CHI TOCCA I FILI MUORE
CLEMENTINA FORLEO TRASFERITA DAL CSM DA MILANO….COME HA INDAGATO A SINISTRA E SI E’ ESPRESSA PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE E’ DIVENTATA “INCAPACE DI SVOLGERE LE FUNZIONI CON INDIPENDENZA E SERENITA’, HA UNA MARCATA CARENZA DI EQUILIBRIO E PROPENSIONE A CONDOTTE VITTIMISTICHE” … HA SCAMPATO IL GULAG
Non si può dire che al Centrodestra sia mai stata simpatica, non è certo mai stata un magistrato con idee omologabili, anzi, in più occasioni ha dimostrato una certa propensione dalla parte opposta, come nel caso della sua lettera sui fatti relativi al caso Daki, al terrorismo islamico, alla presa di posizione contro i poliziotti colpevoli di aver fermato troppo energicamente un egiziano senza biglietto su un tram di Milano. Ma non si può negare che Clementina Forleo sia un magistrato preparato e in gamba.
Anche quando non abbiamo condiviso certe sue decisioni, le abbiamo riconosciuto una sua autonomia di giudizio e una certa indipendenza dal coro dei “servitor cortesi”. Una donna che non ha mai, per convenienza, rettificata o rabberciata la frase con cui aveva a caldo commentato la notizia del suo trasferimento, impostole dal Csm: “ I miei guai sono cominciati quando mi sono espressa a favore della separazioni delle carriere”. Da donna elegante ma riservata, Clementina sorvola sul secondo motivo che ha determinato profonde spaccature all’interno della Procura di Milano e il deferimento al Consiglio superiore della Magistratura, con una rapidità tale che se i processi si svolgessero con lo stesso ritmo, le cause penali pendenti nei nostri Tribunali sarebbero azzerate in pochi mesi.
L’intransigenza dimostrata nell’andare a fondo sulla scalata Unipol alla Bnl e le intercettazioni sia di Fassino che si complimentava con Consorte perchè “ adesso abbiamo una banca…” che di Massimo D’Alema, a parere degli addetti ai lavori, sono costati cari alla Forleo.
In certe Procure chi non è organico alla struttura, chi lavora con spirito di massima autonomia e spazia eccessivamente, oltre i binari designati, andando a toccare certi santuari della Sinistra, prima o poi ne paga le conseguenze.
Basti ricordare Tiziana Parenti, Titti la rossa, punta di diamante del pool di Mani Pulite, salvo esserne estromessa con ignominia quando cominciò a indagare su Greganti e le tangenti al Pci. Bloccata e defenestrata la Titti, bloccata e trasferita la Clementina. Quest’ultima, sangue meridionale non mente, ha reagito con vigore e in una famosa puntata di Annozero parlò esplicitamente di presunte intimidazioni istituzionali, di poteri forti che ostacolarono il suo lavoro. A nostro parere avrebbe dovuto fare i nomi, ma non tutti vogliono la beatificazione e il martirio. Per quanto ebbe a esternare quindi, la Forleo è stata trasferita da Milano, su decisione del Csm, perchè “ non più in grado di svolgere le funzioni con indipendenza e serenità , perchè coi suoi comportamenti ha creato un disagio diffuso, ha dimostrato una marcata carenza di equilibrio, un’abnorme personalizzazione delle vicende processuali a lei affidate e una propensione a condotte vittimistiche”.
Insomma mancano le tendenze all’autolesionismo e parrebbe la cartella clinica di una da ricoverare rapidamente nel reparto di psichiatria del Fatebenefratelli. In fondo le è andata ancora bene che non esistono più i gulag, altrimenti un ricovero coatto e rieducativo non glielo toglieva nessuno.
D’altronde se la sua colpa fosse stata quella di aver “esternato”, come sostiene il Csm, quanti magistrati ne sarebbero esenti in Italia, vista la continua ricerca da parte di alcuni di loro della prima pagina? Solo le esternazioni della Clementina sono vietate, non quelle di altre centinaia di giudici che intervengono su tutto e tutti … Viene da ridere sulla velocità incredibile con cui è stata deciso il suo allontanamento da Milano, quando sono giacenti da anni tanti altri procedimenti da valutare.
Chi tocca i fili muore…qualcuno che si arrampica incautamente sul traliccio ogni tanto si trova, ha coraggio e non possiamo negargli la nostra solidarietà . E il fatto che abbia idee diverse dalle nostre la rafforza ancora di più. Ce ne fossero degli spiriti liberi a sinistra…invece che tanti burocrati carrieristi con le mani in pasta. Il problema non è evitare l’alta tensione dei fili in alto, è sradicare il traliccio del conformismo e del partito trasversale degli affari.
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