CONTE: “NON SIAMO A BRUXELLES CON IL CAPPELLO IN MANO”, INFATTI HA LA RISPOSTA UE SUI PANTALONI
VOI PAGHERESTE ANCORA I DEBITI DI UN FAMILIARE UBRIACONE CHE, NONOSTANTE I VOSTRI PRESTITI, CONTINUA A SPUTTANARE SOLDI ALL’OSTERIA E PRETENDE ALTRI QUATTRINI?
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sottolineato che nel corso della trattativa con l’Europa l’Italia non intende assecondare a priori le condizioni di Bruxelles “Quando io mi muovo, non per ragioni personali ma istituzionali rappresento l’Italia, una potenza del G7 e ne sono orgoglioso. Ho fatto 37 missioni, forse ora 38,39, e chi mi ha incontrato può testimoniare che non ho mai avuto l’atteggiamento di chi ha il cappello in mano. Io il cappello non lo porto, non lo porto nemmeno a Bruxelles”.
La flat tax resta in cima ai pensieri di Matteo Salvini. Per realizzarla, ha detto oggi il vice premier, “servono almeno 10 miliardi, facciamo 15”. Al Corriere aveva detto: “Altrimenti saluto e me ne vado”. Concetto poi stemperato nelle dichiarazioni del corso della giornata
Piccata comunque la risposta dei 5 Stelle all’intervista di Salvini: “Tutti vogliamo tagliare le tasse. La Lega non è all’opposizione, ma al governo come noi, quindi se servono 10 miliardi tracci la strada per trovarli invece di scaricare la colpa sugli altri. Salvini non può sempre dire è colpa degli altri. Così è troppo facile”.
E poi scende in campo Luigi Di Maio: “La Lega ha vinto le elezioni europee, non può dire sempre che è colpa degli altri”. E poi: “I soldi per tagliare le tasse non si trovano sui giornali”.
Insomma, torna ad esplodere la tensione tra i due azionisti della maggioranza dopo una fragile tregua seguita alle elezioni europee.
(da agenzie)
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