BERLUSCONI: “CON IL MATTARELLUM ANDIAMO DA SOLI”
AI PARLAMENTARI: “NON LITIGATE IN TV CON GLI ALFANIANI”
Dalla propria decadenza da senatore – che “all’estero nessuno se la spiega” – alla necessità di portare avanti una “battaglia per la libertà “.
Passando però (anche stavolta) per Magistratura democratica (l’attacco è sistematico) e una sinistra “che dai tempi di Togliatti presidia tutto”.
La conclusione? Le elezioni politiche, a cui punta senza alcun imbarazzo tanto da dire: “Prepariamoci a vincerle”.
Il canovaccio di Silvio Berlusconi, che a piazza San Lorenzo in Lucina ha riunito i gruppi parlamentari della resuscitata Forza Italia, stando a quel che si apprende è sempre lo stesso.
Lo stesso rispetto al comizio di mercoledì scorso davanti a Palazzo Grazioli. Lo stesso rispetto al discorso approntato al Palazzo dei Congressi per battezzare la rinascita di quella formazione politica che 20 anni fa l’ha portato dritto a Palazzo Chigi.
Non a caso, l’ex premier che oggi non ricopre più alcun incarico istituzionale torna a ripercorrere le tappe della sua storia politica dal 1994 ad oggi, e rilancia il leit motiv di sempre: quello della persecuzione giudiziaria di cui è vittima.
Ma lo fa ricollocandosi in pieno dentro a una campagna elettorale in cui Fi si piazza come partito di lotta, in alternativa netta (ma secondo alcuni ‘sinergica’) al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, che invece rimane forza di governo.
Un Nuovo centrodestra che Berlusconi definisce “amico” ma a cui muove prima una critica e subito dopo un ‘ricatto’.
La prima arriva quando dice: “Non capisco come i nostri amici di Ncd possano collaborare con chi ha ucciso politicamente il loro leader, la gente li ha già giudicati”. Chiaro il riferimento al Pd che agli occhi dell’ex senatore veste i panni del killer politico.
Il Cav, peraltro, non manca di sottolineare che Alfano era l’unico tra i ministri nominati che fosse stato indicato da lui, mentre “tutti gli altri sono stati scelti dalla sinistra”.
In ogni caso per il Cavaliere è importante “non polemizzare con quelli del Nuovo
centrodestra, perchè con i litigi in tv non si va da nessuna parte, così si danneggia l’immagine del centrodestra”.
Il ‘ricatto’ invece è legato al Mattarellum. Già , perchè in caso di un ritorno al sistema elettorale precedente al Porcellum, “Forza Italia potrebbe decidere di presentarsi da sola al prossimo voto” politico.
Una minaccia legata ai numeri degli alfaniani, costretti a contarsi dal giorno della scissione interna al Pdl e che secondo la base di Fi “da soli rischiano di fare la fine dei Fratelli d’Italia”.
Ai suoi fedelissimi, tuttavia, più avanti, Berlusconi torna a dire: “La giustizia non è un problema solo di Silvio Berlusconi”, i “giudici sono fuori controllo, è stato calpestato lo Stato di diritto”.
E poi: “La mia decadenza è un colpo di Stato. All’estero nessuno riesce a spiegarselo. Dobbiamo portare avanti una battaglia per la libertà . La magistratura calpesta lo stato di diritto ed è diventata un partito politico. E’ dai tempi di Togliatti che hanno imparato a presidiare tutto, dalla scuola alla giustizia”.
Ma ancora: “L’articolo 68 della costituzione sull’immunità parlamentare garantiva il lavoro del parlamento e la magistratura non interveniva in politica e nelle istituzioni”.
Poi torna sui suoi processi – che il Pd bolla in diretta come “follia ossessiva” – a cominciare dal caso De Gregorio nell’ambito dell’inchiesta di Napoli dove è accusato della compravendita di alcuni senatori: “Non abbiamo mai pagato nessuno per fare politica…”.
Nessun accenno all’ipotesi di tentare di presentarsi alle elezioni europee all’estero (Bulgaria o Ungheria).
Per stasera è tutto.
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