28 MIGRANTI POSITIVI SUI 209 SALVATI DALLA SEA WATCH, LA PERFETTA ORGANIZZAZIONE SANITARIA DELL’ACCOGLIENZA GARANZIA PER TUTTI
SONO SEMPRE TUTTI SOTTOPOSTI A TAMPONE, IN QUESTO CASO IN QUARANTENA SULLA MOBY ZAZA’… IL GOVERNO TUTELA LA SALUTE DI TUTTI, ANCHE DEI LEGHISTI
Sono 28 i migranti, salvati in acque internazionali dalla nave Sea Watch e imbarcati sulla nave-quarantena Moby Zazà che è ormeggiata a Porto Empedocle in provincia di Agrigento, che sono risultati positivi al Covid-19.
I tamponi sui 209 migranti presenti sulla Moby Zazà erano stati effettuati ieri mattina. Appena ieri sera era stato reso noto che uno dei migranti sbarcati dalla Sea Watch era stato ricoverato nel reparto Malattie infettive dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta. Inizialmente era un caso di sospetta tubercolosi. Poi l’esito del tampone aveva fatto chiarezza. Si tratta dell’unico dei 28 migranti positivi al coronavirus che ha accusato sintomi. Gli altri 27 rimasti sulla nave risultano al momento asintomatici.
Adesso, fanno sapere dalla Croce Rossa che gestisce la nave, i migranti risultati positivi sono stati messi in un’area diversa del traghetto e lì resteranno fin quando non saranno trascorsi i 15 giorni di quarantena e i tamponi non daranno esito negativo. A bordo ci sono 26 persone tra medici, infermieri, operatori dell’accoglienza e mediatori. “Le procedure adottate per i migranti sbarcati dalla nave Sea Watch e accolti per la quarantena obbligatoria a bordo del traghetto Moby Zaza, ancorato nella rada di Porto Empedocle, garantiscono la piena tutela della sicurezza sanitaria del Paese”. Così fonti del Viminale, precisando che “tutti i migranti sono stati sottoposti fin dal loro arrivo alle procedure previste dalle linee guida sul sistema di isolamento protetto elaborate dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute”.
In particolare, segnalano le fonti del ministero, “per l’intero periodo di quarantena, sono state adottate misure di isolamento totale per i singoli, con la garanzia del mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale sempre e comunque. I pazienti confermati e sospetti per il Covid-19 sono stati alloggiati in ponti isolati della nave: come previsto dalle linee guida, è stata istituita a bordo una ‘zona rossa’ in cui il personale può accedere unicamente con dispositivi di protezione individuali completi”. Per tutti gli altri migranti, proseguono, “è attivo un servizio di sorveglianza che prevede uno screening individuale due volte al giorno per la ricerca di eventuali sintomi, con particolare attenzione a quelli respiratori. Al termine del periodo di quarantena obbligatoria, tutti i migranti verranno sottoposti ad un ultimo accurato screening per garantire la piena tutela della salute pubblica al momento dello sbarco”.
Inoltre i 181 migranti che erano assieme ai 28 risultati positivi al tampone Covid-19 fra due giorni verranno sottoposti ad un nuovo test rino-faringeo. C’è il rischio, infatti, che il loro tampone, attualmente negativo, possa positivizzarsi con il passare delle ore.
Da Sea Watch commentano: “Abbiamo appreso che 28 tra le 211 persone soccorse da Sea-Watch e trasferite sulla Moby Zazà sono risultate positive a Covid19. L’allerta è partita dopo che un caso asintomatico segnalato dal personale medico di bordo alle autorità prima dello sbarco, per via della sua storia clinica recente, e trasferito a Caltanissetta per accertamenti, è risultato positivo al tampone. Pur non avendo ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalle autorità sanitarie, oggi abbiamo richiesto un secondo tampone per il nostro equipaggio, che già si era sottoposto al test prima della partenza, con esito negativo”.
Lo afferma Sea Watch, che assicura che il personale medico ha messo in atto il protocollo di monitoraggio costante dell’insorgere di potenziale sintomatologia nelle persone presenti a bordo, con relativa trasmissione dei dati alle autorità competenti.
(da agenzie)
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