BOSCHI, IL GIORNO DOPO: DE BORTOLI ESCLUDE PRESSIONI, SOLO INTERESSAMENTO, NON SI SA COME E QUANDO
IL M5S SI ACCORGE CHE NON PUO’ PRESENTARE UNA MOZIONE DI SFIDUCIA ALLA BOSCHI, VISTO CHE NON E’ PIU’ MINISTRO… DA DUE GIORNI SI PARLA DEL NULLA
Continua la farsa sul caso Boschi-Unicredit-Banca Etruria.
“Da qui in poi si occuperanno di questa questione i miei legali”, annuncia in conferenza stampa a Palazzo Chigi la sottosegretaria, che ribadisce: “Quello che dovevo dire l’ho detto ieri, sono intervenuta in Parlamento il 18 dicembre del 2015 e confermo quello che ho detto”. Ma, ha aggiunto, “la misura è colma”.
Alla minaccia di una querela, l’ex direttore del Corriere della Sera risponde: “Sono assolutamente tranquillo e sicuro della bontà delle mie fonti” ha detto, “non ho parlato di pressioni, mi è stato riferito da una fonte vicina a Unicredit”.
“Nel suo caso – ha spiegato – c’era un conflitto di interessi. Credo che un politico debba preoccuparsi di quello che succede a una banca, ma un conto è farlo, un conto è fare pressioni indebite e io non ho parlato di pressioni”.
“Ho parlato di interessamento e non di pressioni – ha ribadito – credo che si debba uscire dall’ipocrisia, i politici possono e debbono occuparsi dei problemi del territorio, non ci trovo nulla di strano. Ma un conto è preoccuparsi, altra cosa sono le ingerenze”. Secondo de Bortoli “Unicredit ha agito correttamente, da mie fonti ho saputo che ha aperto un dossier e poi l’ha chiuso”.
‘Eccessiva’, invece, gli sembra comunque la richiesta di dimissioni dell’ex ministra Boschi.
Boschi, già in passato, aveva negato di aver intrapreso alcuna iniziativa attribuitale per tentare di salvare l’ex popolare dell’Etruria, commissariata dalla vigilanza nel 2015, e ieri, poco dopo le prime voci sul suo coinvolgimento nella vicenda, aveva ribadito la sua posizione su Facebook, mentre l’ex amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, per ora preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione in merito.
Se l’ex ministra sceglie di usare poche parole e affida agli avvocati la sua difesa, il Movimento 5 stelle torna all’attacco e, nel corso di una conferenza stampa indetta a Montecitorio, chiede che il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenga in Aula sulla vicenda e che vengano revocate alla sottosegretaria tutte le deleghe.
Il Movimento di Beppe Grillo, però, non presenterà una mozione di sfiducia, perchè si è finalmente accorto che “come atto parlamentare non può essere presentato dato che Boschi non è più ministra”.
“È vergognoso e strumentale l’attacco M5s a Boschi teso unicamente a coprire i disastri di Roma o l’inchiesta sulle firme false a Palermo”, aveva dichiarato il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, che oggi ha ribadito: “Anche Unicredit ha smentito tutto. Si tratta di una bufala montata dal Movimento 5 stelle per nascondere le sue disgrazie”.
Fine della seconda giornata di polemiche sul nulla.
Quante copie avrà venduto De Bortoli oggi?
(da agenzie)
Leave a Reply