REFERENDUM TAGLIO PARLAMENTARI, IL NO DI BERLUSCONI: “SOLO DEMAGOGIA”
“LIMITA LA RAPPRESENTANZA E RIDUCE LA DEMOCRAZIA”
“Fatto così, come lo vogliono i grillini, il taglio dei parlamentari rischia di essere solo un atto di demagogico che limita la rappresentanza, riduce la libertà e la nostra democrazia”.
Con queste parole, in un’intervista a La Nazione, Silvio Berlusconi boccia la legge oggetto del referendum costituzionale del 20 e 21 settembre.
Il leader di Forza Italia dice che sta “riflettendo molto su questo tema: la riduzione dei parlamentari – afferma – lo avevamo già realizzato noi con la riforma costituzionale del 2006, cancellata dalla sinistra con un referendum. Ma quello – dice ancora l’ex premier – era un taglio che si inseriva in una riforma organica della democrazia parlamentare”.
Berlusconi, insomma, non dice un “no” netto ma il suo giudizio critico è ben diverso dalle opinioni espresse dagli altri capi del centrodestra, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che si sono pronunciati apertamente per il Sì, seppure con sfumature diverse. Più convinto il sostegno di Fdi, che ha poche voci dissonanti al proprio interno, con maggiore apertura verso la libertà di cosciennza invece le dichiarazioni del segretario della Lega.
Continua il travaglio nella coalizione: dentro Forza Italia, nei giorni scorsi, si erano espressi in modo opposto le due capogruppo in Parlamento: per il Sì Mariastella Gelmini, per il No Anna Maria Bernini.
Il fronte dei contrari, nel partito di Berlusconi, è in rapida espansione. E il Cavaliere sembra tenerne conto, pur attendendo i sondaggi che ha commissionato per avere un quadro completo e dare una indicazione di voto ufficiale.
(da agenzie)
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