“ANCHE DEL NOCE ERA SCHIFATO DELLE FESTE DI PAPI”: PARLA SARA TOMMASI
“STARE AL GOVERNO PER FARE FESTINI IN CONTINUAZIONE E FARE PROSTITUIRE LE PROPRIE DONNE NON CREDO SIA UN ESEMPIO DA DARE”….”DEL NOCE FREQUENTAVA I FESTINI DI SILVIO, SE NE E’ STACCATO PERCHE’ GLI FACEVANO SCHIFO”…”MUSSOLINI LO HANNO DECAPITATO, SILVIO, CHE HA RIDOTTO COSI’ IL PAESE, LO PREMIANO, QUESTA E’ L’ITALIA”
“Io non ho mai conosciuto Ruby, nè Putin. Il 25 aprile del 2010 forse stavo con qualche fico e non con questi vecchi”.
Sara Tommasi (nonostante le tracce lasciate dal suo telefonino nel giorno in cui c’era anche Ruby ad Arcore) si ostina a negare di aver visto i “wild party” del premier.
Il Fatto Quotidiano la raggiunge al telefono alle 18 mentre parte in aereo: “Vado a Dubai dal mio fidanzato”, dice.
La bella naufraga dell’Isola, laureata in Finanza alla Bocconi con il massimo dei voti, oscilla tra euforia e depressione.
Quando il cronista la contatta i contenuti delle intercettazioni non sono ancora noti e lei risponde così alle domande.
Sara Tommasi, come è finita una laureata alla Bocconi con 110 in un giro di criminalità e prostituzione?
Io non ho mai venduto il mio corpo per soldi.
Ha partecipato però alle feste del premier ad Arcore?
Daje. No, io ad Arcore non sono mai stata. Lo sbaglio più grosso è stato non seguire le direttive dei potenti e incaponirmi in questo mondo dello spettacolo e seguire i vari Lele Mora e Fabrizio Corona e quattro venezuelane arrabattate che fanno le mignotte. Quando sarebbe meglio che una laureata in Finanza alla Bocconi come me seguisse un’altra strada.
Chi sono i potenti?
Questi 4 che ci governano, che si sentono il centro del mondo. Essere al governo per fare dei festini in continuazione e fare prostituire le proprie donne non credo sia un esempio da dare. Almeno quelli dello spettacolo sono artisti. Gli è concesso tutto, la vita maledetta è una cosa da rockstar. I politici dovrebbero evitare i festini
Berlusconi è un uomo di spettacolo o di politica?
Un ragazzo di spettacolo.
È un complimento?
Essere un pagliaccio che fa divertire il prossimo e fa i festini le sembra un complimento?
E i suoi contatti intercettati con Ignazio La Russa?
Falso. Ignazio è il padre di un mio caro amico, Geronimo. con cui mi vedo e ho una relazione da anni. Con me non ci proverebbe mai, il figlio gli avrebbe detto: quella è roba mia, non rompere i coglioni.
E anche i contatti con Fabrizio Del Noce sono un’invenzione della stampa?
No. Fabrizio è un caro amico, forse un fidanzato (ride). Sempre se mi salva da questo casino.
In che senso la dovrebbe salvare?
Dovrebbe dire le cose come stanno. Anche Del Noce era amico di Berlusconi e ha frequentato i giri di Berlusconi a Roma e ora se ne è staccato perchè gli facevano schifo.
Perchè fa schifo il ‘giro’ di Berlusconi?
Era schifato da un presidente che si è ridotto così in basso. Un capo di Stato ridotto così. Mussolini lo hanno decapitato. Ora li premiano. Si vede che piace questo stile libertino. Questa è l’Italia.
Lei parla di festini a casa di Silvio Berlusconi per esperienza diretta?
No, io sono andata solo a convegni politici quando era nata l’idea di candidarmi.
Un anno fa lei era tra le candidabili come Barbara Matera. Entrambe belle e laureate. Ora la Matera è europarlamentare mentre lei è finita in questa indagine. Dove ha sbagliato?
Come una scema mi sono incaponita sullo spettacolo. Se ci penso mi viene da spararmi. Ecco da dove nasce la mia depressione. Ora ringrazio i potenti perchè ho capito che era meglio candidarmi. E lancio un appello: che mi diano una seconda possibilità . Avevo fatto pure il corso nel quale ha insegnato Renato Brunetta.
Quali sono i suoi rapporti con il fratello del premier ?
Anche quelli hanno intercettato? Ma se Paolo Berlusconi mi corteggia cosa devo fare? Accetto la sua corte e spero mi voglia sposare e dirlo pubblicamente. Accetto volentieri. Essendo un uomo potente meglio che niente.
E con Silvio Berlusconi?
Ama le donne dello spettacolo. Gli piace questa movida intorno a lui, Ayda Yespica, Manuela Arcuri, Belèn. Gli piace stare al centro dell’attenzione. Finchè l’Italia premia questo potere io che posso farci? Se questi sono i valori che prevalgono, io cosa devo fare? O mi adeguo o vado in America.
Marco Lillo
(da “Il Fatto Quotidiano“)
Leave a Reply