DAI CONTRIBUTI DEGLI IMMIGRATI UN TESORETTO DA 3 MILIARDI PER LE PENSIONI
SONO I VERSAMENTI DEGLI IMMIGRATI TORNATI ALL’ESTERO… BOERI: “CREARE UN FONDO PER L’INTEGRAZIONE”
Nelle casse dell’Inps ci sono 3 miliardi di euro di contributi pensionistici non riscossi. “Appartengono” a quasi 200.000 stranieri con oltre 66 anni e 3 mesi con contribuzione Inps, e quindi titolati ad incassare la pensione, che però non hanno ricevuto alcuna prestazione.
Per questo, ha ipotizzato il presidente dell’Istituto Tito Boeri, si potrebbe un fondo per le politiche di integrazione degli immigrati alimentato proprio da queste risorse.
È una delle tre proposte lanciate dal presidente dell’Inps, in occasione della presentazione del rapporto ‘worldwide’ dell’Inps sulle pensioni all’estero.
Si chiama ‘social free riding’ ed è il fenomeno degli immigrati che, dopo aver lavorato e versato i contributi in italia, tornano nel paese d’origine senza farsi (o senza poter farsi) liquidare le pensioni dall’Inps.
Il ‘social free riding’ in italia, per i nati prima del 1949, riguarda 198.430 Stranieri su 927.448,
Con una percentuale quindi del 21%, ma il “fenomeno è in crescita, anche se per i nuovi iscritti dal 1996 non è più richiesta anzianità contributiva minima per accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni (più i mesi di adeguamento alla speranza di vita).
Ma ai 3 miliardi già acquisiti potrebbero aggiungersi in futuro altri 12 miliardi, perchè le generazioni di immigrati dal 1949 al 1981 (che non hanno ancora maturato requisiti di vecchiaia) hanno 4,2 milioni di posizioni contributive aperte prima del ’96 (quindi soggette ai requisiti contributivi minimi), che hanno erogato contributi per oltre 56 miliardi.
Applicando una percentuale del 21% che non prenderà la pensione “abbiamo già oggi circa 12 miliardi di montante contributivo che non darà luogo a pensioni”.
(da “agenzie“)
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