E’ TORNATO A PARLARE BOCCHINO: DIO SALVI FLI, RESSA PER GETTARSI NEL TAMIGI E PORRE FINE AL SOGNO FUTURISTA
“ALLEARSI CON IL PDL DI ALFANO? SI PUO’ FARE, PRONTI A VALUTARE PROPOSTE”… LO STESSO GIORNO GRANATA INTERPRETAVA FINI IN SENSO OPPOSTO: “MAI PIU’ CON IL PDL” E FILIPPO ROSSI INVITAVA A “SUPERARE LE CATEGORIE POLITICHE”
Quello che temevamo da tempo è accaduto: Italo Bocchino, vicesegretario di Futuro e Libertà per tessere ricevute ha ripreso a fare pubbliche dichiarazioni.
Dopo che Fini, all’assemblea nazionale di Fli, aveva anticipato l’intenzione di rendere note “cinque proposte shock” per fine giugno e bacchettato i massimi dirigenti “Se avete qualche idea esprimetela, altrimenti è lo stesso, faccio da solo e amen”, Bocchino non ha resistito alla tentazione di lasciare il segno meno (quello che contraddistingue da tempo Fli nei sondaggi elettorali).
E’ bastato un refolo di dichiarazione del presidente del Senato Schifani sulla necessità per il Pdl di una “operazione verità ” su ruolo e prospettive del partito, che il colonnello Italo rispondesse al contrappello.
“È arrivato il tempo per tutti di essere responsabili e non populisti, pronti a valutare le proposte a prescindere dai proponenti e per questi riteniamo utile e valido l’appello di Schifani», dice Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e libertà , commentando (in un editoriale pubblicato sul sito ufficiale del partito) le parole del presidente del Senato che ha invitato il Pdl a effettuare una “operazione verità ” e aprendo uno spiraglio alla possibilità di allearsi con Alfano.
«Il presidente del Senato – sottolinea l’esponente finiano – pone, seppur in modo molto diverso, le stesse questioni che con Fini ponemmo all’interno del Pdl e dice chiaramente al suo partito che soltanto garantendo autonomia ad Alfano sarà possibile far recuperare al Pdl quell’alleabilità persa, senza la quale ogni risultato inferiore al 51% dei voti diventa sterile. Anche noi siamo convinti che soltanto un segretario del Pdl autonomo dalle vecchie logiche e dai riti del berlusconismo possa recuperare alleabilità ed evitare che l’Italia venga governata da una sinistra massimalista più vicina al populismo che alla responsabilità ».
Insomma «per aiutare l’Italia ad uscire da questa crisi più profonda del previsto serve responsabilità da parte di tutti ed è opportuno accantonare i vecchi contrasti e le divergenze personali per andare alla ricerca di questioni utili agli italiani su cui è possibile convergere».
In fondo, Bocchino pare avallare la tesi del fu Berlusconi. erano solo “questioni personali” tra Gianfranco e Silvio, non ideali o pragrammatiche.
Nel Pdl non è cambiato nulla, restano i La Russa, i Gasparri, la Santanchè, i Verdini e gli altri compagni di merenda, non sono venuti meno i conflitti di interesse, non è cambiata la linea politica, ma che volete che sia…l’importante è aver superato i “riti del berlusconismo” e si può tornare a trattare intorno a un tavolo (non in piedi, se no le poltrone a che servono?)
Fa riflettere che nello stesso giorno, uno dei maggiori esponenti di Fli e ultimamente alleato interno di Bocchino, Fabio Granata, abbia detto l’opposto: “mai più alleati con il Pdl”, mentre Filippo Rossi sul Futurista andava oltre, invitando a superare le “vecchie categorie politiche”.
“Dio salvi Fli” è il grido di dolore della base di fronte alle esternazioni strategiche di Bocchino e qualcuno spera che Fini intendesse dire quattro proposte shock e uno scoch (per tappare la bocca al suo vice).
Altrimenti non resterà per molti che gettarsi nella acque del Tamigi e porre fine al sogno futurista.
Leave a Reply