Luglio 28th, 2021 Riccardo Fucile
MA CHE “SCELTA TERRITORIALE”, IL CANDIDATO E’ ESPRESSIONE DEI SOVRANISTI E CHI SI ALLEA CON LORO E’ COMPLICE… ESSERE “LIBERALI” NON SI CONCILIA CON ANTIEUROPEISMO E RAZZISMO, NO VAX E ODIATORI
Chi ci segue da tempo sa che abbiamo sempre cercato di dare spazio a tutti i movimenti innovatori che a destra si sono ribellati prima al “centrodestra affaristico” di Berlusconi e al secessionismo bossiano, poi al sovranismo razzista dei loro eredi.
Lo abbiamo fatto anche quando ne abbiamo condiviso solo in parte motivazioni, programmi e ideali, ponendo in luce comunque gli aspetti positivi.
Tra gli altri e da ultimo anche la neonata Buona Destra dell’amico Filippo Rossi.
Purtroppo quando si passa dalle enunciazioni di principio alla forma “partito” si devono operare delle scelte e non sempre ci si azzecca.
Al di là dell’apporto quantitativo che Buona Destra potrà garantire ai candidati, contano le scelte e su quelle si è giudicati, nel bene e nel male.
Ieri ho letto “le sei ragioni” per cui (secondo Filippo Rossi) un elettore di destra dovrebbe a Roma votare Calenda e mi sono turato il naso.
Perchè non ne trovo una valida per votarlo, ma ci sta che un elettore liberista voti Calenda, espressione di quegli interessi da sempre (dai tempi del governo Renzi, per capirci)
La mia formazione di “destra sociale” (quella vera, non la patacca meloniana) non mi porta a simpatizzare per candidati di Confindustria.
Una terza via si costruisce in modo diverso, non salendo sul carro di chi può garantire una poltroncina, ma ragionando in tempi lunghi e presentandosi da soli, proprio per rimarcare le differenze (ove esistano).
Appoggiare un candidato che ha ricevuto il sostegno di Renzi sinceramente mi fa rivoltare lo stomaco.
Ma , dicevo, passi Calenda, da osservatore esterno quale mi ritengo.
Oggi invece leggo che Buona Destra a Torino ha deciso di sostenere Damilano, candidato sindaco scelto dai sovranisti e sponsorizzato (tanto per cambiare) da Confindustria.
E qui siamo alla palese contraddizione con tutti i mesi in cui abbiamo letto sulla bacheca dell’amico Filippo “mai con i sovranisti”.
Ecco il comunicato di Buona Destra torinese, un patetico arrampicarsi sugli specchi:
“Chi ritiene di riconoscersi nei valori liberali, democratici, europeisti deve compiere quel passo in avanti deciso per riunire un’area che frammentata non rappresenta alcun peso. Per questo abbiamo deciso di fare una scelta territoriale partecipando alla creazione di una lista lib-dem a supporto della candidatura a Sindaco della Città di Torino di Paolo Damilano, per dare forza e rappresentanza all’area liberale.
Una strada che abbiamo intrapreso per scongiurare il rischio di lasciare la Città in mano al populismo che l’ha devastata negli ultimi 5 anni ed a cui il centrosinistra si sta rivolgendo, evitando al contempo di lasciare completa mano libera al sovranismo più puro. Le divisioni demagogiche e basate su stereotipi ideologici non hanno portato a nulla, per questo è arrivato il momento di cambiare rotta e provare ad incidere”
Ovvero un “liberale europeista” dovrebbe appoggiare una coalizione illiberale, sovranista, xenofoba e antieuropea.
Sono piovute critiche a raffica su questa scelta da parte di chi aveva aderito a Buona Destra, illudendosi che non si alleasse con la “cattiva destra”, evidenziando il “suicidio politico” dei vertici del neo-partito.
“Scelta territoriale” è un termine politichese che abbiamo sentito già 40 anni fa quando si voleva giustificare il poltronismo. Di “nuovo” non c’e’ nulla. Sono scelte che fanno guadagnare dieci consensi localmente e ne fanno perdere mille in tutta Italia.
Perchè in politica conta la coerenza, oltre che le idee.
E quando di idee proprie se ne hanno poche, salvare almeno la prima sarebbe il minimo sindacale (in questo caso confindustriale).
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Luglio 28th, 2021 Riccardo Fucile
SE RITIENE CHE SI INIZIA “CON DISCORSI DI ODIO E INTOLLERANZA” FORSE FAREBBE BENE A GUARDARE AL PROPRIO PARTITO
Green pass? “Cominciò così anche lo sterminio degli ebrei“. Il folle paragone del
consigliere comunale della Lega a Firenze, Andrea Asciuti, è contenuto in una dichiarazione alla stampa pubblicata sul sito-web del capoluogo toscano, in cui il politico ribadisce la propria contrarietà al vaccino anti-Covid e promette battaglia: “Le tenebre non hanno ancora vinto”.
La nota prende il via da una riflessione di Primo Levi: “Non iniziò con le camere a gas. Non iniziò con i forni crematori. Non iniziò con i campi di concentramento e di sterminio. Iniziò con i politici che dividevano le persone tra ‘noi’ e ‘loro’. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione”.
E, secondo Asciuti, “è proprio quello che sta accadendo, quello che si sta ripetendo” con il Green pass, reso obbligatorio dal governo per accedere a determinati locali e attività col proposito di frenare la pandemia di Covid-19.
“Ormai è ufficiale, dopo un anno e mezzo di imposizioni assurde, dopo un periodo in cui i Governi hanno calpestato i più elementari diritti dei cittadini – garantiti dal Diritto Naturale e dalla Costituzione – lo Stato di diritto è stato ufficialmente cancellato il 22 luglio, una data che resterà nerissima nella Storia d’Italia con l’obbligo del Green Pass che ha, di fatto, instaurato un governo autoritario“.
(da agenzie)
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Luglio 28th, 2021 Riccardo Fucile
GLI E STATO MESSO A DISPOSIZIONE UN AEREO PRIVATO PER IL VOLO FIRENZE-OLBIA, POI UNA “COLAZIONE DI LAVORO”… CHE TIPO DI LAVORO?
Il settimanale Chi ha scoperto che Matteo Renzi ha preso un jet privato per incontrare l’emiro del Qatar Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani su un mega yacht ormeggiato in Costa Smeralda.
Chi ha pubblicato alcune foto dell’incontro, che risalgono a sabato scorso: in una si vede l’ex presidente del consiglio scendere da un jet – un volo privato partito, secondo quanto riporta il settimanale, direttamente da Firenze – all’aeroporto di Olbia insieme ad un collaboratore.
In un’altra immagine, Renzi e l’emiro si trovano davanti al lussuoso Hotel Cala di Volpe di Porto Cervo, a bordo dell’Al Mirqab, lo yacht di Al Thani, uno dei più grandi del mondo: lungo 133 metri, si stima costi più di 200 milioni di euro.
La colazione di lavoro, scrive Chi, sarebbe durata alcune ore, mentre l’assistente del senatore di Rignano è rimasto sul tender.
Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani è l’ex primo ministro del Qatar, esponente di spicco della famiglia reale e proprietario anche del Paris St. Germain.
(da agenzie)
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Luglio 28th, 2021 Riccardo Fucile
LA PROCURA DI BUDAPEST APRE UN’INCHIESTA
L’ombra dello scandalo Pegasus in Ungheria diventa sempre più pressante anche
sugli equilibri politici e sociali dello stato dell’Unione Europea.
Dopo le rivelazioni del consorzio di giornalisti non profit di Forbidden Stories, confermate anche da indagini indipendenti di Amnesty International, l’opposizione a Viktor Orban ha chiesto formalmente le dimissioni di tutto il governo guidato dal sovranista o, quantomeno, del ministro della Giustizia Judit Varga, accusato anche di aver risposto in maniera evasiva ai giornalisti rispetto alle domande su eventuali software utilizzati dall’Ungheria per controllare la stampa locale.
Attualmente, la procura di Budapest ha aperto un’inchiesta a partire dalle dichiarazioni rese dal consorzio di giornalisti, ma non ci si attende un particolare esito dalle autorità giudiziarie ungheresi.
Molto di più, invece, possono fare le autorità politiche legate all’opposizione, che possono portare il dibattito politico anche su questo fronte. In modo particolare, il principale oppositore – l’attuale sindaco di Budapest -, Gergely Karácsony, ha ribadito con forza la sua richiesta al governo di rendere una dichiarazione efficace su quanto accaduto e sulle accuse alle istituzioni di aver utilizzato lo spyware Pegasus per spiare alcuni giornalisti e attivisti ungheresi.
Il problema della libertà di stampa in Ungheria si sta ponendo da diverso tempo e, dopo lo scandalo Pegasus, sono state anche organizzate alcune manifestazioni di piazza, a cui hanno partecipato un migliaio di persone. Ma l’onda dello scandalo si sta allargando.
Il ministro della Giustizia ungherese, che per legge potrebbe anche avviare indagini e sorveglianza attraverso i servizi segreti senza autorizzazioni particolari, è stato interrogato in merito all’utilizzo di Pegasus da parte del suo governo. Al momento, non ha fornito informazioni specifiche, affermando tuttavia che strumenti di questo genere sono in uso in tutti gli apparati istituzionali del mondo. Una risposta che non può soddisfare l’opposizione ungherese, che continua a chiedere le dimissioni dei responsabili della sorveglianza a giornalisti e attivisti emersa in seguito al Pegasus Project.
(da agenzie)
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Luglio 28th, 2021 Riccardo Fucile
E’ GIA’ VIOLENTO CHI METTE A RISCHIO LA SALUTE DEGLI ALTRI MANIFESTANDO SENZA DISTANZIAMENTO E MASCHERINE… INVECE DI TANTE CHIACCHIERE BASTA AVERE IL CORAGGIO DI VIETARLE: IDRANTI A VOLONTA’ PER SCHIARIRE LE IDEE
Dopo le tensioni di ieri, nuovi cortei a partire dalle 18. Occhi puntati su Roma: Piazza del Popolo blindata già da questa mattina
Nuova giornata di manifestazioni contro l’introduzione del Green pass. In tutta Italia, dalle ore 18, si terranno fiaccolate di protesta contro la certificazione verde, che dal 6 agosto sarà necessaria per entrare in ristoranti, bar e altre attività al chiuso.
Le manifestazioni, organizzate dal comitato Libera Scelta, faranno tappa anche oggi in Piazza del Popolo dove hanno confermato la loro presenza anche Vittorio Sgarbi, Gianluigi Paragone e, soprattutto, esponenti della Lega. Per il comitato saranno almeno 500 le persone presenti. Il Viminale teme però gli assembramenti. Per questo, il ministero dell’Interno ha scelto uno spazio molto ampio come quello di Piazza del Popolo.
Ieri, durante la protesta in piazza del popolo, a cui hanno preso parte circa 500 persone, ci sono stati diversi momenti di tensione tra i presenti e alcuni militanti di Forza Nuova che hanno spinto e insultato un gruppo di giornalisti.
Anche per oggi, il Viminale teme la presenza di infiltrati violenti sia di estrema destra che di altri ambienti. Piazza del Popolo è blindata già da questa mattina. Il bilancio di ieri conta 50 persone identificate dalle forze dell’ordine. Intanto, riporta Il Messaggero, a Piacenza sono arrivate le prime denunce a seguito della manifestazione non autorizzati svoltasi lo scorso 24 luglio. «A tutti è garantito il diritto di manifestare – ha scritto la Questura in una note – purché ciò venga fatto nel rispetto della legge, la quale prevede che almeno tre giorni prima dello svolgimento di una manifestazione ne sia dato avviso».
(da agenzie)
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Luglio 28th, 2021 Riccardo Fucile
“NON FARE IL VACCINO E’ DA PAZZI”
Ieri i Maneskin sono stati premiati a Roma con la Lupa capitolina. La band al
Campidoglio ha ricevuto dalla sindaca Virginia Raggi l’onorificenza. E per i quattro vincitori dell’Eurovision Song Contest è stata anche l’occasione per dire cosa ne pensano del vaccino anti COVID e del green pass.
Già ieri sul green pass Victoria aveva detto: “Finalmente torneremo a suonare in giro per l’Europa. Ogni paese, in tema di restrizioni, ha le sue misure, ma sono utili perché ci permettono e ci aiutano a tornare a suonare dal vivo, siamo felici”.
E sui vaccini, ammettendo di non aver potuto ancora sottoporsi alla somministrazione i Maneskin avevano però sottolineato di volersi rimettere al più presto in regola: “Finora non siamo stati a Roma, sempre in giro, era complicato. Ma ora che siamo a Roma avremo la possibilità di farlo e lo faremo”.
Oggi la band, intervistata da Luca Dondoni su La Stampa ribadisce il concetto in maniera ancora più chiara paragonando chi non si vuole vaccinare con i terrapiattisti. Quando il giornalista chiede loro da che parte stanno rispondono: “Dalla parte di chi si vuole vaccinare. Non farlo sarebbe da pazzi”. E poi l’affondo:
Cosa direste a un no vax?
«”Ripijate”, torna te stesso in romanesco. Noi siamo per la sanità mentale delle persone ed esser contrari a qualcosa senza nessun fondamento scientifico mi sembra da pazzi. Essere contrari al vaccino fa il paio con chi pensa che la terrasiapiatta. Siamo felici se il progresso e le soluzioni che possono permettere una ripresa ci daranno modo di ricominciare in sicurezza
È davvero importante che personaggi pubblici e amati dai giovani come Damiano & C. lancino un messaggio inequivocabile. L’influenza che esercitano su tante persone non poteva essere sfruttata in modo migliore a differenza di quanto successo in altre occasioni da altri protagonisti dello spettacolo.
Del resto non è l’unico argomento importante su cui si sono schierati. Alla domanda di Dondoni sulle discriminazioni di genere, che la band combatte anche ribaltando gli stereotipi come nel video I wanna be your slave, i Maneskin rispondono che c’è “ancora tanta strada da fare e le persone LGBT sono ancora molto discriminate, si tratta di un’ingiustizia che abbiamo vissuto anche sulla nostra pelle”, e sottolineano proprio come la clip sia un gesto di sostegno alla causa LGBT.
Inoltre la band è anche tornata sui rumors che volevano Simon Cowell loro nuovo manager. Hanno smentito tutto aggiungendo anche che la scelta di sostituire Marta Donà, loro manager storica, è stata esclusivamente una decisione lavorativa e non personale.
A gestire la band ora sarà la Exit Music Management, fondata da Fabrizio Ferraguzzo, produttore, A&R di Sony Music Italia, music director a X Factor.
Dopo aver scalato le classifiche internazionali i Maneskin sono tornati trionfanti nella città che li ha visti nascere, per un appuntamento in una delle location più ambite di sempre: il Circo Massimo di Roma, a pochi minuti da Via del Corso, scenario delle esibizioni live in strada che hanno segnato i loro primi passi. Il concerto si terrà sabato 9 luglio 2022.
L’annuncio è arrivato durante l’evento di assegnazione alla band dell’onorificenza ‘Lupa Capitolina’, il massimo riconoscimento romano per i personaggi illustri che si sono distinti nel campo della cultura e società, in precedenza già conferito a nomi quali Gigi Proietti, Paolo Sorrentino, Nino Manfredi, Renato Zero, Laura Biagiotti, Ezio Bosso e Giorgio Armani.
E ancora recentemente alla Nazionale Italiana vincitrice del Campionato Uefa Euro 2020 assieme al commissario tecnico Roberto Mancini, oltre che a personalità internazionali come Woody Allen, Richard Gere, Ridley Scott, Meryl Streep. Victoria, Damiano, Thomas e Ethan hanno battuto ogni record conquistando la prima posizione della Top 50 Global Chart di Spotify con il brano ‘Beggin’ e diventando la prima band italiana della storia con due singoli contemporaneamente nella Uk Singles Chart, attualmente alla posizione #5 e #7. Il loro ultimo video ‘I wanna be your slave’, presentato con una première mondiale su YouTube, ha ottenuto in sole 24 ore 6,7 milioni di visualizzazioni, un risultato incredibile che sancisce un nuovo primato italiano sulla piattaforma.
Il trionfo di questi mesi si tramuterà in un tour eccezionale che li vedrà sui palchi dei più importanti Festival europei durante l’estate 2021 e quella del 2022, a fianco dei grandi nomi della musica mondiale. Le prime date si terranno al Lokerse Festival di Lokeren (Belgio, giovedì 5 agosto 2021), al Rock For People di Praga (Repubblica Ceca, venerdì 13 agosto 2021), al Ronquières Festival di Braine-Le-Comte (Belgio, sabato 14 agosto 2021), all’Open’er Park di Gdynia (Polonia, giovedì 19 agosto 2021), al Paaspop Festival di Schijndel (Olanda, sabato 4 settembre 2021) e al Novarock Pilot Festival di Vienna (Austria, sabato 11 settembre 2021).
Già annunciate anche alcune tappe europee del 2022, con il ‘Rock Am Ring di Nurburgring’ e il ‘Rock Im Park di Zeppelinfeld’ (in Germania, rispettivamente sabato 4 e domenica 5 giugno 2022) e il Tons of Rock di Haiden (in Norvegia, venerdì 24 giugno 2022).
Oltre a riabbracciare l’amato pubblico internazionale che li acclama a gran voce, i Maneskin si esibiranno per la prima volta nei principali palazzetti italiani con un tour di 13 date (organizzato e prodotto da Vivo Concerti) tutte sold out, previste per quest’inverno e il prossimo anno nei palasport di Roma (martedì 14 e mercoledì 15 dicembre 2021 al Palazzo dello Sport), Milano (sabato 18 e domenica 19 dicembre 2021 e il 22 marzo 2022 al Mediolanum Forum), Casalecchio di Reno (BO) (domenica 20 marzo 2022 all’Unipol Arena) e Napoli (sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 al PalaPartenope)
E ancora di Firenze (giovedì 31 marzo e venerdì 1 aprile al Nelson Mandela Forum), Torino (domenica 3 aprile al Pala Alpitour), Bari (venerdì 8 aprile al PalaFlorio), Verona (sabato 23 aprile, in apertura della stagione dei grandi concerti 2022 all’Arena), a cui si aggiunge il concerto evento di sabato 9 luglio 2022 nel simbolo di Roma per eccellenza: il Circo Massimo. Un evento realizzato in collaborazione con Rock In Roma.
(da agenzie)
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Luglio 28th, 2021 Riccardo Fucile
OBBLIGO VACCINALE DI LEGGE PER I SANITARI
E’ sempre un peccato quando proprio coloro che dovrebbero dare il buon esempio, si rifiutano di sottoporsi alla somministrazione del vaccino, una delle poche armi a disposizione per contrastare il vaccino.
Nel Lazio sono stati sospesi per la prima volta dall’inizio della campagna di vaccinazione sei medici no vax, mentre altri undici sono stati ricollocati.
La ragione di tale provvedimento è l’obbligo vaccinale di legge per i sanitari, dettato dal “Decreto Covid” dello scorso marzo.
La misura è stata adottata come conseguenza dell’istituzione, lo scorso marzo, di commissioni che devono controllare le diverse posizioni degli operatori sanitari. L’iter che porta alla sospensione del medico inizia all’anagrafe vaccinale.
Se emerge negli elenchi un medico non ancora vaccinato, l’Asl avvia una procedura di verifica per comprendere le ragioni della mancata immunizzazione.
Qualora queste motivazioni non risultino valide, partono richiami e sospensioni.
La Regione specifica che non si tratta di una punizione, bensì di una reale difficoltà nel contenere possibili contagi a causa della presenza di medici no vax.
(da agenzie)
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Luglio 28th, 2021 Riccardo Fucile
“IL 50% DEGLI ITALIANI VUOLE L’OBBLIGO VACCINALE”
La grande maggioranza degli italiani è favorevole al vaccino, i no-vax sono meno
del 3%. Il dato emerge da uno studio dell’Università Statale di Milano, il ResPOnsE Covid-19, che ha analizzato l’opinione degli italiani sul virus e le somministrazioni: gli italiani contrari ai vaccini sono uno ogni 20, a fronte di uno su due favorevoli all’obbligo vaccinale.
Si legge sulla Stampa:
Le analisi del rapporto si riferiscono ai dati di tre rilevazioni: la prima (15.000 persone coinvolte) è basata su interviste quotidiane dal 6 aprile al 7 luglio 2020. La seconda (3.000 coinvolti), su interviste nel periodo natalizio, cioè dal 21 al 31 dicembre 2020. La terza rilevazione (8.213), su interviste quotidiane dal 17 marzo al 16 giugno 2021.
A giugno i favorevoli al vaccino sono risultati l′85%, i contrari risultano circa il 5%, i poco disponibili circa il 6%.
“In realtà i veramente contrari al vaccino, che poi sono quelli che in genere sono avversi a tutte le vaccinazioni come risulta da altri studi, sono una percentuale bassa, parliamo del 3%. Sono gli scettici ad essere di più”, commenta Cristiano Vezzoni, co-autore dello studio.
Oggi più del 50% degli italiani è a favore dell’obbligatorietà del vaccino. I più propensi a vaccinarsi sono gli anziani con più di 65 anni e i giovani nella fascia 18-24, La principale preoccupazione degli scettici riguarda gli effetti collaterali.
I favorevoli all’obbligo vaccinale sono cresciuti di 10 punti percentuali fra dicembre a giugno (40% contro 50%) . Tuttavia la differenza tra i propensi a vaccinarsi e i favorevoli all’obbligo è di circa 35 punti (85% contro 50%), “Una discrepanza che dal punto di vista sociologico si spiega col fatto che la scelta di vaccinarsi viene considerata, ed è, cosa differente dall’obbligare altri a farlo. La differenza – conclude Vezzoni – è dovuta a considerazioni sulle libertà personali”.
(da agenzie)
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Luglio 28th, 2021 Riccardo Fucile
IL COVID COLPISCE UN AZZURRO, LA SOSTITUZIONE IN CORSA E LA GRAN BRETAGNA CHE CI TAGLIA LA STRADA DELL’ARGENTO
Alla fine è medaglia di bronzo, ma è stata una giornata molto travagliata per il 4 senza nel canottaggio.
È stato registrato in fatti il primo caso di positività al Covid nell’Italia Team alle Olimpiadi di Tokyo 2020, con il canottiere azzurro Bruno Rosetti che viene fermato un’ora prima di partecipare alla finale del 4 senza.
Rosetti era vaccinato con doppia dose di Moderna. Messo in isolamento e sostituito al volo da Marco Di Costanzo, che doveva prendere parte alla semifinale del 2 senza e viene a sua volta sostituito da Vincenzo Abbagnale.
“Stavo dormendo da Dio, poi verso le 6 mi hanno svegliato e mi hanno detto che mi sarei dovuto preparare per il 4 senza. Ero eccitato come un bambino in mezzo a questi campioni. Ed ero anche molto teso, ma sapevo che sarebbe andata bene” ha detto il canottiere azzurro Marco Di Costanzo.
“Questa medaglia – ha detto ai giornalisti – la dedico a Giovanni Abagnale, con cui stavamo facendo un buon percorso e certamente anche oggi ci saremmo divertiti nella semifinale del 2 senza. Metà medaglia è sua”.
L’equipaggio azzurro, composto da Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Marco Di Costanzo e Giuseppe Vicino, è arrivato alle spalle di Australia e Romania.
Con una contestazione finale: l’armo azzurro ha cominciato a ritmo sostenuto la gara, poi quando è uscita l’Australia è rimasta dietro ma negli ultimi cinquecento metri ha avviato la rimonta in corsia 5: nelle vogate finali, dalla 4 la Gran Bretagna ha invaso lo spazio degli azzurri rischiando quasi lo speronamento e probabilmente rallentando il ritmo dell’equipaggio a caccia del secondo posto. Vibrate le proteste dei quattro canottieri azzurri a fine gara con i rivali britannici.
“Abbiamo vinto una medaglia contro il Covid, e poi gli inglesi hanno fatto i kamikaze” commenta Giuseppe Vicino, “ci hanno rubato la possibilità di ottenere l’argento. Se, negli ultimi metri di gara, quando noi eravamo più veloci di tutto, non avessero invaso la nostra corsia, avremmo preso almeno l’argento. Non è stato sportivo e non capisco perché l’abbiano fatto”.
(da Huffingtonpost)
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