Marzo 29th, 2021 Riccardo Fucile
SALVINI CHE PARLA DI RIAPERTURE SI E’ ACCORTO CHE LA LEGA E’ AL GOVERNO?
Sono settimane che Matteo Salvini parla della resurrezione dopo Pasqua: e per resurrezione intende quella dei ristoranti, dei bar e degli esercizi commerciali chiusi per le restrizioni del decreto COVID.
Dopo la conferenza stampa di Draghi ha prima minacciato di non votare il provvedimento e poi in un video su Facebook si è mostrato meno guerrigliero. Come fa a prendersela con il governo di cui fa parte?
Il punto è che la valutazione dei dati è sempre stata il metro di misura per applicare le restrizioni: “Riaprire è auspicabile ma le decisioni si prendono in base ai dati”, ha detto Draghi, e quindi le parole di Salvini non raccontano niente di nuovo.
Ma è la Lega in generale a raccontare l’evoluzione della terza ondata di COVID con una sequela di ovvietà : “Tutta Italia zona gialla” in estate raccontava qualche giorno fa il ministro del Turismo. E la notizia si potrebbe anche commentare con “Grazia, Graziella e Garavaglia”.
Il Fatto racconta la frustrazione del leader della Lega:
“Adesso basta con le chiusure — si è sfogato venerdì con i suoi fedelissimi dopo la cabina di regia —non abbiamo sostenuto Draghi per fare le stesse cose di Conte e Speranza”.
E solo chi conosce bene il segretario del Carroccio sa quanto può essergli costato accostare il suo acerrimo nemico all ‘ex presidente della Bce per cui si è battuto e ha rischiato tutto a costo di farsi sorpassare a destra da Giorgia Meloni.
Ma il dato di fatto resta: su aperture e chiusure la “discontinuità ” chiesta dal leghista non c’è. E allora, dopo l’ennesimo schiaffo di venerdì in cui la cabina di regia ha deciso che anche aprile sarà il mese delle chiusure, Salvini non ci ha visto più.
Neanche i governatori della Lega lo seguono sulla linea aperturista.
Gli unici a suggerirgli di tenere duro sono, spiega il quotidiano, Claudio Borghi e Armando Siri. Mentre Giorgia Meloni può lamentarsi quanto vuole.
Cosa deciderà di fare Salvini? Votare contro il decreto con il rischio di dover spiegare ai suoi elettori cosa ci sta a fare al governo, o tornare a più miti consigli con il rischio di dover spiegare ai suoi elettori come mai ha abbandonato il tema del “ritorno alla vita”?
In ogni caso il “Capitano” non naviga in buone acque.
(da “NextQuotidiano”)
argomento: denuncia | Commenta »
Marzo 29th, 2021 Riccardo Fucile
SI VOCIFERA CHE PRESTO CAMBIERA’ MESTIERE, MA FINCHE’ E’ SENATORE E MEMBRO DELLA COMMISSIONE DIFESA DEVE RISPETTARE L’ART 54 DELLA COSTITUZIONE
Negli ambienti finanziari milanesi gira da un po’ la voce che Matteo Renzi sia prossimo a cambiar
mestiere.
La carriera politica fungerebbe da trampolino per incarichi più remunerativi, già testimoniati dal repentino incremento dei suoi redditi.
Ma finchè Renzi è senatore, e in particolare membro della Commissione Difesa, cui spetta di occuparsi di interessi vitali della nazione, s’impone a lui di adempiere “con disciplina e onore” alla funzione pubblica assegnatagli (articolo 54 della Costituzione).
In democrazia ciò comprende anche il dovere della trasparenza: le sue costose missioni all’estero, che siano retribuite o solo rimborsate da terzi, non possono essere considerate un affare privato.
Renzi è un ex presidente del Consiglio, tuttora segretario di un partito che fa parte del governo in carica.
Che si tratti di viaggi d’affari o di un non meglio precisato ruolo nell’ambito dei cosiddetti Accordi di Abramo, la faccenda ci riguarda.
La presenza di Renzi ieri ai box del Gp di Formula 1 in Bahrein si configura come uno sberleffo oltraggioso di fronte a un paese chiuso per lockdown. Trincerarsi dietro al rispetto formale delle regole equivale solo a un’ostentazione di privilegio.
Ci aspettiamo che la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, voglia chiedergliene conto nella seduta di martedì prossimo.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
argomento: denuncia | Commenta »
Marzo 29th, 2021 Riccardo Fucile
“NON COMMENTO, SIAMO IN QUARESIMA E HO FATTO UN FIORETTO, QUELLO DI NON FARE POLEMICHE”
Quella faccia non mi è nuova. Lo stupore di Federica Masolin, conduttrice di Sky Sport per la Formula 1, è lo stesso che ha colpito i milioni di appassionati italiani che stavano attendendo la partenza del primo Gran Premio della stagione 2021.
Quel volto, apparso improvvisamente nel paddock, risponde al nome del leader di Italia Viva.
Da quel momento i social sono stati invasi da commenti di chi protestava per la presenza di Matteo Renzi in Bahrain (soprattutto in un periodo fatto di restrizioni, zone rosse e arancioni, che impediscono gli spostamenti). Enrico Letta, neo segretario del PD, ha preferito non commentare questa vicenda che si aggiunge al lungo passaporto dei viaggi di Renzi in Medio Oriente.
“Ieri mi sono guardato Gran premio di Formula uno e Gran premio delle moto — ha detto Enrico Letta, ospite della trasmissione ‘Forrest’ di Radiouno Rai. Siamo in Quaresima, e ho fatto un fioretto, di non farmi trascinare in polemiche. Nessuna provocazione, quando eravamo bambini facevamo i fioretti, io sono tornato bambino”.
Insomma, il segretario del Pd dribbla le polemiche parlando di un fioretto. Ma l’indignazione sui social non si è fermata. Perchè oltre alle immagini mostrate in diretta da SkySport, anche il Presidente della Fia — già amministratore delegato della Ferrari — ha pubblicato una foto sul suo profilo Twitter.
L’ufficio stampa del leader di Italia Viva ha provato immediatamente a spegnere le polemiche sottolineando come il viaggio di Matteo Renzi in Bahrain non fosse a carico dei contribuenti italiani (insomma, non era lì nelle vesti di senatore). Il problema, invece, è rappresentato dal ritorno.
Domani, infatti, è atteso il suo intervento in Senato. E la quarantena prevista per chi rientra da Paesi considerati a rischio, come il Bahrain?
(da agenzie)
argomento: Renzi | Commenta »
Marzo 29th, 2021 Riccardo Fucile
LA NOTA DEL VIMINALE AI TOUR OPERATOR CHE CONSENTE GLI SPOSTAMENTI IN AEROPORTO PER RAGGIUNGERE PER TURISMO MOLTE DESTINAZIONI ESTERE… ALL’ARRIVO PERO’ RESTRIZIONI PREVISTE DAI VARI PAESI E AL RITORNO TAMPONE E 14 GG DI QUARANTENA
Molte limitazioni per il periodo di Pasqua, così come previsto dal primo (e forse ultimo, per via del
cambiamento dello strumento normativo deciso da Palazzo Chigi), con l’Italia completamente in zona rossa nei giorni del 3, 4 e 5 aprile. Nessuno spostamento tra Regioni e una serie di provvedimenti restrittivi che abbiamo già imparato a conoscere lo scorso Natale.
Ma esiste un paradosso: le vacanze all’estero si potranno fare.
A certificarlo è una nota protocollata del Ministero dell’Interno che dà il via libera agli spostamenti in direzione degli aeroporti (anche in zona rossa) per recarsi in alcuni — non tutti — i Paesi stranieri.
A raccontare questo paradosso è il Corriere della Sera che spiega come il tutto sia partito lo scorzo 3 marzo, con una richiesta fatta dall’Associazione dei tour operator italiani (Astoi) al Viminale per avere una risposta alla domanda: è consentito andare in aeroporto — in zona arancione e rossa (dove sono limitati anche gli spostamenti tra i comuni) in caso di “viaggi per turismo verso destinazioni estere non interdette”?
La risposta del Ministero dell’Interno è stata affermativa.
«Sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento».
Per raggiungere gli aeroporti, sarà comunque necessario portare con sè il classico modello per l’autocertificazione degli spostamenti.
Il Corriere della Sera riporta anche le varie destinazioni che non sono interdette:
Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco ma rispettando le restrizioni locali e al ritorno in Italia nella maggior parte dei casi è obbligatorio sottoporsi al tampone.
Le regole per viaggiare (e tornare)
Le vacanze all’estero, nonostante la zona rossa e arancione, sono consentite verso tutti quei Paesi. E non solo. Si può andare, secondo questo regolamento, anche in Austria, nel Regno Unito, negli Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia.
Chi ritornerà da queste destinazioni, dovrà comunque sottoporsi a un periodo di quarantena (isolamento fiduciario) di 14 giorni, anche in caso di tampone negativo.
(da agenzie)
argomento: emergenza | Commenta »
Marzo 29th, 2021 Riccardo Fucile
TRASFORMA UN TOMBINO OTTURATO IN UNO RIMESSO A NUOVO CON IL PENNARELLO PAINT: LA RETE SI SCATENA
Alla battaglia per il Campidoglio non poteva mancare il capitolo dei tombini fake.
Tutto nasce da un account Twitter (@battaglia_persa) che posta la foto di una caditoia dopo la posa dell’asfalto su una strada – pare di Boccea, zona nord ovest della Capitale. Nella foto, il tombino ha la griglia occlusa dal bitume, cosicchè in pratica non è più in grado di fare il tombino, ossia raccogliere l’acqua di scolo o piovana ed evitare il noto fenomeno dell’allargamento delle strade romane.
Il documento viene postato sul profilo di Paolo Ferrara, consigliere 5 stelle di Ostia, che nel suo stile, prontamente risponde con lo stesso tombino, ma con griglie libere, e la frase “Dovete aspettare la fine dei lavori. Non stiamo mica ai tempi di Alemanno o Marino”.
Peccato che a occhio nudo si noti il grossolano lavoro di editing – dei tratti grigi da pennarellone – probabilmente riferibili a Paint.
Parte la raffica di commenti, sarcasmo e incredulità , e per qualche minuto il tombino photoshoppato diventa icona di molte cose, l’impossibilità di fare bene a Roma, nello specifico i lavori stradali, la disonestà intellettuale nemesi del movimento dell’onestà , la faciloneria con cui si prova a gabbare la tecnologia che invece non perdona, etc.
Scoperto dagli utenti che si sono sbizzarriti nei commenti, Ferrara ha poi cancellato il tweet. Ma le tracce dei lavori di manutenzione fasulli sono rimaste. “La foto non l’ho modificata io, l’ho trovata. Volevo solo essere ironico ma sono stato frainteso”
Tutto è iniziato dalla segnalazione di un tombino in zona Boccea completamente otturato, con tanto di foto pubblicata dall’account Battaglia persa.
Il consigliere, noto per le metafore con cui ha comparato i lavori di ordinaria amministrazione portati avanti dalla sindaca alla realizzazione della Cappella Sistina, questa volta ha deciso di mettersi lui a dipingere: dopo poco infatti è apparsa un’altra foto, dello stesso tombino, apparentemente risistemato. “Dovete aspettare la fine dei lavori, non siamo mica ai tempi di Alemanno o Marino”, ha twittato Ferrara.
Un’uscita che si è trasformata in un boomerang perchè gli utenti hanno semplicemente zoommato la foto postata dal consigliere e mostrato che era ritoccata. “Dici davvero? – ha chiesto Renzo – la fine dei lavori o la fine de Photoshop?”.
Quelle che dovrebbero essere delle fessure in cui l’acqua può scorrere liberamente, altro non sono che delle strisce nere disegnate. “Ma neanche Photoshop, ha usato direttamente Paint”, ride un altro utente.
Qualcuno fa notare anche che nella foto pubblicata da Ferrara è stata dimenticata mezza cicca di sigaretta: metà è rimasta, l’altra metà è stata ricoperta da una pennellata.
Il consigliere, ricoperto di commenti, ha cancellato il tweet ma qualcuno già chiede ironico “se per favore si possono rifare anche le strisce pedonali”.
(da agenzie)
argomento: Costume | Commenta »
Marzo 29th, 2021 Riccardo Fucile
“VA DETTO CHE RIAPRIRE LE SCUOLE SARA’ UN PROBLEMA SERIO”
Sui nodi ancora da sciogliere si esprime il professor Massimo Galli, dall’Ospedale “Sacco” di Milano,
dove è primario del reparto di Malattie Infettive: «Siamo ancora in una situazione in cui gli ospedali stanno rientrando in quella fase in cui non si va chiaramente nè su nè giù, una condizione che merita tutta l’attenzione del caso» ha spiegato l’infettivologo a microfoni di Sky TG24.
«Un riflesso sui dati potremo averlo verso la metà di aprile», ed è per questo che Galli invita alla prudenza anche nelle rassicurazioni. La scuola, fra tutti, l’argomento su cui esprimersi con più cautela. «Affermazioni tipo che le scuole non sono elemento di disturbo e di pericolo, in base ai dati che vedo io, mi sembrano azzardate» ha detto il professore, spiegando come la presenza di varianti «che incidono su bambini e ragazzi» siano oggi un forte elemento di timore.
In merito ai test salivari da eseguire a tappetto su tutti gli studenti, e a cadenza settimanale, Galli si mostra favorevole: «Mi auguro che possano rappresentare un elemento di protezione importante. Tamponare tutti i bambini è invasivo e traumatico, ma test salivari con conferma dal tampone eventualmente è un’altra cosa».
Secondo il professore, istruzione e scuola in presenza, oggi vanno riconosciuti come beni primari con l’onestà però di «dichiarare quanto la questione presenti anche implicazioni negative e rischiose». L’arma più potente di tutte per lo scienziato rimane il vaccino, «ma fino a 16 anni non possiamo farlo, per cui sarà fondamentale non prendere sotto gamba i sistemi di riapertura».
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Marzo 29th, 2021 Riccardo Fucile
“QUANDO SI DECIDE DI FARE UN LAVORO SI SPOSANO DIRITTI E DOVERI”
«Pensare di arrivare in pronto soccorso o nei reparti di emergenza senza vaccino non rispetta i canoni etici e morali della nostra professione: chi fa il contrario deve fare probabilmente un altro lavoro».
Felice Arcamone, infermiere pugliese «lucano d’adozione», si rivolge così a tutti i colleghi e professionisti della sanità , lanciando un appello affinchè si sottopongano alla somministrazioni del vaccino contro il Covid.
Lo scorso dicembre, l’uomo è stato il primo infermiere della Basilicata a essere immunizzato presso l’Ospedale San Carlo di Potenza, e oggi ricorda ai colleghi della sanità che non intendono vaccinarsi «gli ideali» che muovono la professione.
«Quando si decide di fare un lavoro si sposano diritti e doveri», ha detto Arcamone in un’intervista all’Ansa, «i nostri sono quelli di aiutare chi ci chiede aiuto, usando le conoscenze mediche a disposizione. Ho fatto il vaccino anche per dare l’esempio a tutti coloro che avevano dubbi», ha raccontato l’infermiere.
Che ha sottolineato: «Le preoccupazioni sono fondate per il personale non-sanitario, che ha il diritto di informarsi e riferirsi ai professionisti per porre dei quesiti, ma questo non può essere argomento di discussione per il personale sanitario, che ha sposato degli ideali che non possono scontrarsi con la campagna vaccinale. Specie in questo momento dove abbiamo bisogno di credere nella medicina», ha concluso l’operatore.
(da Open)
argomento: denuncia | Commenta »
Marzo 29th, 2021 Riccardo Fucile
INFATTI VOGLIONO RIAPRIRE LE SCUOLE, MASSIMA COERENZA… E C’E’ CHI AUSPICA IL LIBERI TUTTI DOPO PASQUA
In occasione dell’apertura di un maxi hub vaccinale nella zona Fiera della città di Genova, il capo
della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha parlato così della campagna vaccinale contro il Coronavirus: «Non ci interessa» fare classifiche, ha detto. «A noi interessa che ci si vaccini. Non fermiamoci ai numeri ma utilizziamo (i vaccini) per fare un salto in avanti. I numeri devono aiutarci per capire come procedere». «Sappiamo che ci sono differenze tra i vari territori — ha aggiunto Curcio — Ma il nostro è un territorio bellissimo e complicato. Questo però non significa che da un lato sono più bravi e dall’altro meno».
Curcio ha poi messo in chiaro: «Siamo in guerra. Servono norme da guerra».
Dopo la visita di oggi, Curcio il prossimo 31 marzo sarà in Lombardia, insieme al generale e commissario straordinario all’emergenza Covid, Paolo Figliuolo. «Verranno a vedere che cosa stiamo facendo — ha dichiarato Guido Bertolaso — verranno a vedere i nostri programmi, faremo il punto sulla situazione e non nasconderemo loro i problemi che abbiamo avuto”
(da Open)
argomento: denuncia | Commenta »
Marzo 29th, 2021 Riccardo Fucile
LA PRIMA PUNTATA DELLA RUBRICA “PRIMA L’ITALIANO”, DURATA UN MINUTO, FINISCE NELLA FARSA: HA COPIATO COME UNA STUDENTESSA SVOGLIATA DI PRIMA MEDIA… E’ IL GOVERNO DEI MIGLIORI
La pasionaria leghista Lucia Borgonzoni, celebre alle cronache per essere stata promossa sottosegretaria alla Cultura dopo essersi vantata di non leggere libri, da ieri tiene una rubrica di un minuto sulla sua pagina Facebook, “una curiosità su un grande italiano”. L’ha chiamata “Prima l’italiano”. L’ha lanciata con questo commento: “Le curiosità dall’estero per oggi no”.
La prima puntata è dedicata a Leonardo da Vinci e al suo rapporto con la moda, “pensate! ci teneva tantissimo, una particolarità che in pochi conoscono”, scandisce la sottosegretaria con aria sorridente e spigliata. “Nell’età matura Leonardo continuava a portare i capelli lunghi sulle spalle, cosa completamente atipica in quel tempo dove quasi tutti li tagliavano corti e indossava una veste corta fino alle ginocchia, cosa che non era sicuramente abituale nelle persone di una certa età “.
E siccome Lucia disdegna la fatica della lettura, ha pensato bene di assumere queste informazioni – “particolarità che pochi conoscono” – direttamente dalla pagina Wikipedia di Leonardo alla voce Vita personale, come farebbe una studentessa di prima media svogliata.
Si legge su Wikipedia: “I ritratti indicano che, avanti con gli anni, teneva i capelli lunghi e fluenti cadenti sulle spalle, questo in un tempo in cui la maggior parte degli uomini li teneva tagliati corti”. E “in un momento in cui gli uomini maturi indossavano vesti lunghe e severe l’abbigliamento preferito da Leonardo era quello costituito da una tunica corta e flessibile”.
Potremmo limitarci a scrollare le spalle di fronte a queste povere pillole prese dal web, del resto abbiamo ben altri problemi, oppure, al contrario, lo si potrebbe ritenere un episodio istruttivo di questo tempo confuso, dove la foto di Matteo Salvini che si abbuffa di Nutella ottiene vagonate di like.
Direte: magari con questa rubrica qualche cittadino si accenderà di curiosità per il Rinascimento, chissà . Al momento i commenti prevalenti sono: “Sempre italiano!” “Sempre Lega!”. “Non dimenticare anche i dialetti”.
E nell’attesa che scatti la scintilla per il genio di Leonardo, Livio Giachetti scrive: “Non solo prima ma solo gli italiani, gli altri se ne vadano altrove”.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »