Novembre 19th, 2020 Riccardo Fucile
“NON PARTECIPIAMO A TEATRINO O MANOVRE”… “E’ DA IRRESPONSABILI, IN UN MOMENTO COSI’ DIFFICILE PER IL PAESE, PERDERE TEMPO IN MESCHINE MANOVRE PARLAMENTARI”
Alla fine di una giornata complicata Silvio Berlusconi decide di rispondere di persona agli attacchi di
Matteo Salvini. E lo fa con un lungo comunicato, dove non si nomina mai il leader della Lega ma che a lui è diretto: “Forza Italia non è soltanto parte integrante del centrodestra, ne è il soggetto fondante”.
Ed è dunque, imprescindibile, ricorda alla Lega: “I nostri alleati del resto sanno benissimo che senza Forza Italia — e senza le altre forze politiche di centro che rappresentano culture e tradizioni fondamentali nella nostra democrazia come quella democristiana, liberale e socialista — non avremmo un centro-destra, ma una destra isolata in Italia e in Europa, non in grado nè di vincere le elezioni, nè di governare il paese, esattamente come avviene in Francia per il Front National”.
L’ex premier nega “presunti scambi impossibili” – leggi “inciuci” in cambio di norme salva.Mediaset, come ha accusato Salvini – e si chiama fuori dal “teatrino della politica” poichè sarebbe “da irresponsabili perdere tempo in piccole manovre parlamentari” dato il grave momento “e non lo siamo noi nè i nostri alleati”.
Nessun passo indietro, invece, sulla linea della “disponibilità a collaborare”, come chiesto anche dal presidente della Repubblica, nello spirito “di un’unità sostanziale della Nazione”. Niente rimpasti o cambi di maggioranza bensì un partito unito “su questa linea di responsabilità istituzionale e di chiarezza politica”.
L’accenno alla destra di governo, ben più ampia del recinto sovranista che si auto-confinerebbe all’opposizione, è il cuore del testo con cui il Cavaliere replica punto su punto agli sgarbi del Capitano: “Leggo con stupore una serie di notizie e commenti giornalistici riferiti al ruolo di Forza Italia e a presunte divergenze con alcune forze politiche alleate. Ritengo quindi necessario ribadire, se mai ce ne fosse bisogno, alcuni dati di fatto che dovrebbero essere per tutti evidenti”.
Anzitutto, appunto, sul ruolo di Fi nel centrodestra “che esiste in Italia come possibile maggioranza di governo solo dopo e per effetto della mia discesa in campo nel 1994. Da allora Forza Italia non è mai venuta meno al suo ruolo e io personalmente ho sempre lavorato, accettando anche grandi sacrifici, per l’unità della coalizione”.
Poi, l’ex premier ribadisce quello che già Antonio Tajani ieri sera, poi la capogruppo al Senato Anna Maria Bernini oggi, con l’intero stato maggiore azzurro nel mezzo, avevano detto: “Fi non ha alcuna intenzione di partecipare a maggioranze o governi con forze politiche incompatibili, ma sente il profondo dovere di assumersi le responsabilità verso la Nazione che derivano dal momento gravissimo che l’Italia sta attraversando, la peggiore crisi sanitaria ed economica dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”.
Nessun “inciucio”, quindi — sottolinea Berlusconi — poichè “questo non ha nulla a che fare con manovre di palazzo, con quello che spesso ho definito “teatrino della politica”. Trovo offensivo non verso di noi, ma verso il paese che soffre, discutere di questo mentre tanti italiani rischiano di non potere essere curati, tanti altri italiani rischiano di perdere il lavoro, di chiudere l’azienda, di veder sfumare un’attività costruita in tanti anni di sacrifici, in molti casi addirittura di non sapere come sopravvivere”.
A Salvini, una stoccata molto poco velata: “Chi alimenta questa discussione forse non si rende conto della gravità dell’ora che stiamo attraversando. Solo degli irresponsabili in questa situazione perderebbero tempo in piccole manovre parlamentari. Noi non siamo irresponsabili e naturalmente non lo sono i nostri alleati. Quindi non ci presteremo a strumentalizzazioni mirate a creare equivoci e divisioni. Per questo vorrei che non si parlasse più di queste meschinità — e tantomeno di presunti scambi di favori ovviamente impossibili — e si parlasse invece di quello che stiamo provando a fare per salvare le imprese, per tagliare la burocrazia, per sospendere il pagamento delle tasse, per aiutare le famiglie e la scuola e naturalmente per potenziare con il MES il sistema sanitario e retribuire meglio medici e infermieri”.
Avanti, quindi, sulla linea del dialogo con la maggioranza purchè con questi paletti e con questi obiettivi: “Questo è il senso della nostra disponibilità a collaborare, nello spirito dei richiami del Capo dello Stato ad un’unità sostanziale della Nazione. Fi è unita su questa linea di responsabilità istituzionale e di chiarezza politica da cui chiaramente discende che mai parteciperemo ad un governo con forze politiche per noi totalmente incompatibili”.
La partita non è chiusa.
(da “Huffingtonpost”)
argomento: Berlusconi | Commenta »
Novembre 12th, 2020 Riccardo Fucile
SI CHIAMA MEDIASET IL NAZARENO DELLA PANDEMIA E NEL PD NON SI CAPISCE CHI DECIDE
E allora, mettiamo in fila gli elementi. 
Silvio Berlusconi, chapeau, sempre il più luciferino, abile, scaltro di tutti (capirete tra un po’ perchè) che da qualche giorno ha ricominciato a saltellare in tv, nei panni dell’uomo di Stato che offre collaborazione al governo perchè, con i morti davanti ai pronti soccorsi, ci vuole responsabilità .
Nicola Zingaretti che quello spirito costruttivo a tutte le opposizioni lo chiede da tempo, in vista di mesi ancor più duri. E che, invece, in tv evita di andare, un po’ stufo, raccontano i suoi, di dover difendere un governo che, dopo sette ore di vertice, è ancora perso nell’arcobaleno del lockdown, tra giallo, arancione e rosso.
E ancora: la collaborazione – parola magica di questi giorni, meglio non cercare sinonimi – che, come d’incanto, si concretizza nella proposta della “conferenza dei capigruppo unificata” e nell’idea che circola di un relatore anche di Forza Italia sulla legge di bilancio, come se fosse in maggioranza.
Tutta questa riscoperta di interesse nazionale, fair play istituzionale, spirito repubblicano sancita, ecco il punto, dall’emendamento “pro-Mediaset” presentato dalla maggioranza nel decreto Covid e che col decreto Covid, direbbe il poeta non c’azzecca proprio nulla. C’azzecca, eccome, con gli interessi del Biscione che, in tal modo, ottiene uno “scudo” per i prossimi sei mesi consentendo a Berlusconi di scendere a patti con Bollorè, ma da una posizione di forza.
Questo articolo è una cronaca dell’eterno ritorno dell’uguale. E, in questa storia che si ripete, scegliete voi quanto è tragedia, quanto è farsa, quanto nemesi storica con i Cinque stelle che votano una norma ad aziendam, appunto scegliete voi, c’è, come sottofondo, la genialità del vecchio Silvio che è tutt’uno con l’altrui perdita dell’anima.
Avrà pensato, il Cavaliere che anche stavolta gli è riuscita, come tante altre volte, quando era all’opposizione e, facendosi concavo e convesso, è riuscito a tutelare i suoi interessi, mostrandosi dialogante, tranne poi, al momento giusto, scaricare la sinistra e la responsabilità e andare a fare il pieno con la destra. E addio dialogo.
Gli sarà venuto alla mente il famoso discorso di Violante, nel febbraio del 2002. Era lì, comodamente seduto sullo scranno di palazzo Chigi riconquistato mandando all’aria la Bicamerale e lo spirito costituente, quando l’allora capogruppo dei Ds gli ricordò la sua ingratitudine: “Ci avete accusato di regime nonostante non avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni tv, avessimo durante il centrosinistra aumentato venticinque volte il fatturato di Mediaset”.
E gli sarà venuto in mente anche il gioco da ragazzi per lui, quando da “Pregiudicato” additato alla pubblica gogna, si ripresentò come padre della Patria, grazie a Renzi, un giovane spregiudicato, che non aveva capito che, a giocare col fuoco, ci si brucia, e si è visto come è andata a finire.
Anche quella fu una straordinaria stagione per Mediaset che si è potuta permettere il lusso di continuare a investire poco, tanto la modifica della Gasparri era rimasta nei titoli della Leopolda e non nei programmi di palazzo Chigi.
Poi la difesa dello status quo televisivo, grazie a un’operazione garantita dal governo Gentiloni. Ovvero l’ingresso di Cassa depositi e prestiti in Telecom e l’alleanza col fondo di investimento Elliott (il nuovo proprietario del Milan per intenderci) in funzione anti-Vivendi.
Ed è proprio su questo stop ai francesi che il Cavaliere diede il via libera al governo gialloverde. Perchè lo schema è sempre lo stesso e schema che funziona non si cambia: disarmo, in cambio di tutela degli interessi aziendali.
Peccato che la Corte europea, con la sentenza di settembre, ha dato ragione a Vivendì collocando la legge Gasparri nel capitolo “antiquariato” in epoca di digitale. Ed è qui che arriva l’emendamento che concede sei mesi di tempo all’Agom per un’istruttoria, che consente a Mediaset per i prossimi sei mesi di non garantire a Vivendi una presenza di minoranza nel cda di una azienda di cui possiede quasi un terzo e con la quale ha conteziosi legali in tutta Europa.
Tu chiamalo, se vuoi, “nuovo Nazareno” anche se più embedded, con buona pace dei moralisti in servizio permanente effettivo che sui precedenti “inciuci” ci hanno costruito brillanti e rumorose carriere.
Siccome queste cose a sinistra le sanno, si capisce perchè qualcuno si è sentito un po’ scosso nella coscienza davanti a una norma arrivata praticamente già scritta da Patuanelli col via libera di Gualtieri, senza tanta discussione col Nazareno. Nel corso di una riunione con parecchi ministri del Pd anche il vicesegretario Andrea Orlando è apparso piuttosto perplesso per le modalità e la formulazione perchè se tanto ci tenevano i Cinque stelle, potevano anche esprimere un relatore invece di far gravare l’ingrato compito sulla dem Valeria Valente.
Nel corso del confronto, piuttosto virile anche il ministro Boccia e il sottosegretario all’editoria Andrea Martella hanno espresso la loro contrarietà su una norma che, su un settore strategico, è in continuità logica con le tante leggi definite da loro stessi ad personam e contrastate in questo ventennio.
Tanta determinazione del ministro dell’Economia ha fatto fiorire tutta una serie di suggestive dietrologie sulla mano di D’Alema — quando si parla di accordi è sempre il principale indiziato — il cui ascendente su Gualtieri è noto, come è nota in questa fase anche l’ascolto che i suoi esperti consigli ricevono a palazzo Chigi. Il che aprirebbe un lungo capitolo su chi comanda nel Pd, e dove si decide, ma questo è un altro articolo.
(da “Huffingtonpost”)
argomento: Berlusconi | Commenta »
Novembre 9th, 2020 Riccardo Fucile
“LA ZONA ROSSA NON E’ UNA PUNIZIONE, E’ UN ATTO DI SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI CITTADINI”…”NELLE EMERGENZE CI SI STRINGE ATTORNO ALLE ISTITUZIONI, NON SI FANNO POLEMICHE INUTILI”
“Non ho sentito Donald Trump. Credo abbia pagato con queste elezioni anche il suo atteggiamento molto spesso troppo arrogante”.
Silvio Berlusconi commenta le elezioni americane durante la trasmissione Che tempo che fa.
Così mentre l’alleato Matteo Salvini ha sostenuto il presidente americano uscente alle elezioni, con tanto di mascherina con la scritta ‘Trump’ indossata ultimamente in varie occasioni, Berlusconi ha commentato la sconfitta e si è complimentato con il vincitore: “Ho mandato i miei auguri di buon governo a Biden. Gli Usa risultano divisi. Ma credo che oggi Biden abbia chiara la necessità di essere il presidente di tutti gli americani. E questo penso possa essere un bene per tutti noi”, ha detto durante l’intervista telefonica con Fabio Fazio, in cui dalle elezioni Usa è passato al Covid definendolo “una delle peggiori esperienze della mia vita”
Berlusconi, parlando dell’emergenza Covid, si è rivolto ancora una volta al governo: “Ci ascolti e ponga rimedio ai ritardi accumulati in questi mesi. Non si deve perdere del tempo prezioso. Io non avrei chiuso un occhio sugli assembramenti, avrei fatto controlli massicci, disposto un adeguato distanziamento sui trasporti pubblici, la disponibilità vaccini antinfluenzali anche nelle farmacie”.
Serve, quindi, “trovare un luogo per confrontare le proposte e discuterle in vista di una decisione condivisa. Il luogo è il Parlamento e l’occasione è la sessione di Bilancio – sostiene il leader di Forza Italia – Noi siamo fermamente alla opposizione ma nel rispetto dei ruoli non ci sono limiti alla nostra disponibilità purchè sia nel bene del Paese e non per le convenienze politiche di qualcuno. Sono stato il primo a dire che nella emergenza ci si stringe attorno alle istituzioni e si mettono da parte le polemiche facendo quello che il presidente Mattarella ci ha detto di fare. Ci vuole uno sforzo comune. Un impegno di tutti a prescindere dagli schieramenti”.
Ed è anche sicuro che “Forza Italia possa essere alla guida del centrodestra: è l’unico movimento politico a rappresentare la cultura liberale, cristiana, garantista ed europeista. Senza questi contenuti non esiste un centrodestra che possa governare. I nostri alleati se ne accorgono. Il centrodestra vincente è quello a trazione liberale. Dobbiamo tornare a parlare con gli italiani che ora sono disgustati dalla politica. Dobbiamo farlo con un linguaggio nuovo e probabilmente con volti diversi”, commenta il leader azzurro.
Un accenno poi alla sua esperienza personale da malato di coronavirus: “La mia salute fisica va bene, lentamente un poco alla volta se ne stanno andando i postumi del Covid, una delle peggiori esperienze della mia vita. Ho condiviso la sofferenza di tante persone. Non posso però dire di stare bene – sottolinea – quando attorno a noi c’è lo spettacolo del dolore e quando tante imprese possono rischiare la fame come tanti italiani. Non posso dire di sentirmi bene in questa tragedia collettiva”.
(da agenzie)
argomento: Berlusconi | Commenta »
Ottobre 29th, 2020 Riccardo Fucile
IL RETROSCENA SULLA COALIZIONE SVELATO DA BRUNO VESPA
Il dettaglio non era ancora stato rivelato. Eppure, nell’ultimo libro di Bruno Vespa — intitolato Perchè l’Italia amò Mussolini — si legge un patto che starebbe dietro al rafforzamento della coalizione di centrodestra con Forza Italia all’interno.
Infatti, nella prima fase della gestione della pandemia — lo ricorderete — il partito aveva offerto un supporto esterno al governo guidato da Giuseppe Conte.
Ora, invece, sembra essere riallineato alle posizioni più intransigenti di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni. Cosa ha fatto cambiare idea a Forza Italia? La promessa — a quanto pare — di Silvio Berlusconi presidente della Repubblica.
L’indiscrezione, dunque, arriva proprio da Bruno Vespa, che ha riportato il dettaglio
«Il patto di fedeltà reciproca (anti-inciucio), sottoscritto dai tre ala vigilia delle elezioni regionali di settembre, si spiega con un retroscena mai reso pubblico. Salvini e Meloni hanno assicurato che, se Forza Italia fosse rimasta fedele alla coalizione, loro avrebbero votato Berlusconi presidente della Repubblica nel 2022».
Bruno Vespa, da sempre molto vicino a Silvio Berlusconi che ha presentato diverse volte i suoi libri usciti in autunno e spesso diventati best seller durante le vacanze natalizie, ha affermato che l’aspirazione di diventare presidente della Repubblica è sempre stata al primo posto nei pensieri del Cavaliere.
Tuttavia, l’unico ostacolo principale di questa scalata al Quirinale sarebbe la sua età : nel 2022, con la scadenza del mandato di Sergio Mattarella, avrebbe 85 anni e — alla fine del settennato — gli anni diventerebbero 92.
Tuttavia, secondo Bruno Vespa, l’età non sarebbe comunque un deterrente per il piano di Silvio Berlusconi presidente della Repubblica: e il voto di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni non farebbe altro che tenerlo vicino, in questo periodo in cui Forza Italia rappresenta comunque un bacino elettorale decisivo per la coalizione di centro-destra, proprio con questa promessa e questa prospettiva.
(da agenzie)
argomento: Berlusconi | Commenta »
Settembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
QUALI SONO LE SUE VERE CONDIZIONI? RIENTRATE LE VOCI DI UN SUO RITORNO IN OSPEDALE
Come sta Silvio Berlusconi? Quali sono le sue vere condizioni? Anche stamattina infatti si sono
rincorse voci su un suo imminente ritorno in ospedale. Subito rientrate. Ma a dare notizie sbagliate sulla sua salute, potrebbe essere proprio il Cavaliere in persona. Come ci racconta chi gli è particolarmente vicino.
Insomma, è probabile che Berlusconi, all’ennesima telefonata, non abbia mancato di usare il suo spettacolare repertorio da attore consumato.
L’equivoco, ci spiegano, nasce dalle numerose chiamate che Berlusconi riceve ogni giorno dal solito codazzo di “questuanti” e politici. Nonostante l’età e i risultati elettorali, l’uomo è ancora potente e tanti sgomitano per sentire una sua parola, fargli gli auguri, chiedere qualcosa.
Ogni tanto il Cavaliere non ne può più. E il suo entourage racconta che all’ennesimo squillo del telefonino si è trasformato nell’istrione che tutti gli italiani conoscono. E al chiuso della sua stanza di Villa San Martino ad Arcore magari abbia gigioneggiato un po’ troppo, con tutta probabilità divertendosi un mondo.
Qualche volta forse modulando la voce quasi da apparire spossato, al limite del moribondo. Altre volte invece ingigantendo di parecchio le sue condizioni per tagliare corto. Insomma, sembra quasi di sentire le note del suo amico Aznavour che cantava: “Io sono un istrione, ma la teatralità scorre dentro di me”.
Se così fosse allora ecco spiegata la marea di chiamate e di messaggi ai telefonini del suo inner circle a tutte le ore del giorno e della notte: “Come sta il Presidente? Siamo sicuri che sia in ripresa?”. Con le solite e stanche smentite di rito, talvolta tardive. Mentre il vecchio Cavaliere magari se la ride sotto i baffi.
(da “Huffingtonpost”)
argomento: Berlusconi | Commenta »
Settembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
PER I MEDICI NON CI SAREBBERO GLI ESTREMI PER UN RITORNO IN CORSIA
La polmonite è passata, ma è ancora positivo il tampone che rileva l’infezione da coronavirus: prosegue non senza difficoltà la convalescenza di Silvio Berlusconi. Secondo l’ultimo esame fatto ieri la carica virale risulta ancora presente.
L’ex premier non avrebbe sintomi rilevanti, a parte l’astenia tipica della convalescenza post Covid, che talvolta incide sull’umore, anche in un paziente combattivo come il Cavaliere.
Dopo il ricovero al San Raffaele, il Cavaliere sta trascorrendo la quarantena nella Villa San Martino, in un isolamento quasi completo (con lui, nella residenza di Arcore, la compagna Marta Fascina).
Il leader di Forza Italia fra tre giorni compirà 84 anni, ma a causa dell’infezione da Covid – 19 non è in programma alcun ricevimento.
L’isolamento nella villa di Arcore che non gli consente di incontrare nessuno lo ha con ogni probabilità spinto a chiedere di essere nuovamente ricoverato.
Secondo il parere dei medici, tuttavia, non ci sarebbero gli estremi per un ritorno in corsia.
(da agenzie)
argomento: Berlusconi | Commenta »
Settembre 14th, 2020 Riccardo Fucile
IL MOTIVO E’ LA MANCATA ALLEANZA IN VAL D’AOSTA
Dopo il ricovero arrivato nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 settembre, Silvio Berlusconi si appresta a un ritorno nella sua Villa San Martino di Arcore. Il leader di Forza Italia, infatti, lascerà nella tarda mattinata di oggi l’Ospedale San Raffaele dopo aver superato i giorni più difficili dell’infezione da Coronavirus.
E che la forma sia quella di un tempo lo si evince dalla sua intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano valdostano Gazzetta Matin in cui ha attaccato la Lega in vista delle elezioni Regionali del 20 e 21 settembre.
Insomma, Berlusconi dimesso (resterà in isolamento in attesa del secondo tampone negativo) non è l’unica notizia della giornata.
Intorno alle 12, il presidente di Forza Italia lascerà quel posto letto occupato da dieci giorni dopo l’aggravamento delle sue condizioni di salute. Berlusconi, infatti, era risultato positivo ai test Covid dopo il rientro da Villa Certosa, in Sardegna.
Sono stati giorni complicati, come ammesso dallo stesso ex Presidente del Consiglio, con una carica virale riscontrata molto alta. Ora, dopo oltre una settimana di monitoraggio delle sue condizioni, è pronto per fare rientro ad Arcore.
La notizia di Berlusconi dimesso dal San Raffaele non è l’unica che riguarda il leader di Forza Italia nella giornata di oggi. In un’intervista rilasciata a un quotidiano della Valle d’Aosta, l’ex Cavaliere non ha utilizzato mezzi termini per definire l’atteggiamento della Lega nella Regione: il partito di Matteo Salvini, infatti, ha deciso di ‘rompere’ la coalizione di Centrodestra correndo da solo (anche contro FI e Fratelli d’Italia). E non solo alle Regionali, ma anche alle comunali del capoluogo valdostano.
«Mi dispiace che si sia persa un’occasione importante per la Valle d’Aosta. L’unità del centrodestra per noi è un valore importante sempre, a livello nazionale come nelle regioni e nei comuni — ha detto Silvio Berlusconi nella sua intervista alla Gazzetta Matin -. C’era la possibilità concreta di dare da subito alla Valle d’Aosta un governo finalmente stabile, secondo il modello di buongoverno del centro-destra che lavora bene in tante regioni italiane. Potevamo vincere al primo turno anche il comune di Aosta, realizzando così un’omogeneità politica e di programma che avrebbe consentito a Comune e Regione di lavorare bene insieme».
(da agenzie)
argomento: Berlusconi | Commenta »
Agosto 30th, 2020 Riccardo Fucile
“LIMITA LA RAPPRESENTANZA E RIDUCE LA DEMOCRAZIA”
“Fatto così, come lo vogliono i grillini, il taglio dei parlamentari rischia di essere solo un atto
di demagogico che limita la rappresentanza, riduce la libertà e la nostra democrazia”.
Con queste parole, in un’intervista a La Nazione, Silvio Berlusconi boccia la legge oggetto del referendum costituzionale del 20 e 21 settembre.
Il leader di Forza Italia dice che sta “riflettendo molto su questo tema: la riduzione dei parlamentari – afferma – lo avevamo già realizzato noi con la riforma costituzionale del 2006, cancellata dalla sinistra con un referendum. Ma quello – dice ancora l’ex premier – era un taglio che si inseriva in una riforma organica della democrazia parlamentare”.
Berlusconi, insomma, non dice un “no” netto ma il suo giudizio critico è ben diverso dalle opinioni espresse dagli altri capi del centrodestra, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che si sono pronunciati apertamente per il Sì, seppure con sfumature diverse. Più convinto il sostegno di Fdi, che ha poche voci dissonanti al proprio interno, con maggiore apertura verso la libertà di cosciennza invece le dichiarazioni del segretario della Lega.
Continua il travaglio nella coalizione: dentro Forza Italia, nei giorni scorsi, si erano espressi in modo opposto le due capogruppo in Parlamento: per il Sì Mariastella Gelmini, per il No Anna Maria Bernini.
Il fronte dei contrari, nel partito di Berlusconi, è in rapida espansione. E il Cavaliere sembra tenerne conto, pur attendendo i sondaggi che ha commissionato per avere un quadro completo e dare una indicazione di voto ufficiale.
(da agenzie)
argomento: Berlusconi | Commenta »
Agosto 23rd, 2020 Riccardo Fucile
SILURATA LICIA RONZULLI, AVANTI A UNA AMICA DI NICOLE MINETTI… E’ IL CENTRODESTRA DEI DENTI CURATI
Secondo il Fatto Quotidiano sarà Giorgia Venturini, ex igienista dentale e attualmente
showgirl, la nuova assistente di Silvio Berlusconi mentre Licia Ronzulli, invisa a gran parte di Forza Italia, sarà giubilata.
Venturini è nota nel mondo Mediaset per la sua stretta amicizia con un’altra igienista dentale, croce e delizia dell’ex Cavaliere: Nicole Minetti.
Le due si conoscono da una vita proprio per aver fatto la stessa professione ma poi Venturini ha fatto il grande salto che non è mai riuscito, anche per ragioni giudiziarie, all’amica Nicole: la carriera in Mediaset. Da un anno e mezzo è commentatrice fissa insieme alla moglie di Mauro Icardi Wanda Nara a Tiki Taka, il programma calcistico del lunedì sera di Pierluigi Pardo, e conduce anche un segmento su “Radio Monte Carlo”, l’emittente della famiglia Berlusconi.
La pulce nell’orecchio all ‘ex Cavaliere l’avrebbe messa Marco Bestetti, coordinatore nazionale dei Giovani di Forza Italia e suo stretto collaboratore, e l’ex premier si è convinto: vorrebbe affidare alla starlette televisiva la gestione della sua agenda personale. “Guardi come siamo ridott i . . .” sbuffa un esponente di peso di Forza Italia.
Tutto questo mentre in molte zone d’Italia il partito è in preda al caos dopo la presentazione delle liste in vista delle regionali. Su tutte la Toscana dove ieri il coordinamento di Forza Italia si è auto-azzerato dopo le dimissioni di venerdì sera del segretario regionale Stefano Mugnai in protesta contro la decisione calata dall’alto della coppia Tajani-Ronzulli di candidare capolista a Firenze Marco Stella, consigliere regionale che può godere di molti voti nel capoluogo toscano ma che negli ultimi mesi è stato oggetto di veleni interni per i suoi flirt prima con Italia Viva e poi con la Lega di Matteo Salvini. Il passaggio di Stella al Carroccio era a un passo, ma poi i vertici di FI hanno fatto rientrare tutto, candidandolo al primo posto in lista a Firenze.
(da “NextQuotidiano”)
argomento: Berlusconi | Commenta »