BERKELEY IN RIVOLTA CONTRO IL CONSIGLIERE DI TRUMP, SCONTRI CON LA POLIZIA, CHIUSO L’ATENEO
PROTESTA DEGLI UNIVERSITARI CONTRO LA VISITA DI YIANNOPULOS, NOTO RAZZISTA E SESSISTA A CUI TWITTER AVEVA CHIUSO L’ACCOUNT
L’Università di Berkeley, in California, è stata travolta dalle proteste contro l’intervento previsto di Milo Yiannopoulos, giornalista di Breibart News (sito del consigliere strategico di Donald Trump, Steve Bannon) e noto per le sue posizioni di estrema destra.
Due ora prima del discorso, i manifestanti hanno gettato transenne e pietre contro le finestre dell’edificio e dato fuoco a un generatore all’entrata.
La polizia ha ordinato ai manifestanti di disperdersi e ha chiuso il campus.
Secondo il sito di San Francisco SFGate.com, i manifestanti hanno anche lanciato mattoni e petardi contro la polizia in assetto anti-sommossa che ha risposto con proiettili di gomma.
A prendere parte alla manifestazione pacifica sono state circa 1.500 persone, ma un centinaio ha poi iniziato le violenze.
Yiannopoulos è noto per le sue posizioni razziste. Il suo account di Twitter (@nero) era stato chiuso lo scorso anno dopo gli insulti a Leslie Jones, una delle protagoniste del film Ghostbusters, a cui ha rivolto accuse razziste e sessiste.
(da agenzie)
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