“GLI ASINTOMATICI NON CONTAGIANO? UNA STUPIDAGGINE, MANCANO PROVE”
GLI ESPERTI ITALIANI CONTESTANO LA TESI DELL’OMS
L’Oms sostiene che sia molto difficile che gli asintomatici sia fonte di contagio? Per diversi esperti non è così. A sostenere la tesi contraria, in particolare, Giuseppe Ippolito, Giorgio Palù e Andrea Crisanti.
“Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stabiliscono che i tamponi devono essere eseguiti sui sintomatici e sui loro contatti, e per quanto ne sappiamo il virus è contenuto nelle secrezioni mucose degli asintomatici in quantità simili ai pazienti in cui la malattia si manifesta”, ha spiegato all’Agi Palù, microbiologo presso l’Università di Padova, commentando le dichiarazioni di Maria Van Kerkhove, epidemiologa specializzata in malattie infettive emergenti presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità , secondo cui il contagio da parte degli asintomatici è da considerarsi meno probabile. “Inizialmente il contagio veniva attribuito solo ai sintomatici, poi studi internazionali hanno dimostrato che anche gli asintomatici possono contagiare le persone con cui entrano in contatto, da qui la necessità di eseguire tamponi alla popolazione sintomatica e non”, ricorda l’esperto, sottolineando poi che la contagiosità dipende dalla carica virale.
“Il principio che vale per tutte le malattie contagiose o communicable, per dirlo in inglese, che si tratti di un microbo, un virus, un parassita o una tossina, è che le probabilità di contagio dipendono dalla concentrazione microbica. Lo sosteneva anche l’alchimista svizzero Paracelso, ‘Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit, ut venenum non sit’, Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto”, commenta ancora Palù.
Rincara la dose, parlando con l’AdnKronos, Andrea Crisanti: “Penso che sia una stupidaggine. Gli asintomatici trasmettono e basta, questa è la realtà ”.
E ancora: “Il nostro lavoro condotto su Vò Euganeo” -comune veneto fra i primi in Italia ad essere colpiti dal nuovo coronavirus e diventato una sorta di ‘laboratorio a cielo aperto’ su cui l’università di Padova ha condotto più studi ”è stato accettato su ‘Nature’ e in quell’ambito abbiamo ricostruito proprio le catene di trasmissione e dimostrato che anche gli asintomatici trasmettono” il Sars-Cov-2.
Dal canto suo, Giuseppe Ippolito spiega che per stabilire l’eventuale trasmissibilità del coronavirus da parte di persone asintomatiche o presintomatiche (che svilupperanno i sintomi successivamente) “mancano ancora prova scientifiche. I dati sono ancora limitati, non c’è certezza sulle modalità di trasmissione. Servono studi di lunga durata per avere evidenze incontestabili”.
Si tratta, dice Ippolito all’Adnkronos Salute, “sicuramente di una dichiarazione interessante perchè è ufficiale. E perchè può avere implicazioni nelle decisioni politiche di screening del virus. Ma, come ci ha insegnato questa malattia in questi mesi, a diventare ‘bugiardi’ dalla mattina alla sera non ci vuole molto. Maria Van Kerkhove non ha presentato, nella riunione di ieri, ulteriori dati rispetto a quelli che avevamo”.
(da agenzie)
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