ESILARANTE SALVINI: LUI, CHE NON HA MAI LAVORATO IN VITA SUA, DICE A SAVIANO: “FATTI UNA VITA, A SPESE TUE”
PARLA IL MANTENUTO DA 20 ANNI DAI CONTRIBUENTI ITALIANI E CHE, L’UNICA VOLTA CHE ERA SENZA SCORTA, E’ SCAPPATO A GAMBE LEVATE
Dopo 24 ore di meditazione, tipica di chi non sa cosa rispondere, oggi Matteo Salvini risponde con l’ennesima gaffe a Roberto Saviano che ieri lo aveva sputtanato ricordandogli che le scorte non le decide il governo, ma l’organismo di polizia preposto al servizio, sulla base di proprie valutazioni.
E nell’occasione aveva rimarcato tre bufale (tra le tante) che il leader della Lega aveva veicolato ai gonzi che leggono le sue sortite quotidiane.
Oggi Salvini replica:
Il signor SAVIANO è preoccupatissimo per la possibilità , auspicata da me e da milioni di italiani, che gli venga tolta la SCORTA, di cui inutilmente gode da tempo
Coda di paglia? La paura che fa Saviano alla camorra è pari a quella che fanno le minacce di Kim a Donald Trump: zero.
Ciaone Saviano, fatti una vita! A spese tue.
Certo che pagare 300.000 euro l’anno il consulente alla comunicazione ( salvo licenziare i giornalisti della Padania) per partorire una risposta autolesionista del genere è davvero uno spreco.
1) Non sa cosa dire sull’errore che ha fatto: un governo non ha la facoltà di togliere o concedere la scorta a nessuno, come invece aveva dichiarato. Non conosce nemmeno le regole.
2) Saviano non fa paura e ha bisogno della scorta? A parte che non lo decide Salvini, la cui opinione vale meno di zero, per quale motivo l’eroe sovranista non rinuncia alla sua di scorta che costa agli italiani centinaia di migliaia di euro, considerati gli uomini che vengono impiegati a sua tutela ogni volta che si sposta in Italia?
O forse se la fa sotto come a Bologna quando è scappato a gambe levate di fronte a quattro ragazzotti?
3) La chiosa finale è il massimo: Saviano dovrebbe “farsi una vita a spese sue”.
Si dà il caso che Saviano faccia lo scrittore e abbia un mestiere per il quale paga anche i rischi delle sue denunce contro la camorra.
Non è figlio di un dirigente benestante con seconda casa a Recco che non ha mai lavorato in vita sua, non ha mai avuto “un mestiere”, ha bazzicato i centri sociali da “comunista padano” ed è stato 13 anni fuori corso all’università .
Saviano non vive alle spalle dei contribuenti, qualcun altro sì.
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