AGGRESSIONE OMOFOBA A ROMA. CINGHIATE E PUGNI CONTRO UNA COPPIA GAY
LE VITTIME: “NESSUNO DEI PRESENTI E’ INTERVENUTO, HANNO PREFERITO FILMARE”… RIBADIAMO, LEGITTIMA DIFESA PER SPURGARE LA FOGNA OMOFOBA
Grave aggressione omofoba a Roma, dove una coppia di ragazzi gay è stata brutalmente picchiata in strada da un gruppo di quattro persone, tre uomini e una donna, con pugni e cinghiate. La scena è stata ripresa da un video, diffuso dal Gay Help Line per denunciare quanto accaduto e nel tentativo che vengano identificati i responsabili. Secondo quanto ricostruito dal Gay Center, i due ragazzi erano appena usciti da una serata a tema lgbtqia+ e stavano attraversando la strada, mano nella mano, quando un’auto ha bloccato loro il passaggio e si è fermata. Tre uomini e una donna sono scesi dall’auto e hanno iniziata ad aggredire con violenza i ragazzi, tirandogli calci, pugni e cinghiate, mentre – hanno dichiarato le vittime – lanciavano insulti omofobi. La violenza, che risale allo scorso weekend attorno alle 4 di notte, è avvenuta in presenza di testimoni, ma nessuno è intervenuto per fermare l’aggressione, scegliendo di filmare quanto stava accadendo. Nel frattempo, gli investigatori hanno avviato indagini per individuare i responsabili e sono al vaglio il video dell’aggressione omofoba ed eventuali immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Le vittime: «Nessuno è intervenuto, hanno preferito filmare»
Dopo l’aggressione, le vittime si sono precipitate in pronto soccorso e hanno denunciato l’aggressione alla polizia, chiedendo poi supporto legale al Gay Help Line, che offre assistenza alle vittime di omobitransfobia. «Non possiamo più accettare di vivere in una società dove la violenza, come quella che abbiamo subito, è ancora una triste realtà», dichiarano i due ragazzi aggrediti, tramite una nota diramata dal Gay center. «Siamo stanchi di dover avere paura di passeggiare mano nella mano, di guardarci continuamente alle spalle, di vivere con l’ansia costante di essere vittime di atti insensati. Oltre al dolore fisico del pestaggio, ci ha ferito profondamente l’indifferenza di chi ha assistito alla scena. Anziché intervenire per aiutarci, queste persone hanno preferito filmare l’accaduto e pubblicarlo sui social, beffandosi del nostro dolore», denunciano. «Rivedendo il video – concludono – siamo rimasti sconvolti dalla ferocia con cui siamo stati attaccati, senza che nessuno temesse le gravi conseguenze che un simile gesto poteva avere».
(da agenzie)
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