CAROLA: “RIFAREI TUTTO, SONO CITTADINA EUROPEA, SALVINI HA VIOLATO I DIRITTI UMANI, E’ UN POLITICO DI BASSO LIVELLO. LUI A BORDO? IL REGOLAMENTO VIETA IMBARCARE RAZZISTI”
INTERVISTATA DA TRE GRANDI QUOTIDIANI EUROPEI: “MI VIENE DA RIDERE QUANDO MI DEFINISCE RICCA: NON HO UNA CASA, NON HO UN’AUTO, NON HO UNA FAMIGLIA, NON MI INTERESSA UNO STIPENDIO FISSO: TORNERO’ PRESTO IN MARE, LI’ C’E’ BISOGNO DI ME”
Carola Rackete affida il suo pensiero a diversi quotidiani europei, in edicola domani, tra cui La Repubblica in Italia, The Guardian nel Regno Unito e Der Spiegel in Germania.
“Rifarei tutto” dice, puntando il dito contro Matteo Salvini, la cui politica “viola i diritti umani” e anche contro la Germania, rea di averla lasciata sola sulla Sea Watch in mezzo al mar Mediterraneo.
Tutto questo nel giorno in cui il suo legale, Alessandro Gamberini, annuncia una querela nei confronti del ministro dell’Interno. “Non è facile raccogliere tutti gli insulti che Salvini ha fatto in queste settimane e anche le forme di istigazioni a delinquere nei confronti di Carola, cosa che è ancora più grave se fatta da un ministro dell’interno” dice l’avvocato. “Nel circuito di questi leoni da tastiera abituati all’insulto, è lui che muove le acque dell’odio. Una querela per diffamazione è il modo per dare un segnale. Quando le persone vengono toccate nel portafoglio capiscono che non possono insultare gratuitamente”
Secondo Carola Rackete, “la politica di Salvini ha violato i diritti umani: Il suo modo di esprimersi è irrispettoso, non è appropriato per un politico di alto livello” dice a Der Spiegel la comandante della Sea Watch, sottolineando che il suo equipaggio ha inviato rapporti medici giornalieri sulle condizioni dei soccorsi, anche al Centro di soccorso italiano a Roma “ma nessuno ha ascoltato, nessuno ha risposto”.
Ma le critiche sono anche per il Governo tedesco: “Mi sono sentita lasciata sola”, dice allo Spiegel. “La mia impressione è stata che a livello nazionale e internazionale nessuno volesse davvero aiutare. Si sono sempre passati la patata bollente, mentre avevamo ancora 40 sopravvissuti a bordo. Ha fallito il ministro degli Interni Horst Seehofer, che non aveva alcun desiderio di accettare le offerte delle città ” di ospitare i migranti a bordo della nave.
Sul Guardian, Carola Rackete rivendica tutto quello che ha fatto. “Le vite delle persone contano di più di qualunque gioco politico” dice la 31enne al quotidiano britannico, “se mi trovassi ancora nella stessa situazione, non ho dubbi: rifarei tutto”.
“Io non ho una casa, non ho un’auto, non mi interessa avere uno stipendio fisso e non ho una famiglia”, ha aggiunto, “nulla mi impediva di impegnarmi. Spero di tornare presto sul mare, perchè è lì che c’è bisogno di me”.
Quanto al ministro Salvini, la comandante esprime così il suo giudizio: “Rappresenta un fenomeno, l’avanzata dei partiti di destra, che sfortunatamente si sta verificando in tutta Europa, Germania e Gran Bretagna incluse, e che parla di immigrazione senza essere supportata dai fatti”.
Su Repubblica Carola risponde a chi la descrive come una ricca figlia di papà . “I sovranisti hanno rovesciato il senso di alcune mie dichiarazioni. Fanno sempre così: distorcono i fatti e li trasformano nelle opinioni che hanno già ! Non sono ricca: mio padre è in pensione, mia madre lavora con i detenuti in un progetto sociale della Chiesa”… “Non c’è nessuno posto che chiamo ‘casa’. Ho la tendenza a dire che sono una cittadina europea, perchè per la mia generazione lo stato nazionale non è più così importante. Non mi sento particolarmente tedesca, sto in Germania un mese all’anno. Siamo cresciuti con l’idea dell’Unione Europea, e troppo spesso ci dimentichiamo quanto sia importante quest’istituzione. Dovrebbe essere ancora più integrata, così gli Stati sarebbero forzati ad esempio ad accettare la redistribuzione dei richiedenti asilo, invece oggi ci sono Paesi che fanno finta di niente”.
(da agenzie)
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