UGL, INDAGATI CENTRELLA E LA MOGLIE: SOTTRATTI 500.000 EURO
PERQUISITI GLI UFFICI DEL SEGRETARIO GENERALE DEL SINDACATO: L’ACCUSA E’ ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALL’APPROPRIAZIONE INDEBITA AGGRAVATA
Quasi mezzo milione di euro sottratti alle casse dell’Ugl e finiti su conti correnti intestati al segretario generale del sindacato o alla moglie Patrizia Lepore.
Entrambi sono indagati dalla procura di Roma per associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita aggravata.
La Guardia di finanza ha perquisito questa mattina la sede nazionale dell’Ugl in via Margutta nella capitale, l’abitazione di Centrella e quella della coordinatrice Laura De Rosa.
“Siamo a disposizione della magistratura ma è tutto assolutamente tracciabile. Non abbiamo nulla da nascondere – ha scritto su Twitter il leader del sindacato – Mi recherò immediatamente dai magistrati per dimostrare che tutto è perfettamente in regola. Non ho nessun tipo di preoccupazione”.
L’inchiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi e del pm Stefano Pesci sulla gestione illecita di fondi privati (l’Ugl, come gli altri sindacati, è un’associazione non riconosciuta che non ha obblighi di bilancio ma ‘deve’ comunque utilizzare al meglio i soldi degli iscritti) nasce da una segnalazione di operazione sospetta da parte di un istituto di credito all’Uif di Bankitalia.
All’attenzione degli inquirenti ci sono spese anomale che sembrano non trovare valida giustificazione.
Le operazioni sospette partono dal 2012 anche se la condotta illecita attribuita agli indagati inizia dal 2010, l’anno in cui Centrella venne nominato segretario generale Ugl, dopo le dimissioni di Renata Polverini, candidata (vincente) alla presidenza della Regione Lazio.
(da “Repubblica”)
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