BERLUSCONI IN TV: ASCOLTI IN PICCHIATA
FU “SUA EMITTENZA”: DAL 28,69% DI SHARE AL 12,41%
Lontani i tempi del Contratto con gli italiani firmato nella terza camera dello Stato, il salotto di Porta a Porta.
Dimenticati e irripetibili gli ascolti che Silvio Berlusconi riusciva a regalare alle trasmissioni cui decideva di partecipare.
Bastava una telefonata in diretta per conquistare milioni di telecomandi. Un’altra epoca. Bruno Vespa giovedì, Matrix venerdì: le seppur annunciatissime partecipazioni televisive di Berlusconi non fanno più share.
Il ritorno a Porta a Porta ha registrato il 12,41% e spettatori tra 1 milione 400 mila e il picco di 1 milione e 700 mila.
Mai prima d’ora il bottino fu così misero.
Sulla poltroncina bianca di Vespa, per dire, il 15 settembre 2009 conquistò l’interesse di 3 milioni 219 mila ascoltatori pari ad uno share del 13.48%
Mentre il 19 dicembre fu visto da 2.216.000 spettatori con uno share 24.05%.
La puntata del 2001 con la firma del contratto con gli italiani registrò il 28,69% di share, con due milioni e mezzo di telespettatori.
Non è un caso che l’unica punto della nuova strategia berlusconiana parta proprio dalle tv. Va da chiunque, basta che l’invitino. E proprio il suo ministro delle tv, Paolo Romani, avvisa: “Berlusconi è in campagna elettorale, mi sembra chiaro”. Decisamente. Ma visto che i risultati per Berlusconi sono pessimi e le aspettative di certo non rosee, l’assistenze degli anziani disabili Berlusconi Silvio, si scaglia proprio contro le reti tv.
Nel suo monologo ieri all’hotel Michelangelo a Milano, Berlusconi riflette: “Come si fa a raggiungere i moderati delusi e disgustati dalla politica? Occorre parlarci e convincerli con dei buoni argomenti, uno per uno” ma non si può più usare la tv.
“Gli italiani sono schifati dalle trasmissioni politiche, ci sarà un motivo se Servizio Pubblico di Santoro è sceso e se Vespa lo mettono alle 11 di sera…”.
“Il 50% degli italiani — insiste il leader di Fi — è costituito da moderati. Come possiamo convincerli? Non con le televisioni, gli italiani sono disgustati. Coi giornali? No, perchè il 90% stanno dall’altra parte”, sostiene. “Lo ripeto, c’è un solo modo, convincerli: con dei buoni argomenti, uno per uno. Per questo, abbiamo lanciato un appello alle persone a impegnarsi e abbiamo fondato i club”.
Ma nel frattempo Berlusconi occuperà le tv.
Nel dubbio meglio esserci.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
Leave a Reply