GRILLO HA FRETTA DI ANDARE ALLE URNE PRIMA CHE LE LOTTE INTERNE AL M5S FACCIANO ANDARE TUTTO IN FUMO, MENTRE FICO SI CANDIDA PREMIER E METTE UNA ZEPPA A DI MAIO
MA C’E’ ANCHE CHI TEME LE ELEZIONI A BREVE: “NON SIAMO ANCORA PRONTI”
Le ragioni che spingono i grillini a chiedere elezioni sono diverse, tra cui la paura di logorarsi al proprio interno e di perdere l’effetto referendum quindi l’onda lunga della vittoria.
Vittoria che nessuno del fronte del No ha rivendicato apertamente ma che i grillini, in capannelli privati e non, considerano propria.
Il rischio di mandare tutto in fumo per colpa delle correnti interne ha spinto Beppe Grillo a chiedere “unità ” ai suoi e ragionare sul fatto che bisogna andare alle urne il prima possibile.
E chi sarà il candidato premier? Anche su questo si sta ragionando in ordine sparso. C’è chi vorrebbe blindare Luigi Di Maio, chiedendo solo un voto formale alla Rete.
E chi invece come Roberto Fico si dice pronto a candidarsi: “Siamo tutti disponibili a fare quel che occorre al Movimento… portavoce premier, portavoce ministro, portavoce parlamentare, portavoce comunale. Io sono disponibile a candidarmi a tutti i ruoli che possono servire al Movimento, come fatto da qui a 10 anni. Le metodologie – aggiunge – le stiamo mettendo a punto, per me quel che conta è smetterla di parlare di singole persone, perchè non sono loro i temi e i programmi del Movimento. Ora stiamo facendo un percorso per un programma straordinario e di sostanza”.
Ai piani alti del Movimento si ragiona anche su cosa fare in caso di vittoria alle elezioni ma con una legge che al Senato non garantirebbe la governabilità .
“In questo caso dialoghiamo sui programmi con gli altri partiti, su ogni singolo punto e vediamo chi è d’accordo e chi no”.
Il governo però, per entrare in carica, deve ricevere la fiducia da parte del Parlamento e se i grillini non fanno accordi è difficile riuscire ad ottenerla. Che fare?
Si ragiona su ogni ipotesi in casa 5Stelle, dove non tutti infatti si sentono pronti per andare a Palazzo Chigi e per questo prenderebbero ancora del tempo evitando “elezioni subito”.
(da “Huffingtonpost“)
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