GIULIA BONGIORNO EVITI DI PARLARE DI COERENZA POLITICA E DI ACCUSARE FINI: IN FUTURO E LIBERTA’ C’E’ ANDATA DI SUA INIZIATIVA
LIBERA DI RINCORRERE UNA POLTRONA CON CHI LE PARE E DI RINNEGARE IL PROPRIO PASSATO, MA NON CI DIA LEZIONI DI COERENZA
Giulia Bongiorno è stata ospite a “L’Intervista di Maria Latella” su Sky Tg24 nella sua nuova
veste di difensore d’ufficio di Matteo Salvini e candidata della Lega in quattro collegi.
Sulla candidatura della Bongiorno ci siamo già espressi e ci interessano poco le sue “nuove” argomentazioni politiche, in palese contrasto con la sua storia politica precedente.
Ci soffermiamo solo su passaggio della intervista in cui, di fronte a una domanda della brava giornalista di scuola genovese, la Bongiorno rivendica la sua “coerenza politica”, nel percorso che l’ha vista prima con Gianfranco Fini e il Pdl e ora con Matteo Salvini e la Lega.
“A me aveva offerto la candidatura Fini nel 2006. Poi che Fini abbia fatto una serie di percorsi, a me interessa poco, io sono un soldato, è lui che ha cambiato etichetta. Non ci sono stati cambiamenti personali”.
A parte che i soldati hanno anche un cervello e si arruolano o meno spesso in base a quello, scegliendo da che parte combattere, a parte che i soldati si dividono in ogni caso in quelli che “combattono per un ideale” e i “mercenari” che si arruolano per interesse, a parte che la Storia è piena di esempi di poco nobili “cambi di campo” nel corso delle guerre e di relativi disertori, sarebbe meglio che la Bongiorno non cercasse di “riscrivere” la sua storia politica.
Giulia Bongiorno non ha seguito Fini nella avventura di Futuro e Libertà perchè aveva una baionetta puntata alla schiena, ma di sua libera iniziativa e convinzione, diventando una delle politiche di punta del partito, rappresentandolo spesso sia a livello di media che nella battaglia sulla giustizia in Parlamento in contrapposizione a Ghedini, tanto per non fare nomi.
Se Fini, con Fli, aveva “cambiato etichetta” rispetto al Pdl, era evidentemente una “etichetta” che alla Bongiorno piaceva, tanto che si era ventilato persino una sua nomina a segretaria politica. Senza dimenticare che si presentò per rappresentare quelle idee persino alle Regionali del Lazio, non solo alle Politiche.
E dato che le tesi di Futuro e Libertà erano in netta contrapposizione alla deriva xenofoba leghista, è evidente che chi ha cambiato idea è solo lei.
Perchè si può legittimamente cambiare partito nella vita, ma non le idee e i valori per cui si combatte.
Negare “cambiamenti personali” è una offesa alla intelligenza degli Italiani e di tanti amici che avevano creduto nella avventura di Futuro e Libertà , con tutti i limiti che ha dimostrato di avere.
Nella vita c’è sempre qualche aspirante soldato di complemento o caporale di giornata, la Bongiorno viene da An e quindi di colonnelli dovrebbe saperne qualcosa.
Continui pure nelle sue esercitazioni belliche nella caserma xenofoba padana, ma almeno eviti di darci lezioni di vita e di coerenza.
Da persone come lei non ne sentiamo il bisogno.
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