BARCELLONA, FURGONE SUI PASSANTI, 13 MORTI: UCCISO UN SOSPETTO, UN ARRESTATO, IL TERZO IN FUGA
IL MEZZO CONTRO LA FOLLA SULLA RAMBLA: “E’ TERRORISMO”
Un furgone che si scaglia sulla folla per oltre 600 metri, poi una sparatoria al mercato coperto della Boqueria e l’assalitore armato — o forse sono due — che per ore i media credono asserragliato con alcuni ostaggi in un ristorante turco.
Ma non è così, perchè i tre responsabili dell’attacco terroristico avvenuto a Barcellona, sulla Rambla, il corso principale della città catalana, hanno ingannato la polizia e sono scappati.
Uno di loro è stato arrestato: si chiama Driss Oukabir, marsigliese di origini marocchine residente a Ripoll, vicino a Girona.
Oukabir sarebbe titolare di un permesso di residenza in Spagna. È lui che ha noleggiato il furgone che ha falciato la folla nella località di Santa Perpetua de la Mogada, a venti minuti da Barcellona, ma non è chiaro se possa essere lui il conducente.
Era stato arrestato nel 2012 e aveva precedenti per maltrattamenti.
Un altro sospettato è stato ucciso dalla polizia a Sant Just Desvern, mentre un terzo è in fuga.
Tutto è iniziato alle 17.05, quando un van bianco si è scagliato sulla folla in prossimità della Fnac: è salito sulla parte centrale della Rambla, percorso da numerosi turisti, e si è schiantato contro un’edicola all’altezza dell’incrocio con Carrer Bonsucces.
Si tratta del più grave avvenuto nella città catalana dal 1987, quando una bomba dell’Eta causò 21 morti al centro commerciale Hipercor.
Cadena Ser parla di almeno tredici morti e più di 50 feriti — tra cui anche bambini, di cui uno in gravi condizioni — che sono stati soccorsi dalle ambulanze arrivate sul posto.
Secondo quanto riferito dalla tv pubblica Rtve, però, non si tratta dell’atto di un ‘lupo solitario’ ma di un attentato ortganizzato, che presuppone quindi l’esistenza di una ‘cellula’.
Sul furgone che ha falciato i passanti è stato trovato un passaporto spagnolo. Dopo l’attacco sono stati chiusi i negozi dell’area, così come le stazioni della metropolitana e delle ferrovie nell’area della Rambla.
La ricostruzione
I media e la polizia locale, hanno riferito inizialmente di una persona che alla guida di un van (Fiat, targa 7082JWD) si è lanciata sulla folla lungo La Rambla, per poi fuggire a piedi. Successivamente, tuttavia, La Vanguardia ha riferito di “assalitori”, al plurale, barricati in un locale. Un elemento poi smentito.
Il van che si è schiantato sulla folla era stato noleggiato, così come un secondo mezzo targato 7083 JWD che sarebbe servito per la fuga. Quest’ultimo è stato ritrovato a Vic, a circa 70 chilometri da Barcellona. Per l’esattezza sulla carretera Manlleu, vicino a un Burger King.
“Io ero in un negozio, le altre 4 persone che erano con me si sono trovate dietro il furgone che andava addosso alla gente nella zona pedonale. La folla correva”, racconta all’Ansa Chiara, una ragazza italiana testimone di quanto è accaduto, e che ha trovato rifugio in un negozio della Rambla.
“Adesso non ci fanno uscire, sentiamo che fuori c’è la polizia, ma da qui non vediamo niente. Ci stanno portando al piano inferiore del negozio”. Un altro testimone a Rtve ha descritto l’assalitore: “23-25 anni, castano, con una maglietta a strisce azzurre. Non era armato — ha proseguito il testimone — ma aveva qualcosa in mano. Sembrava molto alterato, come se fosse sotto l’effetto di una droga”.
Uomo ucciso dagli agenti dopo aver forzato l’alt
Un uomo — probabilmente collegato all’attentato sulla Ramblas — è stato ucciso dopo aver forzato un posto di blocco, ferendo un agente, nella zona di Sant Just Desvern. Lo scrivono i quotidiani La Vanguardia ed El Periodico.
(da agenzie)
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