ECCO COS’E’ IL TRATTENIMENTO DEI RICHIEDENTI ASILO CHE ARRIVANO DA “PAESI SICURI” DICHIARO ILLEGITTIMO DAI GIUDICI
I MAGISTRATI HANNO PICCONATO UNO DEI PILASTRI DEL VERGOGNONO DECRETO CUTRO E LA FAVOLA DELLA CAUZIONE DA 5.000 EURO PER LA LIBERTA’
Il pronunciamento della giudice del tribunale di Catania Iolanda Apostolico rischia di minare alle fondamenta uno dei pilastri della nuova legislazione in tema di immigrazione introdotta dal governo Meloni a marzo con il decreto Cutro. Vediamo perché.
Il trattenimento di chi arriva da Paesi sicuri
Nel decreto approvato dopo il naufragio dei caicco, viene data una interpretazione molto estensiva di una procedura europea che esiste già da tempo, la cosiddetta procedura accelerata di frontiera che consiste nella rapida valutazione della richiesta di asilo presentata da chi ha appena varcato una frontiera in modo illegale.
L’Italia, come ogni Stato, ha una sua lista di Paesi sicuri che aggiorna ogni anno. Significa che chi vive in uno di quegli Stati, tranne casi personali, vede garantiti i diritti umani e non è soggetto a guerre e persecuzioni. Insomma non ha motivo di fuggire e chiedere asilo altrove.
Fatta questa premessa e partendo dalla presunzione che la stragrande maggioranza di chi proviene da quei Paesi non si vedrà riconosciuta la protezione internazionale in Italia e dovrà quindi essere rispedito indietro, con il decreto Cutro il governo ha deciso di non lasciare liberi questi richiedenti asilo ma di portarli direttamente dall’hotspot in uno speciale centro chiuso e sorvegliato e trattenerli lì per quattro settimane in attesa dell’esito della loro richiesta di asilo.
Chi se la vedrà accolta verrà liberato e inserito nel circuito dell’accoglienza, chi invece otterrà il diniego dovrà essere subito rimpatriato. Sempre che esistano accordi con il Paese di origine.
I nuovi centri per il trattenimento
Approvato a marzo, questa parte del decreto Cutro ( a cui il governo dà grande importanza per aumentare espulsioni e rimpatri) è di fatto entrata in vigore solo questa settimana. E questo perché fino ad ora non c’era nessun centro dove trattenere i richiedenti asilo.
La prima struttura dedicata è stata aperta lunedì scorso a Modica-Pozzallo, un padiglione da 84 posti sorvegliato dalla polizia, con filo spinato e barriere new jersey, all’interno del secondo hotspot di Pozzallo da 300 posti,
I primi ospiti tutti tunisini
I primi sette migranti ad essere stati trasferiti lì sono tutti tunisini, sbarcati a Lampedusa nei giorni di enorme afflusso. Dopo una settimana sono stati rinchiusi nel nuovo centro con un ordine di trattenimento firmato dal questore di Ragusa che avrebbe dovuto essere convalidato dal tribunale di Catania. Che non lo ha fatto ritenendo che il decreto sia illegittimo e in contrasto con la superiore normativa europea che esclude che un richiedente asilo possa essere trattenuto senza specifica motivazione solo perché arriva da un Paese sicuro.
I 5 mila euro per la libertà
Contestata dai giudici anche la norma prevista da un decreto attuativo pubblicato in Gazzetta ufficiale la scorsa settimana che integra il decreto Cutro prevedendo la possibilità per il migrante di evitare il trattenimento e attendere l’esito della richiesta di asilo libero in cambio del versamento di una cauzione da 4.938 euro. Da versare con fideiussione bancaria individuale entro il momento del fotosegnalamento. Condizioni impossibili da attuare che i giudici hanno ritenuto dunque illegittime
(da La Repubblica)
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