BERLUSCONI AI SERVIZI SOCIALI, LAVORERA’ IN UN CENTRO ANZIANI QUATTRO ORE A SETTIMANA
DA MARTEDI A GIOVEDI POTRA’ ANDARE A ROMA
Silvio Berlusconi ha ottenuto l’affidamento ai servizi sociali per scontare la pena residua di un anno dopo la condanna per frode fiscale al processo sui diritti tv Mediaset.
Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha così accolto la richiesta dei difensori del leader di Forza Italia. La decisione è stata depositata questa mattina.
Silvio Berlusconi non potrà lasciare la Lombardia ma, se autorizzato, come da sua richiesta, potrà recarsi a Roma dal martedì al giovedì.
Questa una delle prescrizioni che accompagnano il provvedimento di affidamento in prova ai servizi sociali. Di norma, l’ex premier dovrà rincasare entro le 23.
Berlusconi sconterà un anno di pena, in realtà dieci mesi e mezzo per effetto dei benefici, in un centro dell’hinterland milanese.
I giudici hanno dunque accolto la richiesta proveniente sia dal pg Antonio Lamanna che dalla difesa dello stesso ex premier.
Evitati così i domiciliari, il leader di Forza Italia si potrà concentrare sulla prossima campagna elettorale per le europee.
Silvio Berlusconi svolgerà “l’attività socialmente utile di volontariato” presso “l’instituto per anziani indicato dall’Uepe (Ufficio per l’esecuzione penale esterna, ndr) con impegno di una volta a settimana e per un tempo non inferiore a 4 ore consecutive, secondo le modalità che verranno concordate con l’Uepe”.
Lo si legge nella nota diffusa dal presidente del tribunale di sorveglianza di Milano Pasquale Nobile De Santis a proposito dell’affidamento ai servizi sociali di Silvio Berlusconi.
Il provvedimento con cui il tribunale di sorveglianza di Milano ha concesso a Berlusconi l’affidamento in prova ai servizi sociali è stato notificato poco fa ai legali dell’ex premier.
L’ex capo del Governo a questo punto dopo avere firmato il verbale con le prescrizioni stabilite dai giudici avrà colloqui, si presume con scadenza mensile, con il responsabile dell’ufficio esecuzione penale estere, l’Uepe, di Milano.
All’esito della prova il tribunale di sorveglianza valuterà l’estinzione della pena.
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