FUNERALI CASALEGGIO, IL DILEMMA DEI PARTITI: “ANDARE O NON ANDARE?” IL PD: “POTREBBERO CONTESTARCI”
MA SE RITENETE GIUSTO ANDARE FATE COME ALMIRANTE CON BERLINGUER, SENZA TANTE PALLE… CHI CONTESTA AI FUNERALI DIMOSTRA SOLO DI ESSERE UN IMBECILLE
Il dilemma riguarda qualcosa che va oltre la semplice questione di opportunità politica: “Mandiamo qualcuno ai funerali di Gianroberto Casaleggio?”.
È da ieri che i vertici dei partiti ne discutono.
Se lo chiede il Pd, se lo chiede Forza Italia, se lo chiede Sinistra italiana.
“Non abbiamo ancora deciso cosa fare. È un tema non ancora risolto che va valutato bene”, dice una delle persone più vicine a Matteo Renzi: “Quando il lato umano e quello politico si mescolano è sempre difficile sbrogliare la matassa, specialmente in questo caso, in cui non abbiamo a che fare con un partito tradizionale”.
Casaleggio non era propriamente il leader del Movimento 5 Stelle, ma era il suo fondatore.
Era soprattutto la guida politica del principale gruppo di opposizione, di tutti quei parlamentari arrivati alla Camera e al Senato per “aprire le Istituzioni come una scatoletta di tonno” e non mescolarsi mai con gli altri partiti.
Quindi, si osserva, “potremmo creare disturbo al funerale”. Come a dire “non essere graditi”.
Non è un caso se nel giorno della morte del proprio fondatore i 5Stelle abbiamo rifiutato che nelle Aule si osservasse un minuto di silenzio in suo ricordo: “Gianroberto non avrebbe voluto. A cosa serve qua commemoralo se loro lo hanno sempre insultato? La storia dirà quanto Casaleggio era una persona straordinaria”, dice Danilo Toninelli, addolorato e arrabbiato, prima della dichiarazione di voto sulle riforme costituzionali.
“Ecco, figuriamoci se ci vogliono al funerale di Casaleggio. Noi avremmo voluto ricordarlo anche alla Camera ma loro ci hanno risposto di no”, ricorda nel day after il capogruppo dem Ettore Rosato.
In mattinata un componente della segreteria dem va al nocciolo della questione: “Non vorremmo che il funerale di Casaleggio diventasse un’occasione per essere contestati”.
Perchè il pericolo c’è, dal momento che nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie ci saranno molti militanti grillini che andranno a porgere l’ultimo saluto a chi ha creato il Movimento.
Per questo qualcuno sta ragionando se mandare o meno secondo o terze file dei partiti. Persone cioè meno conosciute. Ci stanno pensando gli azzurri e ci sta pensando Sinistra italiana, che valuta l’ipotesi di mandare alcuni consiglieri di Milano.
Ma a Milano, ed è qui un altro dubbio amletico, c’è Matteo Renzi, arrivato da Teheran per visitare il Salone del Mobile.
A pochi chilometri di distanza da lui c’è la camera ardente allestita per Casaleggio. E lì davanti ci si chiede: “Ma il premier verrà o non verrà ?”.
Beppe Grillo e il Direttorio intanto sono andati via.
(da “Huffingtonpost“)
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