CONFRONTIAMO I PROGRAMMI DI PISAPIA E DELLA MORATTI
“ECCO COSA VOGLIAMO FARE PER QUESTA CITTA”…LE VERE PROPOSTE DEI DUE CANDIDATI A SINDACO DI MILANO … LE LORO POSIZIONI SUI PRINCIPALI PROBLEMI
In teoria alle amministrative si vota per chi ti organizza il servizio idrico, la spazzatura, i trasporti urbani, gli asili nido, la sicurezza, il verde pubblico, le biblioteche civiche e gli spazi ricreativi.
Cose concrete, quotidiane. Anche in realtà come Milano.
Eppure questi sono giorni di ordalia: effetti speciali e bieche caricature, ben oltre la tradizionale propaganda.
Dovendo inseguire il rivale, è soprattutto il centrodestra che attacca le ricette di Giuliano Pisapia.
Ma cosa c’è scritto davvero nei programmi dei candidati a sindaco di Milano, nei punti più caldi sollevati in vista del ballottaggio?
Nomadi
Per Pdl e Lega se Pisapia vincesse trasformerebbe Milano «in una zingaropoli islamica».
Di nomadi il programma dell’avvocato parla nel capitolo «Immigrazione non è illegalità . Il laboratorio di via Padova».
L’esperienza dei campi rom viene definita «negativa». Da superare. Per questo «il problema della casa può essere affrontato guardando alle esperienze di autocostruzione» sperimentate nella democratica Torino e nella leghista Verona e cofinanziate dall’attuale ministero del Lavoro.
Il programma di Letizia Moratti punta invece «sull’azzeramento dei campi irregolari», ma quelli «regolari messi in sicurezza e ridotti» rimarrebbero.
Moschea
Pisapia vorrebbe aprirne una in ogni quartiere della città , accusano i suoi avversari.
In realtà nel suo programma si punta a concentrare il culto «in un grande centro di cultura islamica che comprenda, oltre alla moschea, spazi di incontro e aggregazione».
Potrebbe diventare «una grande opportunità culturale per Milano».
Di moschea, invece, non c’è menzione nell’agenda del sindaco uscente.
Ma il consiglio comunale nel novembre 2009 ha approvato le linee guida per la costruzione di centri di culto islamici.
E i primi firmatari sono stati proprio due esponenti del Pdl, Aldo Brandirali e Michele Mardegan.
Inoltre, un centro multiculturale è previsto nel nuovo Piano urbanistico appena approvato dalla giunta Moratti.
Stanze del buco e centri sociali
Di stanze del buco non c’è traccia nelle 31 pagine del programma di Pisapia. Anche i centri sociali, che pure lo appoggiano, non vengono menzionati.
A sua volta il centrodestra mette al centro della sua azione sgomberi «degli stabili occupati dai centri sociali» e ordinanze.
Sicurezza
Pisapia, se eletto, punta a «revocare le ordinanze inutili e dannose». «Illuminare di più i quartieri, i parchi e le zone periferiche». «Incentivare chi riapre i negozi sfitti».
E «aumentare la frequenza dei mezzi pubblici negli orari notturni».
In più la Polizia locale tornerà ad occuparsi di «infrazioni ambientali, urbanistiche, nei cantieri, annonarie e da circolazione stradale: non il corpo paramilitare agli ordini di De Corato».
Moratti, se con fermata, promette la prosecuzione del «Progetto Sierra», ossia «il pattugliamento della città a velocità ridotta»; «l’aumento della sicurezza sui mezzi pubblici»; «la diffusione dei braccialetti anti aggressione» e «il pattugliamento di sorveglianza vicino alle stazioni ferroviarie ».
Diritti civili
Il centrosinistra propone un registro simbolico delle unioni civili.
«E’ doveroso — si legge nel programma – che l’amministrazione promuova e tuteli i diritti costituzionali attinenti alla dignità e alla libertà delle persone ». Il voto, invece, è materia di competenza nazionale.
Ma Pisapia propone una modifica dello statuto del Comune perchè ai referendum cittadini possano parteciparvi anche cittadini stranieri residenti. Su questi punti, il programma di centrodestra non si esprime.
Tasse
Letizia Moratti accusa Pisapia di voler alzare le tasse ai commercianti.
Nel programma dell’avvocato si punta a privilegiare il prelievo sull’utilizzo/ consumo della città rispetto al prelievo sui redditi e ad aggiornare il catasto delle proprietà immobiliari per recuperare maggior gettito grazie ad una più corretta rappresentazione del valore delle proprietà ai fini dell’Ici seconda casa.
In quello dell’attuale sindaco, invece, è prevista l’introduzione dell’Imu con l’intento di rimodularla al ribasso per le imprese artigiane e commerciali in difficoltà e in periferia, e per le nuove imprese ad alta tecnologia.
Lavoro
Pisapia propone di trasformare Afol, l’agenzia di formazione e orientamento lavoro, in un centro attrezzato della formazione.
Inoltre, tra le proteste del centrodestra, promette la modifica della legge che vieta la partecipazione ai concorsi pubblici (sportellisti, conducenti di mezzi, tassisti) ai cittadini stranieri, introducendo il requisito di residenza/permesso di soggiorno.
Moratti, infine, punta su agevolazioni per i negozi di vicinato e l’imprenditorialità giovanile. Incentivi all’apertura di locali e negozi. Potenziamento della fondazione Welfare ambrosiano e del Celav, il Centro di accompagnamento al lavoro.
Eppure di tutti questi temi, nel dibattito infuocato, non sembra esservi traccia.
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