“SIAMO TUTTI ITALIANI”: IL FUTURO VUOLE LA CITTADINANZA AI FIGLI DEGLI IMMIGRATI
LA BATTAGLIA DELL’UNICEF PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI di 500.000 BAMBINI
C’è tanto lavoro da fare anche in Italia quando si parla di Unicef. 
Lo sa bene Giacomo Guerrera, presidente del comitato italiano dal febbraio di quest’anno: «L’UNICEF Italia da più di 40 anni cerca di accreditarsi in un’area ben specifica sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La nostra battaglia più forte al momento è per il riconoscimento della cittadinanza a quel mezzo milione di bimbi che oggi hanno solo il permesso di soggiorno». Una situazione di grave discriminazione perchè questi bimbi, pur frequentando le stesse scuole, non hanno gli stessi diritti dei loro coetanei.
«Abbiamo proposto la modifica della legge 91 del 1992 ormai obsoleta perchè aveva forse un senso quando gli immigrati erano 700 mila persona mentre ora sono 5 milioni. Molti sindaci si sono mobilitati dando loro la cittadinanza onoraria ma ovviamente non è lo stesso».
Non solo.
«Ci siamo mobilitati in occasione del terremoto in Emilia dove i nostri giovani sono andati come volontari e hanno distratto quei poveri bambini. In più abbiamo invitato quelle aziende che normalmente aiutano noi a donare aiuti come se moralmente sostenessero noi.
Altra iniziativa valida è stato l’sms di solidarietà .
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