GLI ITALIANI TEMONO ATTENTATI ISIS SE INTERVENIAMO IN LIBIA: 49,7% CONTRO UN 42,9% DI OTTIMISTI
SONDAGGIO SCENARI POLITICI: CONTRARI A UNA PRESENZA IN LIBIA IL 58,5%, FAVOREVOLE IL 30,7%
Se nell’ambito di un’operazione internazionale l’Italia dovesse intervenire in Libia con la sua forza militare, i cittadini temono attentati per rappresaglia.
E’ quanto rivela un sondaggio di Scenari Politici condotto per l’Huffington Post.
Secondo il 49,7 per cento della platea intervistata, ci sarebbe da temere il rischio di attacchi da parte dello Stato Islamico.
Il 42,9 per cento, invece, prevede delle ripercussioni per il nostro Paese ma confida nei servizi segreti e nella loro capacità di prevenirle.
Nel complesso, quasi tutti concordano che un’operazione militare esporrebbe l’Italia al rischio attentati, quindi. Solo il 7,4 per cento si dice sicuro di non correre alcun rischio.
La situazione libica è caotica: dopo lo stop arrivato da Tripoli al governo designato di Fayez Sarraj, fortemente spinto dalla comunità internazionale, anche Tobruk ha fatto sapere che non accetterà governi imposti da forze straniere.
Tuttavia il premier Renzi ha ribadito che l’Italia non interverrà militarmente in Libia senza “una esplicita richiesta da parte del governo locale”.
Gli italiani sono per la maggior parte contrari all’intervento: secondo il sondaggio Sp, il 58,5 per cento dice di no alle truppe o partecipazione militare in Libia.
Si dice favorevole, invece, il 30,7 per cento.
POLITICA
Tornando alle vicende di casa nostra, SP registra un contro-sorpasso sul fronte politico rispetto alla settimana scorsa. In caso di ballottaggio alle elezioni, il Pd sarebbe sopra il Movimento 5 Stelle: i dem infatti raggiungerebbero il 51 per centro contro il 49 per cento dei grillini.
Sul fronte della fiducia nei leader, invece, nel panorama di sinistra l’ex premier Romano Prodi riscuote, seppur di poco, maggiore consenso rispetto all’attuale presidente del Consiglio Matteo Renzi: 36 per cento a 34.
PARTITI
In testa sempre il Pd al 32,4%, segue il M5S al 23,6%, in calo la Lega al 12,9%, poi Forza Italia al 9,8%, Sinistra Italiana al 6,6%, FdI al 5,5%, Ncd al 3,4%
(da “Huffingtonpost”)
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