Ottobre 24th, 2021 Riccardo Fucile
“DRAGHI DEVE RESTARE A PALAZZO CHIGI”… “SALVINI E MELONI HANNO UN PROFILO CARATTERIZZATO”… “NESSUNO CONTESTA LA MIA LINEA POLITICA, SOLO INCOMPRENSIONI PERSONALI”
Il Cav prova a riprendersi il centro della scena e chiude la settimana dell’incontro dei leader di centrodestra a Villa Grande con un’intervista al Corriere in cui di fatto ‘imbullona’ Draghi a Palazzo Chigi – se chiude la legislatura il premier non potrebbe correre per il Quirinale – e ‘insonorizza’ Forza Italia, da dove, spiega, non sente alcuna contestazione
Silvio Berlusconi così dice no al voto anticipato, che sarebbe “irresponsabile”, e ribadisce che a guidare Forza Italia è lui.
Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex premier afferma: “Il fatto che sia io a rappresentare Forza Italia mi pare non sia messo in discussione da nessuno”.
“Questo governo sta portando l’Italia fuori dall’emergenza sanitaria ed economica”, spiega Berlusconi, per il quale “sarebbe davvero irresponsabile pensare di interromperlo prima del tempo per bloccare il Paese in una campagna elettorale”.
Per quanto concerne lo scontento interno fatto emergere dai ministri Brunetta, Gelmini e Carfagna, Berlusconi minimizza: “Si tratta di incomprensioni personali, che vanno ricomposte, non di conflitti sulla linea politica che, lo ripeto, è condivisa da tutti e non ha alternative. Preferirei non leggere sui giornali notizie di polemiche che non ci rappresentano e che non credo interessino gli italiani”.
Il leader azzurro difende poi i suoi alleati: “Salvini fa legittimamente la sua parte”, e “se Fratelli d’Italia non fosse un grande partito democratico non saremmo alleati con loro”.
Riguardo a chi possa essere il nuovo federatore del centrodestra, Berlusconi non si sbilancia: “Giorgia Meloni e Matteo Salvini – rileva – hanno entrambi grandi capacità e un profilo fortemente caratterizzato”.
Ma in ogni caso, ciò di cui “l’Italia ha bisogno” per il cavaliere è “un centrodestra liberale, cristiano, europeista, garantista”.
(da agenzie)
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Ottobre 24th, 2021 Riccardo Fucile
“DALLE PROMESSE DI TRE ASSUNZIONI OGNI USCITA SI E’ PASSATI A UNA ASSUNZIONE OGNI TRE USCITE”
Quota 100 è stato “un passo indietro, molto costoso”, secondo l’economista Elsa
Fornero. La misura voluta dalla Lega “ha dato benefici a pochi” e “non ha affatto mantenuto la promessa di aumentare l’occupazione giovanile in sostituzione di quella più anziana”.
È quanto afferma in un’intervista a Repubblica l’ex ministra del Lavoro del governo Monti.
Fornero ricorda che Giuseppe Conte, quando era premier, disse “che ci sarebbero state tre assunzioni per ogni uscita”. Secondo l’economista però è successo il contrario: “un ingresso per ogni tre uscite”.
E dunque Quota 100 “ha fallito sul piano occupazione”. “Il mercato del lavoro non funziona sostituendo un lavoratore con un altro. In una fase di recessione dell’economia è difficile creare nuova occupazione, ma in condizioni di normalità dobbiamo puntare ad un mercato del lavoro che alzi il tasso di occupazione” commenta l’ex ministra del Lavoro.
Fornero auspica “un compromesso” rispetto alle ipotesi di Quota 102 e 104 “per evitare un innalzamento troppo brusco dell’età pensionabile per alcuni lavoratori”. Allo stesso tempo questo, per l’ex ministra, deve essere anche “un messaggio molto chiaro verso il ritorno al percorso indicato dalla riforma del 2011″.
La ministra sottolinea comunque che personalmente avrebbe preferito usare strumenti “già esistenti per ammorbidire l’aumento dell’età pensionabile”. “Penso, tra gli altri, all’Ape social e ad Opzione donna” osserva.
(da agenzie)
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Ottobre 24th, 2021 Riccardo Fucile
SCOMPARSA A 91 ANNI, A LEI SI DEVE IL SUCCESSO DELLE CELEBRI CARAMELLE
A lei si deve il successo delle caramelle Fisherman’s Friend, che da piccola produzione familiare divennero note e apprezzate in tutto il mondo.
Doreen Lofthouse è scomparsa a marzo all’età di 91 anni, e a mesi dalla sua morte di lei si parla ancora, a causa della sua eredità: ha deciso di lasciare il suo patrimonio da 41 milioni ai poveri. Neanche un euro è toccato al figlio, che tuttavia resta il capo dell’azienda.
La storia delle Fisherman’s Friend risale alla fine dell’ottocento, in una piccola cittadina nel nord-ovest dell’Inghilterra, Fleetwood.
Il farmacista James Lofthouse creò le celebri caramelle per alleviare i continui mal di gola degli uomini di mare della cittadina.
La 15enne Doreen sposò prima un membro della famiglia Lofthouse, poi un altro in seconde nozze. Con lui diede una svolta alla storia delle caramelle, trasformandole in un business mondiale. La loro stessa forma è ispirata ai bottoni di un suo vestito.
Doreen è rimasta vedova nel 2018 e nel suo testamento ha ringraziato anche domestici, segretarie e giardinieri, ai quali ha lasciato un totale di 300mila sterline.
I suoi gioielli sono andati alla nuora, moglie dell’unico figlio al quale restano le redini dell’azienda. Gli abitanti di Fleetwood la celebrano.
Ha dichiarato la referente dalla cittadina alla Bbc: “Una donna incredibile, che ha lasciato alla comunità un’enorme quantità di denaro. Siamo grati per la sua generosità”.
(da agenzie)
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Ottobre 24th, 2021 Riccardo Fucile
IN CENTOMILA A CASA SENZA STIPENDIO, UN MILIONE DI NON VACCINATI CONTINUANO AD ANDARE AL LAVORO PERCHE’ NESSUNO LI CONTROLLA
L’effetto Green pass sulla vaccinazione sta svanendo. Mentre la corsa ai tamponi
generata dall’obbligo di Certificazione Verde Covid-19 sul lavoro sta generando un aumento dei contagi scoperti.
Con sei regioni in cui si osserva una lieve tendenza all’incremento: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia e Piemonte.
Questo dicono i numeri dell’emergenza Coronavirus mentre un milione di lavoratori riesce ad aggirare l’obbligo di certificato e centomila sono a casa senza stipendio. Intanto nell’ultimo mese si sono registrati 1.444 contagi tra il personale della sanità, secondo quanto dice l’Iss. Nonostante l’efficacia dei vaccini sulla Variante Delta.
Le prime dosi in calo
Ma il dato più importante è quello delle vaccinazioni. Che vedono le prime dosi calare. Il Corriere della Sera segnala oggi che dopo il rimbalzo di prime somministrazioni nel periodo di avvicinamento al 15 ottobre — ovvero giorno in cui è entrato in vigore l’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro — la curva dei nuovi immunizzati sta lentamente declinando. Ieri si sono registrate 15.442 prime dosi (il dato è aggiornato alle ore 21.13, ultimo aggiornamento), mentre venerdì sono state 29.124, giovedì 31.609, mercoledì 34.744, martedì 38.630, lunedì 47.572. Domenica scorsa, giorno festivo di flessione, erano state 28.890, sabato 16 ottobre 51.787, venerdì 15 ottobre 70.710, il 14 ottobre 75.740. Secondo il quotidiano con l’attuale ritmo di nuovi vaccinati servirebbero quasi due mesi per arrivare al 90% di immunizzati.
Intanto il matematico Giovanni Sebastiani del Cnr segnala che in 30 delle 107 province italiane l’incidenza dei positivi negli ultimi sette giorni sia aumentata almeno del 40% rispetto a quella dei sette giorni precedenti. Mentre in altre 17 l’aumento è compreso fra il 20% e il 40%.
Il bollettino quotidiano del ministero della Salute segnala 3.908 positivi nelle ultime 24 ore (3.882 il giorno prima) e 39 vittime. Ammontano invece a 491.574 i tamponi effettuati in un giorno mentre il tasso di positività è stabile allo 0,79%. Ferma anche l’occupazione dei posti letto ospedalieri: 338 i pazienti in terapia intensiva, 5 in meno rispetto a ieri. I ricoverati nei reparti ordinari sono 2.455.
I lavoratori a casa senza stipendio
E mentre ammonta a un milione il numero di lavoratori attualmente senza Green pass, di questi uno su dieci è rimasto a casa senza stipendio nella prima settimana del certificato obbligatorio. Secondo Il Messaggero, che cita dati provenienti da sindacati e associazioni dei lavoratori, nell’ultima settimana i lavoratori No vax sanzionati sono circa centomila. E questo perché da una parte ci sono pochi controlli (d’altro canto il decreto autorizza quelli a campione rispetto a quelli a tappeti). E dall’altra perché in alcuni settori, come quelli dei professionisti con partite Iva, i controlli sono invece del tutto inesistenti. Secondo la Cgia di Mestre ci sono circa 50 mila badanti al lavoro senza Green pass e 80 mila autisti di camion sulle strade anche se sprovvisti di Certificazione Verde Covid-19. Numeri simili nell’agricoltura. Mentre aumentano i certificati medici: quelli sospetti, dice l’Inps, ammontano a 50 mila. I lavoratori senza Green pass sono dislocati per lo più nel Mezzogiorno (il 13,1% del totale) ma è la provincia autonoma di Bolzano ad avere il maggior numero di occupati non vaccinati: 42.150, pari al 17,5% del totale.
(da Open)
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Ottobre 24th, 2021 Riccardo Fucile
L’INSEGNANTE AVEVA FATTO SOLO IL TAMPONE
Trecento alunni dell’istituto comprensivo Farini di Bologna tornano in didattica a distanza. Il motivo? Nella scuola si è innescata una catena di contagi di Coronavirus, che ha coinvolto – stando alle prime analisi – circa una decina di insegnanti e alunni dell’istituto.
Su ventidue classi, quattro sono finite in quarantena obbligatoria e altre otto hanno dovuto sospendere l’attività didattica in attesa dei tamponi per verificare se dovranno entrare, anche loro, in quarantena o potranno tornare in aula.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera che menziona fonti sanitarie, il contagio sarebbe partito da una docente non vaccinata, munita di Green pass ottenuto con tampone.
La professoressa non vaccinata, infatti, insegnava in tutte e quattro le classi finite in quarantena ed è per questo motivo che si ipotizza che il contagio sia partito da lei, secondo le fonti sanitarie che stanno ricostruendo la catena dei contagi.
Al contempo, la docente non vaccinata avrebbe contagiato altre due colleghe (vaccinate) della scuola, provocando dunque un effetto domino sulla diffusione del virus nelle varie classi dell’istituto.
L’Azienda sanitaria locale definisce la situazione «sotto controllo», sottolineando come grazie alla vaccinazione «nessuno dei ragazzi o degli insegnanti coinvolti ha sofferto sintomi importanti», e la situazione verrà ulteriormente tenuta sotto controllo nei prossimi giorni.
La dirigente scolastica dell’Istituto, Filomena Massaro, ha assicurato che dei trecento alunni che sono entrati in contatti con soggetti positivi «cento si trovano in quarantena e i vaccinati potranno rientrare presto in classe se il loro tampone risulterà negativo». E Massaro chiosa: «Se fosse capitato l’anno scorso, quando non c’erano ancora i vaccini, la situazione sarebbe stata di gran lunga peggiore».
(da Open)
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Ottobre 24th, 2021 Riccardo Fucile
PEGGIORI DATI DA MAGGIO: 90 CASI OGNI 100.000 ABITANTI
La Germania è da giorni alle prese con un preoccupante aumento dei contagi da
Covid-19: l’incidenza delle infezioni nell’ultima settimana si è attestata – per la prima volta dallo scorso maggio – oltre i 90 casi ogni 100mila abitanti e tutti i dati fanno pensare che nelle prossime settimane, anche a causa dell’arrivo dell’inverno, la situazione peggiorerà ulteriormente: secondo le autorità sanitarie il paese sta entrando nel “cuore” della quarta ondata dopo mesi relativamente tranquilli in cui la pandemia era stata tenuta sotto controllo.
Le infezioni sono tornate ad aumentare bruscamente ad agosto, poi la curva dei contagi si è stabilizzata infine, nei primi giorni di ottobre, c’è stata una nuova crescita delle infezioni; venerdì l’incidenza ha raggiunto i 95,1 casi ogni 100mila abitanti mentre sette giorni prima questo valore era sensibilmente inferiore e pari a 68 casi ogni 100mila abitanti.
Alla luce dei dati emersi negli ultimi giorni – con oltre 19mila contagi e 116 morti registrati venerdì – il Robert Koch Institut ha lanciato l’allarme per i prossimi mesi : il tasso di occupazione dei reparti di area medica e di quelli di terapia intensiva è destinato a crescere e alcuni ospedali lamentano che già ora si registrano delle difficoltà per carenza di personale.
Tuttavia il sistema sanitario nazionale dovrebbe reggere l’urto della quarta ondata con maggiore serenità rispetto allo scorso anno, visto che la campagna di vaccinazione ha consentito a milioni di soggetti fragili di mettersi al sicuro rispetto alle conseguenze più gravi del Covid-19.
Il livello di guardia comunque dovrà continuare ad essere alto: a giovedì nei reparti di rianimazione erano ricoverate 1.540 persone, 850 delle quali supportate da ventilazione meccanica. I posti letto disponibili sono 22.207 e il problema più serio è rappresentato dalla carenza di personale: migliaia di infermieri infatti sono andati in pensione negli ultimi mesi e non sono stati sostituiti.
Secondo le autorità sanitarie la saturazione delle terapie intensive nei prossimi mesi potrebbe superare il livello di guardia se i cittadini non saranno cauti, a dimostrazione che i vaccini – pur rivelatisi uno straordinario strumento per evitare conseguenze gravi – non bastano da soli per mantenere la pandemia sotto controllo: è necessari continuare a indossare mascherine ed evitare assembramenti. E si tratta di una lezione che anche in Italia dovrà essere imparata in fretta.
(da agenzie)
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Ottobre 24th, 2021 Riccardo Fucile
L’AGENZIA PER LA SICUREZZA SANITARIA RICHIAMA IL GOVERNO
Da settimane il Regno Unito sta facendo i conti con una nuova impennata di contagi e morti covid che non sembra voler rallentare tanto che il governo di Londra sta pensando di reintrodurre nuove restrizione e misure anti contagio come il pass vaccinale per alcuni luoghi.
Anche se l’Esecutivo guidato da Boris Johnson non vuole sentir parlare di lockdown, tutti i consiglieri sanitari sono concordi nello spingere verso misure più restrittive per far fronte a un inverno che alla luce di numeri attuali potrebbero essere molto duro per il servizio sanitario nazionale. Inviti continui che vanno avanti da giorni e che ora hanno spinto il governo britannico a ripensare ai piani di intervento senza escludere l’ipotesi di varare l’obbligo di pass vaccinale.
Segnali in questo senso arrivano dalla Uk Health Security Agency, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA), che sta già consultando le amministrazioni locali per chiedere un parere sull’implementazione del “piano invernale”, un progetto di intervento per far fronte così alla crescente pressione dei ricoveri con l’approssimarsi dell’inverno. In una nota contrassegnata come “ufficiale e sensibile”, l’agenzia infatti afferma che voler urgentemente le opinioni degli amministratori locali da fornire direttamente all’ufficio di gabinetto. “Si tratta di un’inversione di tendenza” ammette la missiva resa nota dal Guardian.
L’introduzione di nuove misure previste dal cosiddetto “Piano B” come l’obbligo di pass vaccinale in luoghi ad alto rischio o anche l’uso di maschere in determinati ambiente dunque potrebbero essere dietro l’angolo secondo quanto spiega il quotidiano inglese.
Del resto, anche se il ministero dice che sono ancora disponibili migliaia di posti letto, in alcune regioni del Paese i medici hanno già avvertito di aver dovuto annullare le operazioni chirurgiche non urgenti a causa della carenza di personale, che è impegnato coi pazienti covid. “Non mancato posti e letti fisici, c’è mancanza di personale per poter gestire quei letti” hanno spiegato.
(da agenzie)
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Ottobre 24th, 2021 Riccardo Fucile
COLPITA ALLA TESTA DA UNA MANIFESTANTE
Una dottoressa è stata colpita sabato sera da un manifestante no green pass.
L’aggressione è avvenuta all’interno della metro San Paolo a Roma, dove erano presenti persone che avevano appena partecipato alla manifestazione contro la certificazione verde.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli agenti della Polizia di Stato, la donna sarebbe stata colpita con una testata da una persona che poi si è data alla fuga subito dopo.
A scatenare la furia dell’aggressore, una discussione avvenuta all’interno del vagone proprio su green pass e vaccini. Sembra che la dottoressa abbia sentito i manifestanti parlare di teorie cospirazioniste e abbia deciso di intervenire per fare chiarezza, essendo lei un’operatrice sanitaria. Ne è nata una discussione accesa, culminata con l’aggressione alla professionista, colpita alla testa.
Quando il gruppo è sceso sulla banchina la dottoressa è stata colpita con una testata. Soccorsa dagli addetti della metro, la donna è stata portata all’ospedale Cto in codice verde. Gli agenti del commissariato Colombo hanno preso le immagini delle telecamere Atac per identificare gli autori dell’aggressione.
Il Messaggero riporta le parole che ha usato la donna per descrivere l’accaduto: «Sono stata aggredita da una donna che mi ha dato una testata. Io non ce l’ho fatta neanche a reagire. So solo che la donna che mi ha picchiato ha raggiunto un gruppo di una decina di persone. Avevano delle giacche gialle con dei catarifrangenti e anche bandiere dei no vax». La versione dei fatti è stata confermata da alcuni passeggeri che si trovavano a poca distanza.
Al vaglio le telecamere di sorveglianza della stazione per individuare l’aggressore, al momento non ancora identificato. Chi ha colpito la dottoressa, infatti, si è dato alla fuga subito dopo averla colpita, sparendo tra la folla che in quel momento stava uscendo dalla metro.
Lei, frastornata e impaurita da quanto accaduto, ha chiamato il 112 in modo da essere portata in ospedale per accertamenti. La Polizia di Stato, che indaga sulla vicenda, ha acquisito le immagini di sorveglianza di Atac, che dovrebbero aver ripreso la scena, oltre ad aver ascoltato la testimonianza della donna e delle persone presenti. Chi ha dato la testata alla professionista, quindi, potrebbe essere identificato già nelle prossime ore. Rischia una denuncia
(da agenzie)
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Ottobre 24th, 2021 Riccardo Fucile
COSA HANNO IN COMUNE I NEONAZISTI DI VARESE E L’EX BRIGATISTA MAURIZIO FERRARI
Cos’hanno in comune Alessandro Limido neonazista di Varese, esponente della comunità Do.Ra (“Dodici Raggi”), messa sotto inchiesta dalla Procura di Busto Arsizio per tentata ricostruzione del Partito Fascista e propaganda fascista, e l’ex brigatista Paolo Maurizio Ferrari, uno che non si è mai dissociato dalla lotta armata e che i giornali hanno chiamato l’«ultimo degli irriducibili»?
Il no al Green pass obbligatorio al lavoro come strategia contro il Coronavirus: un no che si trasforma in partecipazione alle manifestazioni.
Ieri infatti, nell’ennesimo sabato di protesta a Milano contro le decisioni di governo, a sfilare per le vie della città insieme ad altre 10mila persone (6mila per la questura) c’era anche il gruppetto di neonazisti – la comunità è nata nel 2007 dall’unione di Ultras 7 Laghi e Varese Skinhead – e l’ex Br oggi 76enne.
Chi è Paolo Maurizio Ferrari
Cresciuto nella comunità di Nomadelfia, Ferrari è uscito dal carcere nel 2004, dopo 30 anni di detenzione, condannato per sequestro, rapina e la rivolta al carcere dell’Asinara.
In piazza, ricostruisce La Stampa, porta lo striscione «Lavoratori contro green pass e obbligo vaccinale. Ora e sempre resistenza». Nel 2007 aveva manifestato contro il regime del 41bis tenutasi al carcere dell’Aquila, mentre cinque anni dopo era stato arrestato nell’ambito di di un’indagine sugli scontri relativi al progetto della galleria di base Torino-Lione. Nel 2015 è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per aver preso parte il 27 giugno e 3 luglio 2011 agli scontri con la polizia in Val di Susa.
Il corteo ha bloccato metà città. A piazzale Loreto una troupe di Mediaset è stata accerchiata dai manifestanti e spintonata. Gli slogan e i target sono sempre quelli: il governo guidato da Mario Draghi, i giornalisti, le forze dell’ordine.
E, di nuovo, un tentativo di arrivare alla sede milanese del sindacato della Cgil: tentativo fallito di fronte al cordone e ai furgoni della polizia, a un centinaio di metri da quello che sarebbe stato l’obiettivo. Con tanto di idranti, rimasti inutilizzati. Alcuni manifestanti hanno tentato di forzare il blocco e si sono verificate alcune tensioni e tafferugli. Il corteo si è concluso in serata in piazza Duomo.
(da agenzie)
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