ARRIVA LA GIOVENTU’ ZERO-POSITIVA, (DELLA) VEDOVA DEL LIBERISMO DEI SALOTTI BUONI E IN ATTESA DEL PASS DI MONTEZEMOLO
PROVENGONO DAL TERZO POLO, NON HANNO INTENZIONE DI ANDARSENE, VOGLIONO “SUPERARE QUESTI PARTITI” E DEVONO ANCORA DECIDERE PER QUALI POLTRONE “COMPETERE” DA GRANDI… TRA GLI INVITATI ESPONENTI UDC, DI ITALIA FUTURA E UNO DI FLI
Hanno scelto il nome Zero+ (Zeropositivo) perchè secondo loro siamo “all’anno zero della politica italiana”.
Ma quando si sentono definire i “formattatori” del Terzo Polo si arrabbiano e rispondono che quel partito “non è mai nato” e che i partiti della Seconda Repubblica “non sono più formattabili, ma vanno superati”.
Sono un gruppo di giovani attivisti politici di Fli, Udc, Api, Pri che, insieme altri ragazzi non iscritti ad alcuna forza politica, con un passaparola sui social media si sono autotassati e autoconvocati per sabato 9 giugno a Roma, presso la Domus Talenti.
“Fare politica – si legge nel manifesto che circola su Facebook – non si esaurisce più nei partiti, soprattutto in quelli della Seconda Repubblica, che stanno sprecando persino l’occasione di un governo tecnico per compiere le scelte coraggiose e difficili e che appaiono agli occhi dell’opinione pubblica inconcludenti e autoreferenziali”. L’obiettivo, dicono i promotori di Zero+, è “contribuire a far nascere anche in Italia un soggetto politico autenticamente riformatore, alternativo tanto alla sinistra di Vasto, che al PdL o al qualunquismo grillino”.
Tra i pochi parlamentari che prenderanno la parola vi sono Roberto Rao (Udc)tto Della Vedova ed il candidato del Terzo Polo a Genova, Enrico Musso.
“Porte aperte solo agli esponenti dell’attuale classe dirigente che scelgono di favorire e non ostacolare il cambiamento”, spiega il 23enne Lorenzo Castellani, studente Luiss
tra i promotori dell’iniziativa.
Tra i tanti invitati spiccano i nomi del direttore di Italia Futura Andrea Romano, della politologa Sofia Ventura, dell’esperto della Rete Stefano Quintarelli, dell’economista del gruppo NoisefromAmerika Alberto Bisin e di Matteo Achilli, ventenne inventore del social network Egomnia.
“Noi – osserva Piercamillo Falasca, animatore con Della Vedova del think tank Libertiamo – crediamo che esista in Italia uno spazio elettorale enorme per una forza liberaldemocratica, se qualcuno trovasse il coraggio di rischiare”.
La formula è quella del barcamp, con interventi di 5 minuti ciascuno, parlamentari inclusi.
“Daremo la parola a tante figure simbolo dell’Italia che chiede inclusione e competizione”, spiega la blogger Simona Bonfante.
Avanti con la gara allora, tra un biscottino e un the: la priorità dell’Italia in questo momento è sicuramente quella di vendere più salotti di qualità .
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