LA RUSSA SEMINA LA STAMPA PER EVITARE DOMANDE SU JAN PALACH E IL 25 APRILE
IL PRESIDENTE DEL SENATO A PRAGA CAMBIA PROGRAMMA PER DEPISTARE I GIORNALISTI
«Il 25 aprile è un giorno molto importante, in cui viene ricordata la Liberazione dall’occupazione nazista e la sconfitta del fascismo».
Così, il presidente del Senato Ignazio La Russa, apre il suo intervento alla Conferenza dei presidenti dei parlamenti europei, a Praga. L’Italia liberata dal nazismo, non dal fascismo. La Russa sottolinea così una differenza sostanziale che, dopo le sue tante controverse uscite sul Ventennio, si fa fatica a considerare involontaria.
Il presidente del Senato aveva pianificato di essere a Praga già da ieri sera. Lontano dall’Italia, quindi, nel giorno del 25 aprile. Un ripensamento dell’ultimo minuto lo ha portato a presenziare, in mattinata, alla tradizionale cerimonia all’Altare della patria, a Roma, al fianco del Presidente Sergio Mattarella, di Giorgia Meloni e del presidente della Camera Lorenzo Fontana.
La sua assenza, d’altronde, sarebbe stata vista come una sgrammaticatura istituzionale, di certo poco apprezzata dal Quirinale. Poi via, in volo verso Praga.
Una volta arrivato in Repubblica Ceca, un nuovo stravolgimento dell’agenda: la visita al monumento di Jan Palach, il martire della lotta al comunismo, viene anticipata senza avvisare la stampa.
Era l’appuntamento più atteso, proprio per le polemiche che avevano accompagnato la scelta di La Russa di omaggiare, nel giorno della Liberazione dall’occupazione nazifascista, un simbolo dell’anti-comunismo. La Russa preferisce invece evitare telecamere e domande.
Prima di recarsi al campo di concentramento di Theresienstadt, il presidente del Senato parla ai suoi omologhi europei, e dopo aver sottolineato la differenza tra la Liberazione dai nazisti e la sconfitta del fascismo, ricorda «l’impegno e il sacrificio per la libertà e l’indipendenza» dall’occupazione nazista, si intende, «così come il valore assoluto della Resistenza nel superare la dittatura e nel ridare all’Italia la democrazia».
(da agenzie)
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