FESTINI HARD CON GLI ELETTORI IN CAMBIO DI VOTI, QUESTA ANCORA CI MANCAVA… MA IL PROBLEMA DELL’ITALIA SONO I PROFUGHI
A PORTO CESAREO PROCESSO A EX VICESINDACO E ASSESSORE, SESSO IN CAMBIO DI VOTI, GRECO FU IL PRIMO DEGLI ELETTI
I festini pre-elettorali organizzati a Porto Cesareo, in provincia di Lecce, alla vigilia delle elezioni amministrative del 2012 è costato il rinvio a giudizio all’ex vicesindaco Antonio Greco e all’ex assessore Cosimo Presicce.
Il gup leccese Antonia Martalò ha accolto in pieno la richiesta della Procura e disposto che entrambi vengano processati per voto di scambio e sfruttamento della prostituzione.
A partire dal 4 novembre la vicenda dei festini hard alla vigilia delle elezioni verrà dunque sviscerata in un’aula di tribunale.
Come testimoni saranno chiamate diverse ragazze romene che in una villetta alla periferia di Porto Cesareo ballavano e poi si offrivano agli uomini invitati alle feste.
Le serate a luci rosse – secondo le ipotesi dei carabinieri di Campi salentina – sarebbero state organizzate da Greco e Presicce. I quali, è scritto nel capo d’imputazione, “sfruttavano giovani donne di nazionalità romena, facendo sì che gli elettori ne fruissero gratuitamente e ottenendo la preferenza elettorale per Greco”.
Sesso in cambio di voti, dunque.
Come hanno già testimoniato davanti al pm Carmen Ruggiero decine di uomini che tra l’autunno del 2011 e la primavera del 2012 parteciparono gratuitamente ai festini, senza dimenticare di manifestare la loro riconoscenza a Greco nel momento delle votazioni.
Lo stesso Greco, candidatosi con la lista Progetto futuro a sostegno del sindaco poi eletto Salvatore Albano, ottenne all’epoca ben 348 preferenze, risultando in tal modo il primo degli eletti e conquistando l’ambita carica di vicesindaco, poi abbandonata dopo lo scandalo.
Chiara Spagnolo
(da “La Repubblica”)
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