CHIEDE LE PRIMARIE E VIENE CACCIATO DAI CINQUESTELLE
A BOLOGNA ANDRAGHETTI HA SFIDATO IL FEDELISSIMO DI GRILLO PER LA CORSA A SINDACO: “CHI CRITICA VIENE ELIMINATO”
Si candida alle primarie e viene espulso. Lorenzo Andraghetti è stato sospeso dal Movimento 5 Stelle: l’espulsione diventerà definitiva entro dieci giorni, a meno che non faccia ricorso.
Lo sfidante di Max Bugani a Bologna (fedelissimo di Beppe Grillo), quello che aveva contestato la sua investitura dall’alto, invocando le primarie, si è preso un cartellino rosso, che non gli permetterà quindi di presentare la propria lista alternativa per sfidare il capogruppo 5 Stelle in consiglio comunale a Bologna, investito da Grillo e benedetto da Luigi Di Maio.
Le accuse.
“Se vogliono sfidarmi si facciano avanti”, aveva detto Bugani la scorsa settimana, annunciando la riapertura delle primarie (di lista, cosa che ha suscitato non poche polemiche nel Movimento, con alcuni ribelli che hanno annunciato una marcia su Roma per chiedere aiuto ad Alessandro Di Battista): la scadenza per presentare le candidature è stata fissata da Luigi Di Maio a Porta a Porta: il 21 dicembre.
Ma a quanto pare i giochi si chiuderanno molto prima, visto che lo sfidante principale di Bugani è stato sospeso a primarie ancora in corso.
Glielo ha comunicato lo Staff di Beppe Grillo per email. L’accusa è quella di aver partecipato ad Alternativa Libera, il gruppo degli ex 5 Stelle in Parlamento, “in aperta contrapposizione con l’azione politica del MoVimento e della lista civica che aveva già ottenuto la certificazione per la partecipazione alle prossime elezioni comunali di Bologna, e tentando addirittura di boicottarne l’azione in contrasto con le regole del MoVimento 5 Stelle”.
“Chi critica viene eliminato”.
Ad aggravare le imputazioni, “il notevole clamore suscitato dai predetti comportamenti, ed ai danni all’immagine del MoVimento 5 Stelle che ne sono derivati o che ne potrebbero derivare. Per questi motivi viene sospeso con effetto immediato dal MoVimento 5 Stelle2.
Dura le replica dell’interessato: “Ho partecipato a una riunione di Movimenti civici toscani, non si trattava di nessuna fondazione, e tantomeno di quella di Alternativa Libera. Ho fatto solo un libero intervento, non ero uno dei relatori. Quando all’accusa di boicottare la lista già certificata, mi sono limitato a sottolineare la presenza in lista di due candidati consiglieri, che per regolamento dei 5 Stelle non potevano essere candidati. Uno è Dario Pattacini, già sospeso dall’ordine dei giornalisti per le interviste a pagamento e candidato con l’Idv nel 2009, la cui presenza in lista era stata tenuta segreta, millantando di difendere la privacy di alcuni dipendenti pubblici. E l’altro Antonio Landi, che si era candidato con Bologna Capitale nel 2011”.
Amara la conclusione: “Bugani elimina e continuerà a eliminare quelli che lo criticano. Sono bastati 22 giorni a farlo capitolare, e dimostrare che l’unica arma che ha è l’espulsione”.
Caterina Giusberti
(da “il Fatto Quotidiano”)
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