“AEREI A POCHI PASSI DALLA CUPOLA DEL BRUNELLESCHI”: L”AEROPORTO VOLUTO DA RENZI E CARRAI
LA VICENDA BIAGIOTTI, SINDACO RENZIANA SFIDUCIATA DAI SUOI
L’ampliamento dell’aeroporto di Firenze sta diventando una piccola No Tav in salsa toscana, con tanto di amministratori locali Pd che si mettono di traverso ai desiderata della segreteria nazionale e si oppongono al progetto: succede a Sesto Fiorentino, dove la sindaca renziana di ferro Sara Biagiotti è oggetto di una mozione di sfiducia da parte dei vecchi “compagni” dem, molto poco convinti sulla costruzione della nuova pista di volo lunga 2400 metri a Peretola perchè gli aerei – osservano gli urbanisti – arriverebbero a sfiorare la celebre cupola del Brunelleschi e molti edifici della periferia di Firenze.
Sta di fatto che è difficile trovare un progetto più renziano dell’ampliamento dello scalo fiorentino Amerigo Vespucci, e non soltanto perchè si tratta di Firenze e cioè della città che ha lanciato politicamente il premier.
La questione non secondaria è che il presidente designato della nuova Toscana Aeroporti, che gestisce gli scali di Pisa e Firenze, è Marco Carrai, che avrà la carica molto probabilmente nella assemblea convocata per i prossimi giorni, braccio destro di Renzi e già presidente della società Aeroporto di Firenze (Adf): sarà la Toscana Aeroporti a finanziare per metà (150 milioni) i lavori di ammodernamento, mentre l’altra metà è stata garantita dallo Sblocca-Italia con 50 milioni di euro e dal ministro Maurizio Lupi con i restanti 100.
L’unico vincolo per ottenere il denaro dello Sblocca-Italia è quello di aprire i cantieri entro agosto, ecco perchè per il Pd toscano bisogna correre senza fermarsi.
L’obiettivo è un guadagno di 730 milioni di euro, indotto incluso, con un flusso di 4,5 milioni di passeggeri al 2029 e dunque un aumento del turismo a Firenze.
Gli oppositori del progetto, sul quale si accapiglia l’area fiorentina da 20 anni, sottolineano che la nuova pista è venduta come “monodirezionale” e cioè con i decolli e gli atterraggi esclusivamente in direzione nord-ovest di Firenze: rumore e aerei a bassa quota dovrebbero essere visibili soltanto dagli abitanti di Prato.
L’Enac ha però smentito l’ottimismo: la pista dovrà essere utilizzata anche nella direzione di Firenze a seconda dei venti e delle condizioni atmosferiche.
Perciò, ha scritto l’urbanista Ilaria Agostino sull’edizione fiorentina di Repubblica, secondo “il “Rapporto ambientale” approvato dalla Regione Toscana” succederà “il sorvolo a bassa quota di Firenze, con aerei intercontinentali, a un tiro di schioppo dalla Cupola: Rovezzano, Stadio, Le Cure, Rifredi, Firenze Nova”.
Una condizione che secondo il comitato Piana Sana, attivissimo contro la costruzione della nuova pista, potrebbe accadere dal 20% al 30% dei casi, almeno una decina al giorno.
All’urbanista Agostino ha risposto lo stesso Carrai, sempre dalle pagine di Repubblica Firenze, specificando che l’aeroporto di Firenze “è di proprietà di proprietà dello Stato e in concessione per un numero limitato di anni a un soggetto gestore.
Il soggetto gestore è una Società quotata alla borsa italiana” e cioè la Toscana Aeroporti.
Ma sulla questione della bidirezionalità e del rischio di fotografare il campanile di Giotto con un aereo sullo sfondo, Carrai non risponde.
(da “Huffingtonpost“)
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