GOLDMAN SACHS INVITA A VENDERE I BTP A FAVORE DEI TITOLI SPAGNOLI: I NON ADEMPIMENTI SUL PNRR FARANNO AUMENTARE ANCORA LO SPREAD
QUESTA È LA CONVINZIONE DEGLI ANALISTI DI GOLDMAN CHE HANNO ANCHE FATTO UN GIRO IN ITALIA… ISTITUZIONI BANCARIE E ANALISTI STANNO RIVEDENDO LE PROPRIE POSIZIONI SUL DEBITO ITALIANO
I ritardi sul Pnrr e le mosse della Banca centrale europea mettono l’Italia nel mirino dei mercati. Ed è possibile che arrivino nuove fibrillazioni sui Btp. A lanciare l’allarme è il suggerimento di Goldman Sachs, che preferisce la Spagna rispetto all’Italia e vede uno spread in aumento di 50 punti base entro fine anno. Vale a dire, fino a 235 punti base.
Preoccupano l’attuazione del Recovery e le conseguenze del restringimento del bilancio della Banca centrale europea (Bce). Da giugno, salvo sorprese, si aumenterà la stretta, a oggi pari a 15 miliardi al mese. A ballare sono Btp per circa 36 miliardi di euro. E non c’è solo Goldman Sachs a essere scettica. Anche fondi hedge come Brevan Howard, Bridgewater e Citadel sono pessimisti su Roma.
Non si può parlare di fuga totale, che potrebbe non esserci. Tuttavia, l’indicazione è chiara. In uno scenario di crescente incertezza, amplificato dai chiari di luna del governo Meloni su diversi dossier, il consiglio è quello di «andare corti» sui Btp. In altre parole, venderli.
Pnrr in bilico, riforma del trattato del Mes da ratificare, una legge di Bilancio asfittica e un Patto di Stabilità e Crescita che potrebbe penalizzare Roma sono tra le motivazioni che stanno inducendo più di un’istituzione bancaria a rivedere le proprie posizioni sul debito italiano.
Goldman Sachs in particolare prevede che «aumenti il controllo (da parte della Commissione europea, ndr) sull’attuazione del Recovery Fund da parte dell’Italia» il che «potrebbe iniziare a pesare sulle aspettative di crescita» del Paese. Un primo banco di prova si avrà giovedì prossimo, quando il Tesoro emetterà titoli di Stato per 9 miliardi di euro. Nello specifico, il Mef andrà in asta con Btp a 5 anni per 2,5 miliardi, Btp a 10 anni per 5 miliardi e Ccteu a 7 anni per 1,5 miliardi. Importante sarà capire, come sottolineato da Bank of America, «come si muoveranno i rendimenti del debito europeo» in modo «da posizionarsi in modo strategico per il resto del 2023». Occhi puntati sull’Italia.
(da La Stampa)
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