“AGENDA PER L’ITALIA”: RIDURRE LE TASSE, PIU’ CARICO SUI GRANDI PATRIMONI, RIFORMA ELETTORALE E DEL LAVORO, EUROPA SENZA POPULISMI
IL PROGRAMMA DI MONTI IN 25 PAGINE CON I TITOLI DI OGNI CAPITOLO
“Mi auguro che le idee contenute nell’Agenda possano contribuire ad orientare le forze politiche nel dibattito elettorale dei prossimi mesi e a suscitare energie nuove presenti nella società civile”.
Lo scrive Mario Monti nella lettera ai cittadini che accompagna la pubblicazione del’Agenda “Cambiare l’Italia, riformare l’Europa per un impegno comune”.
“A quelle forze che manifestassero un’adesione convinta e credibile”, aggiunge, “sarei pronto a dare il mio apprezzamento e incoraggiamento e, se richiesto, una guida. Questo è il modo in cui intendo rapportarmi con la fase politica che si apre adesso. Ho voluto dirlo con trasparenza, e, spero, chiarezza. Questa mia presa di posizione ovviamente non coinvolge nessuno dei ministri che con me hanno collaborato e di cui sono orgoglioso”.
Fisco.
“L’aggiustamento fiscale compiuto quest’anno a prezzo di tanti sacrifici degli italiani ha impresso una svolta.
Con l’avanzo primario raggiunto, il debito è posto su un sentiero di riduzione costante a partire dal prossimo anno.
Per questo, se si tiene la rotta, ridurre le tasse diventa possibile”.
Monti sostiene che “per la prossima legislatura occorre un impegno, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico fiscale gravante su lavoro e impresa. Questa va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispondente su grandi patrimoni e sui consumi che non impattano sui più deboli e sul ceto medio”.
Riforma del lavoro.
“La riforma del mercato del lavoro rappresenta un passo avanti fondamentale del nostro Paese verso un modello di flessibilità e sicurezza vicino a quello vincente realizzato nei Paesi scandinavi e dell’Europa del nord.
Non si può fare marcia indietro”. si deve “proseguire sulla strada tracciata per migliorare.
Per questo”, sottolinea Monti, “serve monitorare l’attuazione delle nuove norme per individuare correzioni possibili e completare le parti mancanti, ad esempio quelle relative al sistema di ammortizzatori sociali, al contenuto di formazione dell’apprendistato o alle politiche attive del lavoro e all’efficacia dei servizi per l’impiego”.
Finanziamento ai partiti.
“Drastica riduzione dei contributi pubblici anche indiretti ai partiti e ai gruppi parlamentari e dei rimborsi elettorali” con più “trasparenza” nei bilanci e una perfetta tracciabilità dei finanziamenti privati” che dovranno avere una “soglia massima”.
Legge elettorale.
“Il primo atto del nuovo Parlamento deve essere la riforma della legge elettorale, così da restituire ai cittadini la scelta effettiva dei governi e dei componenti delle Camere”.
Riforma dell’Europa, più integrata contro ogni populismo.
“L’Italia deve battersi per un’Europa più comuniaria e meno intergovernativa, più unita e non a più velocità , più democratica e meno distante dai cittadini. Le elezioni europee del giugno 2014 dovranno costituire il momento per un confronto trasparente e democratico tra le forze politiche europee sul futuro della costruzione comunitaria.
Il prossimo Parlamento europeo dovrà avere un mandato costituzionale. Il rifiuto del populismo e dell’intolleranza, il superamento dei pregiudizi nazionalistici, la lotta contro la xenofobia, l’antisemitismo e le discriminazioni sono il denominatore comune delle forze europeiste”.
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