BERLUSCONI SI AUTOPENSIONA: “SARO’ PADRE DELLA PATRIA”
ASPETTANDO MARINA….
L’ultima volta s’era alzato e se n’era andato.
Stavolta non avrebbe potuto neanche volendo visto che l’intervista di Silvio Berlusconi In mezz’ora di Lucia Annunziata si svolgeva a casa sua, causa i noti problemi di mobilità connessi alla condanna.
L’ultima volta, vale a dire durante la campagna 2013, il fu Cavaliere con le sue sparate occupava il dibattito pubblico e recuperava nei sondaggi: era ancora il Giaguaro da smacchiare. Stavolta, al limite, è il terzo incomodo.
Non è che non ci provi: il repertorio, all’ingrosso, è il solito, l’impegno e la faccia tosta pure. Solo che non sfonda, è passato.
Per metà dell’intervista, per dire, Berlusconi sembra un uomo che affidi il suo lascito ai posteri più che un candidato in cerca di futuro
“È un periodo difficile… Insomma non posso dire che sono allegro, ma sono sicuro che questo sarà un periodo eroico”, spiega.
Buon per lui che l’autostima non gli manca, come pure una certa capacità di rimozione dei fatti. “L’Italia non è un paese governabile e poi in vent’anni ha subìto quattro colpi di Stato”: il primo con Tangentopoli; il secondo quando “Scalfaro convinse Bossi” a far cadere il suo governo nel 1994; il terzo quando Napolitano — in concorso con ignoti — organizzò “la tempesta perfetta” che nel 2011 lo estromise da palazzo Chigi (“mi consigliò di dimettermi”); il quarto non s’è capito, ma probabilmente ha a che fare con la condanna e relativa incandidabilità .
Ora, dice ammiccando a future rivelazioni sul golpe (il terzo), “lascio alla storia chiarire tutti i fatti. Sono convinto che succederà presto e io ne uscirò mondato da ogni accusa: io diventerò un padre della patria”.
In attesa della santificazione, ci resta un uomo che tenta come può di gestire il declino: non più asticella al 20% per Forza Italia, ma “oltre il 25”; Renzi ha “i vecchi vizi della sinistra” e vuole “una patrimoniale da 400 miliardi; “alzeremo le pensioni minime a mille euro” (le ultime due, le dice al telefono con una manifestazione di partito a Bari).
Sulla riforma del Senato un po’ rinnega l’accordo col premier e un po’ no.
“Renzi ha presentato un’ipotesi inaccettabile e io non credo che la presenteranno perchè sarebbe bocciata”: “Il nostro capogruppo al Senato Romani parla con il loro, Zanda, e stanno cercando di trovare un accordo”.
Non solo, pure lui è “in contatto quasi quotidiano” con Roberto Calderoli per “trovare una soluzione ragionevole”.
Il ministro Boschi, che ha firmato la proposta “inaccettabile”, non pare preoccupata: “Facciano pure. Noi aboliremo il Senato quanto prima”.
A parte il teatrino, c’è solo un momento in cui Silvio Berlusconi sembra avere una qualche visione del futuro: è quando, in sostanza, nomina Marina futuro capo di Forza Italia.
“Penso sarebbe un leader perfetto — sostiene — ma spero proprio che non accada. Comunque è una decisione che non riguarda me, ma mia figlia e soprattutto gli elettori”. Se ne parlerà in autunno, in vista delle politiche, perchè “Renzi più di un anno, un anno e mezzo non dura”.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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