BERLUSCONI GONGOLA: E’ RIUSCITO A FAR LITIGARE SALVINI E DI MAIO E A FAR ELEGGERE LA CASELLATI
ORA NON GLI RESTA CHE EVITARE LE ELEZIONI ANTICIPATE E HA FREGATO TUTTI, ANCHE PERCHE’ IL PARTITO REGGE E L’OPA DI SALVINI NON VA IN PORTO
Quello che doveva essere il matrimonio politico dei vincitori non solo non si è celebrato ma rischia di finire in tribunale dopo la montagne di accuse che Luigi Di Maio ha riversato su Matteo Salvini.
«Ha perso la testa», ha osservato il leader del Carroccio con alcuni parlamentari a lui vicini.
Salvini prende atto che non ha più margini di manovra e sente alle spalle le risate e i sarcasmi che arrivano da Arcore per la pietra tombale messa dal M5S sulla liaison con il Carroccio.
Arrivati al punto così basso dei rapporti anche personali, Salvini vuole addossare tutta la colpa del voto al grillino. È convinto di far pesare questa responsabilità in un’eventuale campagna elettorale che intende trasformare in un duello a due: Matteo contro Luigi.
Chi si gode la scena di un idillio andato in frantumi è Silvio Berlusconi.
Ha sabotato in tutti i modi l’accordo politico M5S-Lega, non ha accettato di fare il passo indietro e nemmeno di lato, ha impedito a Salvini di farsi rappresentare, ha chiesto di essere legittimato al tavolo della trattativa.
§Ma soprattutto non ha fatto, almeno finora, il passo falso di proporre esplicitamente un accordo del centrodestra con il Pd o il governissimo. L’ex premier sapeva che Salvini aspettava questo passo falso per mollarlo e convolare a nozze con Di Maio.
Tutto questo è ormai alle spalle. Lo scenario è un piano inclinato verso le elezioni che Berlusconi vuole evitare.
Intanto gode nel sentire il capo dei grillini addentare il leghista. «Ecco qual è il risultato di tanto corteggiamento: insulti, cattiverie. Ho sempre pensato e detto – ha osservato il leader di Forza Italia – che sono inaffidabili, persone poco serie. Con queste persone un’alleanza non durerebbe neanche due settimane».
Berlusconi ora deve evitare le urne. Una deriva che il portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia, Giorgio Mulè, considera da «irresponsabili».
Per evitarla l’ex premier è pronto a sostenere qualunque iniziativa del Capo dello Stato. Gli va bene anche quel «governo di tregua» di cui si parla.
Un esecutivo che consenta di fare una nuova legge elettorale su cui insiste Giorgia Meloni.
(da agenzie)
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