C’E’ POCO DA ESULTARE: LA DESTRA VINCE QUA E LA’ SOLO PERCHE’ LA SINISTRA NON VA A VOTARE
RENZI PAGA SCANDALI, PROMESSE MANCATE E RIFORMA DELLA SCUOLA… A DESTRA VINCONO LA COPPA DEL NONNO CON UNA SQUADRA DI BOLLITI… E FANNO FESTA, SENZA CAPIRE CHE SONO COME I TACCHINI A NATALE
Se si esaminano i risultati delle ultime elezioni regionali, con il corollario degli esiti delle comunali di ieri, emerge un primo dato: non esiste omogeneità , ma solo qualche piccola tendenza.
Oggi chi nel centrodestra esulta per i successi a Venezia ed Arezzo dovrebbe piangere per aver perso Mantova e Lecco.
Chi nel centrosinistra ha festeggiato la vittoria in Campania, si lagna della sconfitta in Liguria.
Chi come la Lega ha raggiunto alle regionali il 16% ha però preso una sonora batosta al Sud.
I Cinquestelle hanno conquistato tre cittadine su circa ottanta, non certo un gran risultato.
Pro e contro, insomma. con un unico dato rilevante: il calo dei votanti e il relativo cedimento del Pd renziano.
In pratica una forma di disobbedienza civile: l’elettore di sinistra non va votare per protesta.
Anche perchè il Pd di Renzi di sinistra ha poco e nulla e non si comprende perchè uno di sinistra dovrebbe votarlo.
Come rilevato da Diamanti nella sua ultima ricerca, tutti perdono milionate di voti, anche a destra, dove ormai sono oltre 5 milioni gli elettori di destra che non vanno a votare per l’attuale offerta politica di destra (o presunta tale).
Ormai non vince chi va avanti, ma chi non va troppo indietro.
E Renzi è riuscito ad allontare più elettori di quanti vi siano riusciti Berlusconi e Salvini.
Fa sorridere vedere in questi giorni personaggi della “destra zombie” esultare per aver conquistato non la Champion ma al massimo la coppa del nonno.
Pazienza vendersi idee e anima per un posto da assessore, ma un minimo di decoro non guasterebbe.
Anche perchè senza idee non si riconquista il 50% di elettorato di centrodestra scazzato che mai voterebbe per certi figuri da Cayenna.
E senza quelli basta che a sinistra si diano una mossa e qualcuno torni alle urne e addio sogni di gloria e di poltrona.
Salvo che non ci accontenti di qualche seggio in più per il proprio partito, senza l’ambizione di cambiare l’Italia.
E allora potete continuare a gioire e mangiare, rutti compresi.
Buona digestione.
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