A BOLOGNA IL PDL FA UNA FIGURA DA PIRLA: TUONA CONTRO LE PEDONALIZZAZIONI, FA APPOSTA UN SONDAGGIO E SCOPRE CHE PERSINO I SUOI ELETTORI SONO FAVOREVOLI
CLAMOROSO AUTOGOL DEL CENTRODESTRA BOLOGNESE CHE NON SA INTERPRETARE NEPPURE LA VOLONTA’ DELLA PROPRIA BASE… LA STESSA SORTE TOCCA ALL’ASCOM
Un autogol. Un cortocircuito. Un testacoda inaspettato. Il Pdl bolognese inciampa, ma lo sgambetto se lo è fatto da solo.
Accade a Bologna, dove i berlusconiani commissionano all’Istituto Piepoli un sondaggio per dimostrare che i bolognesi non vogliono la pedonalizzazione del centro storico che la giunta di centrosinistra, guidata da Virginio Merola, sta cercando di realizzare.
Il risultato sconfessa però clamorosamente le attese: l’81% dei bolognesi si dichiara a favore del centro pedonale.
Gli stessi elettori di centrodestra voltano le spalle al loro partito: il 61% promuove lo stop alle auto.
Un esito che imbarazza e che vanifica decenni di battaglie del Pdl bolognese, impegnato da sempre a contrastare qualsiasi ipotesi di pedonalizzazione del centro, rea di penalizzare il commercio.
Ma non basta ancora.
Anche le associazioni dei commercianti, Ascom in testa, cadono nello stesso tranello. Pure lei tradizionalmente contraria a qualsiasi divieto che impedisca alle auto di entrare in centro e che rischi così di “desertificare” la città , l’associazione che ha sede nella centralissima Strada Maggiore decide di fare un sondaggio tra i propri associati.
Sorpresa numero due: il 75% dei bottegai dice un sì convinto al centro pedonale.
L’imbarazzo non potrebbe essere più grande.
Difficile trovare le parole per spiegare una sconfessione pubblica di posizioni decennali.
Solo poche settimane fa, in una riunione della commissione Mobilità in Comune, i rappresentant
del Pdl parlavano del piano di pedonalizzazione come di un “tentativo per ammazzare il commercio e il centro storico”.
Il senatore Pdl Giampaolo Bettamio, reo di avere commissionato all’Istituto Piepoli il sondaggio tra i bolognesi, prova a spiegare l’inspiegabile: “Le domande erano poste male”.
L’ex vicepresidente del consiglio comunale Paolo Foschini, candidato in pectore al coordinamento cittadino nel congresso Pdl che si svolgerà il 19 febbraio, si ritrova all’improvviso spuntata una delle principali armi dell’opposizione sotto le Torri: la difesa dei diritti degli automobilisti contro qualsiasi “divieto” di stampo ambientalista.
In imbarazzo anche il presidente dell’Ascom Enrico Postacchini, che nel dicembre scorso era arrivato a spegnere le luminarie di Natale per protesta contro i “T-Days”, i weekend a piedi realizzati dalla giunta, e che aveva minacciato lo sciopero proprio brandendo il sondaggio sui suoi 4mila iscritti i cui risultati sono arrivati oggi.
“Se i nostri associati ce lo chiedono, siamo pronti a incrociare le braccia contro il piano di pedonalità “, tuonava Postacchini.
Gli associati, al 75%, gli chiedono invece un centro dove si possa girare a piedi.
La giunta sta a guardare, tanto soddisfatta da non dover nemmeno infierire.
“E’ la dimostrazione che avevamo ragione – dice il giovanissimo assessore alla Mobilità Andrea Colombo, 27 anni -: vuol dire che andremo avanti con più spinta verso la pedonalizzazione. Ad aprile, dopo la discussione con la città , saremo pronti”.
Silvia Bignami
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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