PRIMA SI CHIEDE DI INDICARE A CHI DESTINARE IL 5 X MILLE DELLE IMPOSTE PAGATE, POI LO SI DESTINA DI NASCOSTO AD ALTRI SCOPI
FURTO DI STATO: TREMONTI TAGLIA DEL 75% ANCHE I FONDI DEL 5X MILLE ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO….INSORGE TUTTO IL MONDO DELL’ASSOCIAZIONISMO CHE CHIEDE IL RIPRISTINO DEI 400 MILIONI DELLO SCORSO ANNO E IL RISPETTO DEI CITTADINI…BEN 245 MILIONI SONO STATI STORNATI A FAVORE DELLE SCUOLE PRIVATE: CHI CI VUOLE ANDARE SE LE PAGHI
“Tagliare i fondi a disposizione del 5 x mille significherebbe limitare drasticamente la libertà dei cittadini di decidere come destinare la propria quota dell’imposta sui redditi direttamente a sostegno degli operatori del terzo settore”: lo denunciano alcune tra le principali associazioni non-profit, che hanno inviato un appello al Parlamento italiano e ai presidenti di Camera e Senato perchè intervengano sulla legge di stabilità .
Alcuni giorni fa infatti il governo ha modificato il maxi-emendamento che conteneva un fondo di 800 milioni destinato a interventi vari.
La nuova formulazione, approvata in Commissione Bilancio, a Montecitorio, ha destinato solo 100 milioni al 5 X mille, rispetto ai 400 destinati l’anno precedente, cifra che l’esperienza dimostra corrispondere alle scelte operate dagli elettori: dalle dichiarazioni dei redditi del 2008 sono stati destinati alle associazioni 397,5 milioni di euro.
Le risorse sono state dirottate al finanziamento di altre voci: sono stati aumentati per esempio i fondi per le scuole paritarie, ai quali sono stati aggiunti 245 milioni.
Le associazioni del settore sono subito insorte contro la decisione del governo: non solo con questo taglio del 75 per cento si bloccano o si limitano fortemente le attività delle associazioni di volontariato e degli enti di ricerca (ma in realtà l’elenco delle associazioni che beneficiano del cinque x mille è molto più vario: ci sono associazioni sportive, le fondazioni lirico-sinfoniche, enti culturali, associazioni ambientaliste, ecc.), ma si tradiscono sfacciatamente le scelte dei cittadini.
Cioè, prima si chiede agli elettori di indicare nella dichiarazione dei redditi a chi destinare il 5 X mille delle imposte pagate allo Stato, poi invece i fondi vengono stornati e destinati a ben altro, senza chiedere il parere di nessuno.
Un furto di Stato legalizzato e una vergognosa presa per i fondelli nei confronti degli italiani.
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