LA CASTA DELLE FEMMINISTE
DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
Donne sull’orlo di una crisi di nervi, si può spiegare soltanto così quello che succede da un po’ di tempo in Italia e ultimamente a Genova.
La casta delle donne che si sono autonominate rappresentanti di tutte le donne e parlano a nome di tutte, senza peraltro aver ricevuto alcun mandato, quelle donne insolenti, arroganti e molto poco democratiche, bene, questa casta soffre di delirio di onnipotenza e non ammette critiche al proprio “pensiero unico”.
Per l’otto marzo, la Sinistra arcobaleno ha affisso sui muri della città manifesti molto “retrò”, facciamo stile anni Settanta, con lo slogan ” Si nasce solo se lei ( la donna n.d.r.) lo vuole “.
Bene, queste donnine, la Sindaco di Genova in primis, hanno finalmente gettato una maschera (ne hanno tante, una per ogni occasione): la donna, e solo lei, è la padrona della vita e della morte.
Finalmente siete state chiare: le balle dell’aborto come dramma dell’ignoranza e della miseria sono saltate, frantumate, fatte a pezzi da quello che spunta, giorno dopo giorno, dall’inchiesta sul suicidio del ginecologo genovese.
” E’ capitato due volte. Due interventi in sei mesi “, ” Dovevo partire per una vacanza ai tropici”, “Avevo tradito mio marito e avevo paura”, ” Devo pensare prima alla carriera televisiva”: queste le motivazioni addotte per ammazzare i loro bambini. Complimenti, siete tutte giovani, benestanti, un figlio sarebbe stato una palla al piede, ci sono cose più interessanti e goderecce da fare e poi, scusate, è solo affar vostro, questa è violazione della privacy.
Quindi la casta arriva puntuale in soccorso: le varie Mafai, Pollastrini, Aspesi, Bignardi, Tatafiore, Vincenzi, con una freddezza implacabile snocciolano i diritti delle donne, se sei femmina puoi permetterti tutto, in barba ai diritti altrui, alla misericordia ( chissà ormai che cosa vuol dire questa parola), alla compassione per chi dipende da te e da te viene tradito – nel senso etimologico di portato via – privato della vita e scaricato nel water o in un sacchetto per rifiuti speciali.
Una cultura gelida e spaventosa del “momento giusto”, un diritto lugubre a ” una maternità responsabile” questi sono i ritornelli della casta, di queste infelici donnine ingrigite che non rinunciano alla moda, all’apparire, a scrivere pisciate di articoli sui giornali giusti, a sbraitare di notte bianche e di Genova dove si fa “poco casino”, come ha testualmente detto la Sindaco al momento dell’elezione.
Giusto Marta: più casino per tutti .
Flora
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