DONNA RACHELE: DACCI OGGI L’ESCORT QUOTIDIANA, ANCHE SENZA RISCONTRI
PER LA PROSTITUTA CHE SOSTIENE DI AVER INCONTRATO FINI, GRANDE RISALTO SULLA STAMPA BERLUSCONIANA: GIA’ PRONTO UN CALENDARIO E VARIE INTERVISTE… NON HA ALCUNA PROVA A SOSTEGNO, LA POLIZIA LOCALE NON LA RITIENE CREDIBILE, MA PER IL MANDANTE DELL’OPERAZIONE VA BENE LO STESSO… FINI HA QUERELATO CON AMPIA FACOLTA’ DI PROVA
“Non voglio parlare, chiama il mio agente”.
Mentre si scatena la caccia al video dell’intervista che stando agli annunci di Libero e il Giornale getterebbe fango sul presidente della Camera Gianfranco Fini, la escort più amata dai berluscones lascia delusi clienti, fan e curiosi che da due giorni la stanno cercando al telefono e nel suo appartamento di Reggio Emilia. “
Oggi è scesa a Roma a trovare amici e domani sarà a Milano” rispondeva ieri uno dei suoi agenti, riferendo dei prossimi impegni, “tra cui quello di un calendario”…
Rachele, nome d’arte di questa misteriosa escort sui 30 anni che adesca clienti tramite Internet e sogna il Grande Fratello, dosa le dichiarazioni per far crescere l’attenzione su “rivelazioni” al momento prive di alcuna pezza d’appoggio.
E gli ingredienti per dettare l’agenda mediatica ci sono tutti: le idee di destra e la scelta di farsi chiamare come la moglie di Mussolini, l’ambientazione a Reggio Emilia, cuore della regione rossa in cui esercitava l’antico mestiere Nadia Macrì, la escort che ha fatto scoppiare lo scandalo del “Bunga Bunga” di Berlusconi.
Con una sostanziale differenza: Macrì ha già parlato coi magistrati che indagano per favoreggiamento della prostituzione, fornendo più di un riscontro.
Ed è proprio quando le notizie dei festini del premier avevano già fatto il giro del mondo che, una quindicina di giorni fa, Rachele ha registrato il videotape di 13 minuti in cui sostiene di aver trascorso tre notti con il presidente della Camera.
La prostituta, che secondo gli stessi megafoni a mezzo stampa non prova le sue parole, riferisce di incontri con Fini a Reggio Emilia nel novembre 2009, lo scorso maggio e in settembre.
L’alcova sarebbe nella zona del Tribunale, un appartamentino ad hoc per ricevere i clienti agganciati sul Web. «Ciao sono Rachele, si legge nell’annuncio online, italiana, giovane, elegante, molto sexy e provocante, sono una modella pronta ad esaudire ogni tuo più particolare desiderio, posso riceverti o raggiungerti con un po’ di preavviso”.
Nel messaggio in favor di telecamera invece, sempre secondo quanto riporta Il Giornale, ci sono anche i dettagli di uno degli incontri col presidente della Camera, che “arriva su un’Audi blu accompagnato da quella che sembra essere una guardia del corpo”.
Si parla di iniziali 500 euro e di un totale di duemila che sarebbero comprensivi di un extra “per pagare il suo silenzio”.
La rottura del patto…?
Quando Fini non si sarebbe più fatto vivo e non sarebbero arrivati segnali da chi le avrebbe promesso una partecipazione al programma televisivo “Grande Fratello”.
Le reazioni degli ambienti vicini al presidente della Camera sono state durissime.
Ieri il capo della segreteria politica di Futuro e Libertà Carmelo Briguglio, cogliendo l’occasione delle dichiarazioni del premier sul presunto complotto che ostacolerebbe la rimozione dei rifiuti a Napoli, ha replicato: ”L’unico complotto ormai chiaro a tutti è quello ordito dalla stampa controllata dal premier contro Gianfranco Fini, di cui unico beneficiario è Berlusconi”…
Martedì il capogruppo Italo Bocchino aveva sottolineato che “prima di sparare fandonie sulla escort si doveva verificare attraverso la prefettura se Fini era stato lì nei periodi indicati da chi l’accusa. Invece ecco l’ansia di tirar fuori queste fandonie”.
La Prefettura di Reggio Emilia, contattata ieri dal Fatto Quotidiano, non ha rilasciato dichiarazioni su presenze istituzionali nei periodi indicati dalla escort, che tuttavia non viene ritenuta credibile dalle forze dell’ordine locali. In questa storia con troppi condizionali, dunque, l’unica cosa certa è la querela annunciata da Gianfranco Fini.
Se a Reggio Emilia non sono in corso accertamenti la Procura di Milano, competente territorialmente per l’ipotesi di reato di diffamazione a mezzo stampa, ascolterà probabilmente, oltre a Rachele, tutti coloro che hanno raccolto le sue confidenze.
“Non siamo stati convocati dall’autorità giudiziaria, ha risposto ieri uno dei collaboratori dell’agenzia milanese B&G production che cura l’immagine di Rachele, lei si è rivolta a noi circa un mese fa, poi ha girato il video. Si assume tutte le responsabilità di quanto afferma. Dai dettagli che ha fornito ci ha fatto credere che fosse vero ma non avendo foto degli incontri… Al momento è impegnata ma non si negherà a interviste. Noi ci occupiamo di spettacolo e televisione: Rachele ha già fatto dei backstage, vuole fare un calendario”…
Stefano Santachiara
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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