FABIO GRANATA: “URSO E RONCHI SE NE VADANO PURE, BASTA GIOCHI DI CORRIDOIO”
“DOPO I RESPONSABILI, IL SULTANO SPERA NEI RISPETTABILI”…”SE QUALCUNO NON VEDE L’ORA DI TORNARE NEL PDL CI RITORNI PRESTO, IL PROGETTO DI FLI E’ COMPLESSO E CORAGGIOSO”….”A NAPOLI C’E’ CHI HA CONVINTO RIVELLINI AD ANDARSENE PER APPOGGIARE IL CANDIDATO DI COSENTINO, INVECE CHE QUELLO DEL TERZO POLO”…”AL CONGRESSO DI MILANO NESSUNO HA AVANZATO OBIEZIONI SULLA LINEA, IO HO COME RIFERIMENTO BORSELLINO NON MANGANO”
Scene da un divorzio, o quasi. Dentro Futuro e Libertà .
La terza e ultima settimana della prescrizione breve alla Camera ha offerto due foto contrapposte del partito finiano.
Nella prima c’è il falco Fabio Granata che cita Aristotele contro il Guardasigilli Alfano (“è giusto chi è conforme alla legge”) e poi va a salutare la piazza che grida vergogna.
Nella seconda il tormento dei moderati mal-pancisti Adolfo Urso e Andrea Ronchi, sospettati di far parte dei sei “traditori” schierati con la maggioranza in un voto segreto su un emendamento dipietrista.
Granata, le colombe di Fli non vogliono più morire per Bocchino, nè per lei o Briguglio. Il Giornale racconta una riunione dei finiani pentiti.
Dopo i Responsabili (che io chiamo i Disponibili) il Sultano spera nei Rispettabili Come hanno smentito un loro coinvolgimento nel voto segreto, adesso aspetto da Urso e Ronchi una nota virulenta che smentisca i contenuti di quella riunione. Ancora non è arrivata ed è sera.Io aspetto.
Sta finendo male con Urso e Ronchi.
Con me hanno un atteggiamento diverso da tempo. Però rivolgo loro una preghiera.
Prego
La smettano di coinvolgere gli altri parlamentari che magari sono andati lì soltanto per ascoltare e che sono esenti da sospetti.
A chi si riferisce?
A Scalia, Salvatore Tatarella, Raisi, Checchino Proietti.
Sarebbe un colpo mortale per voi.
Il progetto di Fl i è complesso e coraggioso. Chi resta deve essere pienamente convinto. Le faccio un esempio. Tra e me Consolo c’è una grande distanza ma allo stesso tempo il rispetto reciproco porta a una sintesi. Forse Urso e Ronchi non sono più pienamente convinti.
Il loro atteggiamento mi stupisce.
Perchè?
Al congresso di Milano non c’è stata alcuna obiezione politica alla linea dell’equidistanza da Pdl e centrosinistra.
Rancori da organigramma?
Ma gli incarichi sono provvisori. Noi vogliamo essere un partito vero, realmente democratico. Quando si faranno tutti i congressi a livello locale starà a loro guadagnarsi il consenso interno.
Oppure?
Si faccia questa rottura, se non si vede l’ora di tornare nel Pdl.
C’è anche l’atteso rimpasto.
Il gioco del Sultano è quello di smontarci con un piano scientifico. Ha l’ossessione di Fli anche se poi dice che siamo al 2 per cento. Adesso lavora alacremente per la nuova terza gamba dei “Rispettabili”.
E i “Responsabili”?
Io li chiamo “Disponibili”.
E’ la stessa cosa, prosegua.
Come immagine sono stati un flop. Miccichè è all’opera per una nuova forza che ingloberà i “Disponibili” e gli scontenti del Pdl.
E quelli di Fli…
Ripeto, facciano presto ad andarsene.
Forse ci vorrà un mese. II presunto addio è previsto per le amministrative. II pretesto saranno i ballottaggi e le scelte di Fli.
Si farà un’ assemblea nazionale per decidere.
Milano è cruciale. È la città di Berlusconi.
Valuteremo dopo il primo turno. Ma se si vuole costruire qualcosa di diverso da Pdl e Lega non ci sono alternative.
A Pisapia, il candidato del centrosinistra. È la linea di Bocchino.
Si, ma questo non lo decidiamo solo io e lui. Riuniremo i nostri organismi e come metro dovremo avere la qualità della classe dirigente e dei progetti amministrativi. Un partito democratico fa così.
A Napoli è andata diversamente.
Appunto. A Enzo Rivellini è stato detto di lasciare il Terzo Polo e di puntare su Lettieri, il candidato di Nicola Cosentino. Mica ha fatto tutto da solo. Lo hanno incoraggiato eccome.
Chi lo ha incoraggiato?
Lo ha capito, non mi faccia ripetere i nomi.
Quelli che devono fare presto ad andarsene: Urso e Ronchi.
Lo dice lei.
I moderati invece vi hanno rinfacciato il tentativo fasciocomunista di Latina.
La risposta è che andremo avanti da soli. Mercoledì prossimo presenteremo la lista Pennacchi alla Camera. Io sono il capolista.
E se il progetto nascosto delle colombe di Fli è di rifare An senza Fini?
Nel Pdl anche La Russa non è messo bene. Impossibile. Se non altro perchè non hanno un leader della statura di Fini. In ogni caso sarebbero condannati alla subalternità al Sultano.
Come dimostra la prescrizione breve.
Sono rimasto sbigottito. Gli ex An del Pdl e della Lega hanno rinnegato le loro origini legalitarie. Io lavoro per un’altra destra, nel nome di Paolo Borsellino.
C’è chi preferisce lo stalliere Mangano come eroe.
Domani (oggi per chi legge, ndr) sarò a Torino per un convegno con Gian Carlo Caselli e il gruppo Abele di don Ciotti. Ci confronteremo sulla giustizia.
Martedì in aula, lei ha citato Aristotele ad Alfano.
Siamo entrambi siciliani, gli ho voluto ricordare che veniamo da due città di discendenza greca. Lui da Agrigento, io da Siracusa. Evidentemente ha rimosso i classici e mi meraviglia. Ora è il delfino di B. Per arrivare a questo punto ha sacrificato un pezzo delle sue convinzioni. Lo conosco bene. Qualche anno fa eravamo dati in ticket per la Regione: lui presidente, io vice. Poi Miccichè impose Cuffaro.
Ultima domanda: la Siliquini, ex Fli, ha lasciato il cda delle Poste per rimanere alla Camera.
Sono contento per le Poste, un po’ meno per il Parlamento.
Fabrizio D’Esposito
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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