FIAMMA NEGRINI, LA PRIMA ELETTA DEI FASCI ITALIANI DEL LAVORO, L’IPOCRISIA DELLA SINISTRA E IL SILENZIO DELLA DESTRA
LA LISTA NEOFASCISTA CHE ENTRA NEL CONSIGLIO COMUNALE DI SERMIDE…MINNITI INTERVIENE, A DIFFERENZA DI QUANDO DEVE PERSEGUIRE I RAZZISTI
Con 334 voti Fiamma Negrini candidata sindaco della lista Fasci Italiani del Lavoro è stata eletta al Consiglio comunale di Sermide e Felonica in provincia di Mantova.
La Negrini, vent’anni e diplomata in ragioneria, ha conquistato il 10,41% dei voti.
Nel simbolo del partito fa bella mostra un fascio littorio e il movimento coordinato da Claudio Negrini — padre della neoeletta — si richiama apertamente alla dottrina fascista del programma di San Sepolcro del 1919 ed al Manifesto di Verona del 1943.
Che il partito dei Fasci Italiani del Lavoro sia di chiara ispirazione neofascista non è un mistero. È scritto nero su bianco sul sito del partito dove gli aderenti al Movimento Fasci italiani del Lavoro negano «l’asserita estraneità e avversione maggioritaria del popolo italiano verso il regime politico denominato “fascista”».
Insomma, se l’Italia repubblicana rifiuta il fascismo i Fasci Italiani del Lavoro si rifanno a quella repubblichina. I manifesti politici del Fascismo e il testamento di Mussolini fanno bella mostra tra i documenti di riferimento del partito.
Se quelli sono i riferimenti, nulla a che vedere con la sedicente destra borghese e reazionaria attuale italica.
Non è nemmeno la prima volta che i Fasci Italiani del Lavoro si presentano alle amministrative di Sermide. Il partito dei Negrini ha partecipato per la prima volta alle elezioni nel 2002. All’epoca il candidato Sindaco era Claudio Negrini che al Corriere della Sera si diceva «orgoglioso di essere fascista» e «orgoglioso di non aver mai rinnegato Benito Mussolini».
Nel 1994 Negrini aveva provato a presentare un’altra lista dal nome «Fascismo e Libertà » che però era stata bloccata dalla Commissione elettorale di Mantova.
Dopo le elezioni del 2002 il partito neofascista mantovano si è presentato alle amministrative di Sermide anche nel 2007 e nel 2012. Il tutto senza che nessuno dicesse nulla, perchè i Fasci Italiani del Lavoro non avevano brillato alle elezioni.
Non appena Repubblica ha diffuso la notizia che in un paese di poco meno di ottomila abitanti la candidata di un partito neofascista è stata eletta in Consiglio comunale è scoppiato “lo scandalo”, tutti a stracciarsi le vesti, con Minniti che ha rimosso il funzionario che avrebbe dovuto respingere la lista.
In base alle norme vigenti, è evidente che la presenza di un partito apertamente neofascista ad una consultazione elettorale è in aperto contrasto con le leggi Scelba e Mancino.
Ma ci chiediamo una cosa: perchè vi accanite contro la ventenna ragioniera Fiamma Negrini che non ha certo istigato nessuno all’odio razziale e non avete dimostrato lo stesso zelo verso quei leader politici che ogni giorno infestano web e media, facendo veicolare parole d’ordine razziste, sanzionabili dalla legge Mancino, e sulle quali chiudete occhi e orecchie?
O è più facile fare un po’ di sceneggiata di sdegno su una piccola lista di provincia che sanzionare certe associazioni a delinquere che postulano l’affogamento dei disperati nel Mediterraneo?
Forti coi deboli e deboli coi forti, come sempre.
E omertosi sui reati veri di istigazione all’odio razziale.
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