 persone formalmente uscite dal partito (ma le dimissioni sono state congelate a Roma) in polemica con il coordinatore regionale Enrico Nan per aver accettato in comodato d’uso come sede del partito dei locali da Andrea Nucera, imprenditore nel mirino dei giudici.
A capo della delegazione (di quasi ex) Rosella Oddone, Riccardo Fucile e Michele Forino. Luogo dell’incontro il giardino della Meridiana.
Fini li ascolta, i dissidenti attaccano Nan.
Il presidente si irrigidisce. “Per sostituire i coordinatori ci sono i congressi” sibila prima di girare le spalle al gruppo ed essere trascinato via dalla scorta.
Il resto è per Barbara Contini: “Questo non me lo dovevi fare. Non occuparti più di Genova”.
I testimoni ci sono, le voci cominciano a girare, dopo poco è di dominio pubblico.
Prima c’era stato il caso di Christian Abbondanza, l’esponente della Casa della Legalità minacciato di morte per le sue inchieste contro la mafia, a cui Fini avrebbe dovuto esprimere solidarietà , incontro saltato, si dice, per le molte insistenze di Nan.
IL GIORNALE : FINI A GENOVA INCONTRA I FAN E FINISCE PER LITIGARE CON LORO…”CADUTA DI STILE PER IL PRESIDENTE: NON ACCETTA LE PACATE CRITICHE”
«Avevamo concordato con la senatrice Barbara Contini un incontro con il presidente Gianfranco Fini, a margine dell’evento organizzato dai giovani volontari di Janua al Palazzo della Meridiana. Eravamo un centinaio. Quasi tutti delusi dalla gestione locale del partito. Dopo soli pochi minuti, quando tre cittadini avevano appena finito i loro civili e brevi interventi, la terza carica dello Stato, ha realizzato una caduta di stile imperdonabile, choccando i presenti. Da cittadino, rimasto muto all’incontro, ma apostrofato, impersonalmente, in maniera inaccettabile, mi sento di esternare tristezza. E la mia protesta. Non voterò e non appoggerò mai più quel partito».
Quella di Fini doveva essere la giornata della «coesione» politica, anche fra le varie anime del partito genovese e non soltanto quella nazionale.
Invece, poco dopo essere sbarcato a Genova, quello di Fini è stato un altro «d-day» della fuga da Fli.
«Fino a poco tempo fa ero di Alleanza Monarchica – racconta l’avvocato Michele Forino – mi sono iscritto insieme a tanti altri amici a Fli, nella convinzione che il manifesto e le idee di Fini fossero condivisibili. Sono stato presidente del primo circolo finiano costituito a Genova: il Cavour. Lo scorso giugno, insieme ad altri trecento iscritti al partito, mi sono dimesso anche da responsabile regionale per l’Organizzazione. Ieri, alle 13.30, dovevamo rappresentare al Presidente le nostre idee, comprese quelle di valutare l’espressione di uomini al di fuori del partito, anche per le prossime elezioni amministrative. Inspiegabilmente, la reazione di Fini è stata eccessivamente brusca.
A me non ha insultato personalmente, ma siamo rimasti quasi tutti sbigottiti. In modo a dir poco sarcastico ci ha poi consigliato di iscriverci al partito di Di Pietro.
Uno schiaffo alla nostra serietà politica e dignità personale di cittadini, ancorchè potenziali elettori, attivisti e simpatizzanti. Dalla terza carica dello Stato non ce lo aspettavamo. Lo avevamo accolto con un caloroso applauso. C’è chi predica bene e razzola male. Fini se ne è andato via lasciandoci a bocca aperta e fortemente delusi. Anche se siamo semplici persone, meritiamo rispetto».
CORRIERE MERCANTILE-LA STAMPA: FINI: TENSIONE CON I DIMISSIONARI E LA CONTINI
L’avvio della 24 ore genovese indica che nel partito c’è ancora tensione dall’estate scorsa, una tensione che sfocia in uno scontro con la sen. Contini che sembrava essere stata indicata come “commissario” di Genova.
Nel cortile di palazzo della Meridiana, al termine del Convegno, la Contini si è avvicinata a Fini con il gruppo di dimissionari.
C’è stato uno scambio di battute sul partito che deve essere “più pulito” con il segretario a replicare che è in grado di riconoscere chi ha la fedina penale pulita.
E c’è chi racconta che alla fine Fini sia sbottato: “Tu da oggi hai finito”.
Minimizza la Contini: “Con quel gruppo che ha voglia di rientrare con me sto lavorando bene da un mese ed è quello che dovevano dire a Fini. Si sono messi a parlare di legalità e capisco che essendoci tensione, sia facile arrabbiarsi. Ci sarà un chiarimento”.
Ma ci sarà da lavorare per ricucire
REPUBBLICA: FINI SCARICA LA CONTINI, LITE COI DISSIDENTI CHE RECLAMANO LEGALITA’
Fli anche ieri, e proprio protagonista Fini, ha mostrato tutte le divisioni già diventate di dominio pubblico.
Fini ha scaricato la sen. Barbara Contini, commissaria da poco tempo, salvo poi cercare di recuperarla qualche ora dopo.
Contini accompagnava il gruppo dei dissidenti che si erano dimessi in polemica con il coordinatore ligure di Fli, Enrico Nan.
Costoro hanno cominciato a parlare di “scarsa democrazia”, di “legalità ” e “fedine penali”.
Fini è andato su tutte le furie, replicando che “qui la fedina penale più sporca è la mia”
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