E ANCHE ZEMMOUR CE SE LO SIAMO LEVATO DALLE PALLE
ALLE ELEZIONI LEGISLATIVE IN FRANCIA IL SUO PARTITO, “RECONQUETE”, SI FERMA AL 4%. NESSUN SEGGIO… MACRON AVANTI PER UN SOFFIO (9 CENTESIMI DI VOTO) SU MELENCHON
È la disfatta più completa e repentina della politica francese: Éric Zemmour eliminato al primo turno (di nuovo, dopo la presidenziale), il partito Reconquête si ferma al 4 per cento, e nessuno degli altri candidati ha qualche speranza di entrare in parlamento.
Domenica sera il candidato di estrema destra ha dato appuntamento ai suoi sostenitori a Cogolin, incantevole villaggio provenzale vicino a Saint Tropez, nella circoscrizione del Var dove Zemmour si era presentato sperando di raccogliere il voto dei facoltosi e non più giovani nostalgici della Francia che fu. Ma intorno alle 21, davanti al ristorante Chez Nous (A casa nostra) di Rue Nationale – che trionfo di simboli nazionalisti – uno Zemmour dalla voce affaticata si è presentato davanti alle telecamere e ai pochi fan: «Vi ringrazio, mi sarebbe piaciuto essere il vostro rappresentante. Dobbiamo continuare a batterci, ormai siamo l’unico partito di destra».
Ma come battersi, senza neanche un deputato? Zemmour è a terra, finisce il discorso in cinque minuti, cancella tutti gli inviti tv e poi si chiude nel ristorante. Solo il 5 aprile scorso scriveva su Twitter, sicuro: «Sarò presidente della Repubblica. O capo dell’opposizione».
Zemmour volava nei sondaggi, faceva comizi da 20 mila persone, e molti tradivano Marine Le Pen – prima fra tutte la nipote Marion Maréchal – per passare dalla parte del vincitore predestinato.
Invece Zemmour, con i suoi eccessi e la sua violenza verbale, ha finito per stare antipatico ai francesi rafforzando senza volerlo la rivale del Rassemblement national.
(da agenzie)
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