“IL CENTRODESTRA A BOLOGNA E’ UN CUMULO DI MACERIE, MI ASTERRO'”: L’EX DEPUTATO PDL CAZZOLA NON CONDIVIDE IL NOME DI LEGA E FDI
MOLTI A DESTRA NON VOGLIONO VOTARE L’EX “ZECCA ROSSA” LUCIA BORGONZONI, UN LUNGO PASSATO NEL CENTRO SOCIALE LINK E ORA CANDIDATA SINDACO DA SALVINI E DALLA MELONI
“Un cumulo di macerie”: così Giuliano Cazzola definisce il centrodestra di Bologna a pochi mesi dalle elezioni comunali che decideranno sul secondo mandato di Virginio Merola.
L’ex deputato del Pdl, ammette di essere tentato dall’astensione al primo turno.
Cazzola dice però ai microfoni dell’agenzia Dire che “Solo in caso di ballottaggio, tra il sindaco uscente e il Movimento 5 Stelle, a quel punto voterei Merola”.
Cazzola precisa che non si è mai astenuto prima d’ora, ma che la tentazione sul primo turno c’è. Sul centrodestra bolognese si esprime in modo severo: “Lo vedo come un cumulo di macerie, come Berlino alla fine della seconda guerra mondiale”.
Nel frattempo, anche se formalmente si dice che occorre attendere l’ok da Roma per sposare la candidatura della Lega per Palazzo D’Accursio, a Bologna l’asse tra Fratelli d’Italia e Lucia Borgonzoni si sta saldando sempre più, con Forza Italia che fa un passo indietro.
Ma perchè votare la Borgonzoni per molti di destra è improponibile?
Di rosso ora le sono rimasti solo i capelli. E tuttavia Lucia Borgonzoni, candidata sindaco della Lega a Bologna, le tanto odiate “zecche rosse” dei centri sociali pare averle frequentate a lungo negli anni giovanili.
Un vecchio conoscente dei tempi del Link (uno dei principali centri sociali bolognesi), Mauro, ha postato su Facebook una vecchia foto del 2000, scattata in un “casale occupato”.
Nel post, Mauro ironizza sulla nuova Borgonzoni e lancia l’hashtag #sindachessadellafattanza, termine che a Bologna ricorda certe notti passate in compagnia della marijuana.
La candidata, intervistata da Repubblica Bologna, non ha potuto che confermare di essere stata per anni barista al Link.
Oggi tutto è cambiato per la giovane consigliera comunale, con in tasca una laurea all’Accademia di Belle Arti e un presente da pittrice e interior designer per locali pubblici.
Un passato ingombrante, però, per la candidata di un partito che a quel mondo ha dichiarato guerra. E in effetti in città l’argomento è sulla bocca di tutti.
Sui social network spuntano anche racconti di vicini di casa del tempo, nel centro storico. “Averla come vicina nella mansarda sopra il mio appartamento è stato indimenticabile”, racconta una signora. “Musica a tutto volume e viavai notturni da chiamare i Vigili per il rumore, cani che lasciavano le loro deiezioni sul mio/nostro pianerottolo e che nessuno puliva…la signora inavvicinabile fino alla tarda mattinata, perchè sai sta dormendo…ho cambiato casa”. Non è proprio un profilo “legge e ordine”, quello che sta venendo fuori.
E del resto, anche Salvini da ragazzo ha frequentato le serate al Leoncavallo. Insomma, la Borgonzoni sembra in buona compagnia, condividendo certi trascorsi con il Capo
Li vogliamo vedere quelli di Fdi andare a votare per la sindachessa della fattanza…
(da agenzie)
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