Destra di Popolo.net

ESTREMA DESTRA IN GERMANIA, ECCO COME INGANNA GLI ELETTORI

COSA C’E’ SCRITTO NEL PROGRAMMA DI AFD: LA DEPORTAZIONE ORA DI CHIAMA REMIGRAZIONE… QUANTO ALLA POLITICA ECONOMICA I PRIMI AD ESSERE DANNEGGIATI SAREBBERO I PIRLA CHE LI VOTANO

Nella Germania Est, dominata dal comunismo sovietico fino al crollo del muro, quasi un cittadino su tre ha scelto il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD). Alle domande dei giornalisti i «portavoce» del partito sono spesso ostili e rispondono: «è scritto nel programma».
Siamo andati a vedere, in dettaglio, cosa c’è dentro. L’AfD, a prima vista, propone un programma che può sembrare attraente per molti elettori, soprattutto chi è preoccupato per il benessere delle «persone normali» come dicono loro. Tuttavia un’analisi più approfondita rivela contraddizioni che minacciano i principi fondamentali della Costituzione tedesca e, se applicate, anche il benessere della ricca Germania e ancor più della fascia sociale ed economica a cui appartengono proprio gli elettori della AfD.
La «remigrazione» di massa
Secondo tutti gli istituti di sondaggio il tema dei migranti è quello che più ha fatto guadagnare consensi all’Afd. Va detto che il programma ufficiale è meno radicale di quel che affermano alcuni leader come Björn Höcke, capo del partito in Sassonia dove l’Afd è stata la più votata.
Il caso che ha acceso l’attenzione sui loro «piani» estremi è stata una riunione segreta tenuta nel novembre 2023 nel Wannsee, la località dove fu decisa la soluzione finale degli ebrei. Il piano discusso alla presenza di esponenti Afd, ma mai diffuso pubblicamente — e svelato dal collettivo di giornalismo investigativo Correctiv — prevede la «remigrazione» di 2 milioni di persone non sufficientemente «integrati». Tra questi anche migranti con passaporto tedesco e i loro figli nati in Germania. L’obiettivo dichiarato è di mantenere la «purezza culturale» e alleggerire il carico sul sistema sociale. La reazione democratica in Germania è stata enorme: un mese di manifestazioni in piazza in oltre 100 città.
La «remigrazione» — termine inventato dall’austriaco Martin Sellner — in termini così radicali non è nel programma, ma la parola sì. Il manifesto di Björn Höcke in Turingia diceva «Sonne, Summer, Remigration» (sole, estate, remigrazione). Le espulsioni devono essere di massa, dicono i leader Afd, e chiedono di «abolire il diritto individuale all’asilo» e sostituirlo con una generica «garanzia costituzionale di una legge sull’asilo».
Per portarli dove?
Ora, nessun Paese europeo ha tanti rifugiati come la Germania: 3,48 milioni, di cui 1,24 milioni dall’Ucraina. È stata la celebre decisione di Angela Merkel, nell’estate 2015, di non respingere su chi premeva ai confini a permettere questi arrivi dai Paesi in guerra. Oggi in Germania vivono 972 mila siriani, 418 mila afghani, 281 mila iracheni. Nel 2024 hanno chiesto asilo altri 104.561 siriani e 53.582 afghani.
Ovviamente rimandare a casa chi fugge dalla guerra non è permesso dalla legge tedesca. Inoltre per espellere le persone occorre che un altro Paese accetti i rimpatri. Berlino ha intese con la Georgia, la Macedonia del Nord, l’Albania, la Moldavia, la Serbia, l’Uzbekistan, il Marocco, la Colombia. Sono in corso trattative con il Kenya, il Kirghizistan e le Filippine. È vero che adesso il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz ha varato la linea dura (più rimpatri e controlli ai confini Ue), ma è una faccenda estremamente complicata.
Per espellere 28 afghani, condannati per plurimi reati il 30 agosto, Berlino ha negoziato per mesi con i talebani attraverso il Qatar. E stiamo parlando di 28 persone. Una procedura che si sta dimostrando impraticabile perfino in Europa, dove l’accordo di Dublino obbliga i richiedenti asilo a presentare domanda nel primo Paese d’approdo e che invece spesso si spostano altrove, in genere verso Nord.
Ebbene, l’Italia da 2 anni non accetta i «dublinanti» dalla Germania: dei 21 mila che ci dovremmo riprendere perché sbarcati nel nostro Paese, secondo il Viminale nel 2023-24 ne abbiamo accettati 13. In sostanza quello che l’Afd propaga non è praticabile. Come se Berlino potesse decidere da sola. E infatti non spiega come un simile piano di remigrazione potrebbe svolgersi: chi va a prendere queste centinaia di migliaia di persone? Per mandarle dove? Cosa succede ai loro beni, si confiscano? Di questo, la gran parte dei tedeschi ha orrore solo a sentir parlare, perché rievoca la memoria del nazismo, di cui la Germania ancora si vergogna. Ma senza arrivare a tanto, numerosi sondaggi mostrano che una parte significativa della popolazione non sembra essere disturbata dalla retorica xenofoba dei capi dell’AfD, segno di una normalizzazione dell’estremismo.
Le proposte sociali ed economiche
Nel suo programma di base l’AfD mette in risalto alcune idee che, a prima vista, sono attraenti per molte persone. Eccole.
1) Nella Ue l’obiettivo è la «Germania sovrana»: si propone un referendum sull’euro, «noi consigliamo l’abrogazione».
2) La «Guerra fredda è finita», dice il manifesto, quindi l’AfD sostiene la fine delle sanzioni e un miglioramento delle relazioni con la Russia, e l’80% dei loro elettori è d’accordo. No all’esercito europeo.
3) Sul clima sono negazionisti: «Il clima cambia fin da quando esiste la Terra. La politica di protezione del clima del governo federale si basa su modelli climatici ipotetici finora non provati».
4) Più soldi alle famiglie tradizionali. Serve fare «Più figli al posto degli immigrati». E quindi prestiti senza interessi per comprare casa a chi ha figli e riduzione del debito per ogni nuovo figlio. Su dove si prendono i soldi però neppure una riga.
5) Sostegno alla «classe media» tagliando le tasse: meno scaglioni e una fascia di esenzione totale più alta. Però sulle grandi aziende dell’automobile in crisi, dove fra dipendenti e indotto migliaia di lavoratori rischiano il posto, nemmeno una parola. Ma la politica economica AfD è così peculiare che vale la pena di guardarla meglio.
Il paradosso
Come mostrano numerosi studi, a partire da quello di Marcel Fratzscher dell’autorevole Istituto Tedesco per la Ricerca Economica (DIW) — che analizza le proposte di tutti i partiti in Parlamento su 38 temi diversi —, le persone che più sostengono l’AfD sono quelle che subirebbero maggiormente le conseguenze negative delle sue politiche economiche. Infatti, il programma è ancora grossomodo quello scritto dai professori anti-euro nel 2015, come Bernd Lucke, che volevano espellere la Grecia e l’Italia dalla Ue. Per capire meglio bisogna considerare il bacino elettorale, classificato negli studi come basso o medio-basso per reddito e livello di istruzione. Vota AfD a livello nazionale (dati agosto 2023) il 23% degli uomini, ma solo il 15% delle donne, il gruppo maggiore è tra i 45 e i 59 anni (24%), tra i pensionati il 16%.
Ebbene il programma AfD, come dimostra Fratzscher, promuove una politica economica e finanziaria «estremamente neoliberale», più di tutti gli altri partiti. In quasi tutti i campi Alternative für Deutschland vuole i tagli fiscali: riduzione delle imposte di successione (oggi l’esenzione è fino a 400 mila euro per i figli e 500 mila per il coniuge), no ad un prelievo extra sui grandi patrimoni e abolizione del «contributo di solidarietà». Si tratta di un’imposta progressiva che si applica ai redditi alti, fino ad un massimo del 5,5% per quelli più elevati, e destinata proprio allo sviluppo dei Land dell’Est — dove l’Afd è votata al 30%! Via tutto, dice l’AfD.
Per quel che riguarda il welfare, nessun partito nel Bundestag prevede maggiori tagli alle prestazioni sociali. L’AfD invece vuole ridurre le tutele per chi è in affitto e, nel 2021, si è opposta all’aumento del salario minimo a 12 euro. Propone di ridurre il Bürgergeld (un sussidio sociale di 506 euro mensili) e di limitarlo a sei mesi.
L’addio all’euro
Dagli studi della Familien Unternehmer emerge che molti elettori AfD provengono o lavorano per le imprese familiari più che da tutte le altre categorie. Il programma ufficiale AfD è per l’abolizione dell’euro, però non spiega quali sarebbero i vantaggi del ritorno al marco per le innumerevoli aziende familiari completamente integrate nelle catene del valore europee e globali. La politica commerciale dell’AfD, che punta sull’isolamento e sull’autarchia, in realtà spezzerebbe la spina dorsale della Germania, nazione esportatrice per eccellenza. E a pagare il prezzo più alto dall’indebolimento della Ue, dai tagli fiscali per i ricchi, dalla riduzione del welfare, sarebbe infine proprio la fascia sociale più bassa: con meno privilegi e chance alla nascita, subirebbero più di altri le conseguenze della perdita di posti di lavoro e della riduzione dei servizi.
Le conseguenze di un abbaglio collettivo
Come è possibile allora che un terzo delle persone all’Est e un quinto dei tedeschi, in maggioranza nelle fasce sociali e economiche medio-basse, appoggi qualcosa che li svantaggia? Una spiegazione plausibile è l’errata valutazione individuale e collettiva.
Nessun partito rappresentato nel Bundestag, negli ultimi 70 anni, ha marginalizzato così duramente gli stranieri e le persone con un background migratorio — circa un quarto della popolazione tedesca — come l’AfD. Eppure è proprio attraverso la discriminazione di questi gruppi che i leader del partito sono riusciti a convincere i propri sostenitori: «Con la riduzione di diritti e prestazioni sociali ci saranno più benefici economici, sociali e politici». Ed evidentemente gli elettori AfD si sono convinti che un ritorno al nazionalismo e la fine della globalizzazione porterà a loro lavori migliori, più sicurezza, più chance. Un giornalista della Zeit, Nils Markwardt , ha coniato una nuova parola: «Relazioni di accecamento». Si tratta, dice Markwardt, nella migliore delle ipotesi di una percezione distorta della realtà, nel peggiore di adesione a teorie del complotto estreme, in cui i soggetti si vedono come vittime della politica e della società, autodefinendosi però come maggioranza.
Milena Gabanelli e Mara Gergolet
(da corriere.it)

This entry was posted on lunedì, Settembre 30th, 2024 at 19:38 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« SONDAGGIO PAGNONCELLI: IL GOVERNO MELONI HA PERSO IN DUE ANNI SETTE PUNTI DI CONSENSO
I TEDESCHI I NAZISTI LI CONOSCONO BENE: E INFATTI VOGLIONO METTERE AL BANDO AFD »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.964)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (262)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Luglio 2025
    L M M G V S D
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    28293031  
    « Giu    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • MA GIORGIA MELONI SI RIFERIVA AD “ALBATROSS”, IL FILM DI GIULIO BASE FINANZIATO CON 1,49 MILIONI DI EURO DALLO STATO, QUANDO PARLAVA DI “MILIONI DI EURO PRESI DALLE TASSE DEI CITTADINI PER FINANZIARE FILM CHE ALLA FINE GUADAGNAVANO POCHE DECINE DI MIGLIAIA DI EURO”?
    • IL CORTOCIRCUITO DEI TRUMPIANI: SI SONO ACCORTI CHE SENZA GLI IMMIGRATI SI BLOCCANO GLI STATI UNITI
    • “L’EUROPA NON DEVE CEDERE. TRUMP È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA” : DOPO L’ANNUNCIO DEI DAZI USA ALL’UE, JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA, SUGGERISCE LO SCONTRO DIRETTO CON IL TYCOON
    • QUANTO CI COSTA LA MAZZATA DI TRUMP? L’INTRODUZIONE DI TARIFFE DOGANALI DEL 30% DA PARTE DEGLI USA AVRÀ UN IMPATTO ECONOMICO SULLE ESPORTAZIONI ITALIANE DI CIRCA 35 MILIARDI EURO L’ANNO, SECONDO I CALCOLI DELL CGIA
    • LO STATO NON ASSUME NEONAZISTI: IL LAND TEDESCO DELLA RENANIA-PALATINATO HA DECISO DI IMPEDIRE A CHI È ISCRITTO A UN’ASSOCIAZIONE ESTREMISTA DI LAVORARE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, TRA LE FORMAZIONI INSERITE C’È ANCHE ALTERNATIVE FUR DEUTSCHLAND
    • ZAIA NON DECIDE CHE FARE (COME AL SOLITO) E CRESCE LA TENSIONE NELLA LEGA: “LA LISTA ZAIA? NON SI FARA’, LO STALLO STA FAVORENDO IL CENTROSINISTRA”
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA