ALLUVIONE, PROSCIOLTA RAFFAELLA PAITA PER LA MANCATA ALLERTA
L’EX ASSESSORA RITENUTA “NON RESPONSABILE”… “DUE ANNI TERRIFICANTI”… SERRACCHIANI: “ORA LE CHIEDANO SCUSA”
Raffaella Paita è stata assolta dalle accuse a suo carico nel processo per le responsabilità della mancata allerta diramata la sera del 9 ottobre 2014, quando l’esondazione del Bisagno fece una vittima.
Paita, ex assessora alla Protezione Civile, è stata scagionata dal giudizio dell’udienza preliminare Ferdinando Bandini; rinviata invece a giudizio la dirigente della Regione Gabriella Minervini: il processo inizierà il 14 marzo.
Paita e Minervini erano accusate di omicidio colposo per la morte dell’ex infermiere Antonio Campanella e di disastro colposo per i danni causati dall’alluvione che aveva messo in ginocchio, in modo particolare i commercianti del centro città .
Il giudice non entra nel merito della vicenda ma stabilisce che le competenze sull’emanazione dell’allerta spettassero al direttore della Protezione Civile, cioè Gabriella Minervini. Questo in base a due delibere regionali che individuano il dirigente quale responsabile per l’emanazione dell’allerta.
Raffaella Paita alla sentenza non ha nascosto le lacrime.
Ad attenderla fuori dal palazzo il marito Luigi Merlo, ex presidente dell’Autorità portuale. “Sono stati due anni terrificanti ma siamo sempre stati convinti delle nostre argomentazioni e sono sempre stata convinta di avere fatto quello che potevo e dovevo”.
Così, tra lacrime di gioia, Raffaella Paita dopo la lettura della sentenza che l’ha assolta. “Sono contenta ma rimane il dolore per questi due anni complicatissimi che non auguro a nessuno. Ora corro da mio figlio per dirgli che la mamma si era comportata bene quando ci fu l’alluvione di Genova”.
Accanto a lei il suo avvocato Andrea Corradino che ha detto: “È una sentenza giusta che ristabilisce la verità “.
Le accuse.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Gabriella Dotto, Paita e Minervini avevano ignorato i bollettini meteo dell’Arpal, che già dal giorno prima dell’alluvione parlavano di situazione critica, e di avere sottovalutato le numerose segnalazioni dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine delle esondazioni di alcuni rii nel corso della giornata del 9 ottobre.
Per il pm, inoltre, Paita e Minervini erano consapevoli di una complessiva situazione di criticità e di compromissione del territorio. Ma, nonostante tutti questi segnali, per il magistrato non diramarono l’allerta meteo così, di fatto, ritardarono la macchina dei soccorsi e della gestione dell’emergenza.
Paita si era sempre difesa dicendo che non spettava a lei, come politico, ma ai tecnici dichiarare lo stato di allerta.
Il Pd: ora scuse a Paita.
“Lella Paita è stata accusata di omicidio in piena campagna elettorale per la presidenza della regione. Oggi viene assolta, due anni dopo. Sarebbe bello che chi l’ha insultata in questi anni le chiedesse semplicemente scusa, anche per la sofferenza che questa vicenda le ha provocato. Noi, i democratici, la abbracciamo con affetto e amicizia”. Lo dichiarano Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, vice segretari del PD
“Lella ha perso le elezioni ma non la dignità , l’onesta e il coraggio. Chi l’ha aggredita a livello politico oggi ha perso la faccia. Un pensiero speciale alla famiglia di Lella e un abbraccio forte a tutto il Pd ligure”, scrivono in una nota Guerini e Serracchiani.
(da agenzie)
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